-Gli astri di Tumenor-

Titolo: Gli astri di Tumenor
Autore: Akyann
Genere: Fantasia

Stato: In corso

1) Trama

Consiglio ASSOLUTAMENTE la lettura dello screenshot dell'anteprima che ci dà l'autore, perché chiarisce molti punti dei quali cercherò di parlare.
Per i più pigri (vi capisco, vi sono vicina con l'anima) stendo le mie righette di sunto, per come ho interpretato io la storia, senza leggere l'anteprima.

Il mondo nel quale siamo iniziati è Tumenor, particolare pianeta con un cielo fatto di mille stelle.
Al potere ci sono i nobili, raffinate e ricche famiglie che vivono nella parte alta della città di Asdenar.
Nella parte bassa, invece, c'è la plebe, costretta nella povertà e negli stenti.
I nobili sono particolarmente potenti, sono infatti in grado di praticare la magia, un'arte senza spiegazioni lasciata loro dagli Astrali quando scesero su Tumenor.

Chi sono gli Astrali? Boh, ancora non si sa, ma da quel che ho intravisto dovrebbero essere una sorta di dei, o entità particolari.

Alle spalle dei nobili, però, convinti a mandare avanti un colpo di stato, ci sono gli scienziati. Classe avversa alla magia e a ciò che non si può spiegare, domatori delle leggi di tutto ciò che è scientifico.

In mezzo a tutto questo c'è Maed, la nostra protagonista, la figlia di una famiglia nobile, troppo curiosa per poter rimanere nella sua villa ad imparare la magia.
Lei vuole tutto, vuole la magia e vuole la scienza, ma sono due opposti che vanno a distruggersi.
Fuggirà di casa e si ritroverà a provare ad entrare nella stretta e complicata cerchia degli scienziati.

Allora, sono sconvolta.
Vorrei parlare di come è stata impostata la storia. È utilizzato il metodo che mi piace tanto e mi fa uscire fuori di testa: l'autore inizia a raccontare e non ci dice assolutamente niente di tutto quello che sta accadendo. 
Rimaniamo confusi a livelli esemplari, mi è venuto il mal di testa per cercare di capirci qualcosa. Ed è figo, per carità, io lo adoro, ma mi sento di dire: forse portato avanti un po' troppo.
La confusione è normale, il problema è che incrementata tremendamente dal fatto che ci troviamo in un mondo che noi non possiamo conoscere, non è la Terra, ha leggi e meccanismi diversi. Quindi non distinguiamo quando non capiamo perché c'è un buco narrativo, o perché su Tumenor le cose sono semplicemente diverse.

Non volevo segnalare questo fatto, perché andando avanti le cose si aggiustano un po', sia per abitudine nella narrazione, sia perché ovviamente qualcosa ci viene spiegato, ma me ne vedo costretta dopo aver letto l'anteprima.

L'ho letta ora per la prima volta e sono sconvolta perché l'autore spiega praticamente tutto quello che all'inizio non capivamo per nulla.
Quindi tutta questa confusione che ho trovato, se svelata addirittura nell'anteprima, sembra non aver più modo d'esistere. Mi sento di dire allora che i punti interrogativi iniziali risultano un po' troppi e portati avanti eccessivamente, se nell'anteprima ci vengono invece svelati subito.
Come detto iniziamo a conviverci quando ci arrendiamo all'idea di una città in salita, cosa che capiamo cogliendo i dettagli.
Ripeto: è davvero figo, mi è piaciuto molto, ho trovato la lettura complicata, di una complessità intrinseca nel suo essere, ma che viene aggravata da questa confusione apparentemente insensata.
Consiglierei di chiarire le idee, appiattire la confusione, per lasciare spazio più alla complessità dei temi, del racconto, della sintassi stessa, piuttosto che a quella narrativa e poco funzionale.

Anche perché, come abbiamo chiarito nei commenti sotto qualche capitolo, questo caos iniziale ci porta anche a fraintendere varie cose.

Autore, devi valutare l'opera anche in funzione del lettore. Wattpad ci illude che tra autore e lettore ci possa essere un legame diretto, in realtà non è così, non se ci stacchiamo da questa piattaforma.

Ti propongo il concetto di narratore modello e lettore modello sviluppato da Umberto Eco. Lo inserisco in maniera semplicistica e in relazione di quello che stiamo trattando noi: quando il narratore scrive qualcosa sviluppa una storia ANCHE e PRINCIPALMENTE in funzione di un lettore. Inserisce nell'opera dei meccanismi che si attiveranno solamente al momento della lettura, rivelazioni, suspense, comprensibilità.
Un'opera, da sola, non è niente. Quando il lettore legge, fa scattare quei meccanismi in modo che la storia trasmetta ciò che l'autore aveva voluto rappresentare ed esprimere. È tutto automatico, il narratore deve solo essere abbastanza bravo da guidare il suo lettore, senza essere realmente presente nella narrazione. 

Quindi, se qualcuno, come abbiamo visto, ti chiede qualcosa che non torna e che tu sai non andrà a chiarirsi dopo, andando avanti con la lettura, c'è qualcosa che non va.
Puoi anche trovarti di fronte ad un lettore idiota, a quel punto non è colpa del testo o tua, ma in altri casi, soprattutto se l'evento si ripete, qualquadra non cosa.

Off topic: Spezzo una lancia a favore della grafica dell'opera. Non ne parlo mai, perché non sono un grafico, non me ne intendo e perché non voglio dare importanza a copertine o quant'altro, ma, questa volta, segnalo anche una grafica davvero d'effetto.

Le stelle del cielo di Tumenor sono ovunque, i banner dei capitoli azzeccatissimi e il tatuaggio di Maed riportato spesso dà una sorta di continuità che mi è piaciuta molto.
Bravo!

Voto 6/10

2) Originalità

Ho trovato la storia indubbiamente originale, con qualche elemento già visto (due fazioni opposte, una protagonista al centro tra le due), ma posto in maniera molto particolare.

La città è sviluppata in maniera originale, Maed stessa è diversa dalla solita eroina fantasy, perché lei vuole entrambe le cose, non solo la magia e non solo la scienza. E poi secondo me è un po' psicopatica.

Sinceramente avrei voluto che questa storia mi venisse sottoposta un po' più in là, magari con una decina di capitoli in più. Non sono riuscita a scendere troppo nel tutto, stavo giusto ora iniziando a muovermi con più confidenza con questo mondo sconosciuto, quindi sono dispiaciuta di non aver colto totalmente la bellezza ancora nascosta di quest'opera.

In ogni caso, avanzo un'affermazione che l'autore mi correggerà: questo è un racconto eretico ed io lo condanno all'indice, l'autore al rogo e tirate fuori marshmallow che li abbrustoliamo.
Okay, spieghiamo il mio punto di vista. Solo a me è venuto in mente che il dualismo tra magia e scienza potesse essere quello più nostro di religione e scienza? 
O mi tirerete i sassi, o mi direte "Ma va?". 
In ogni caso, ho trovato questo dettaglio molto particolare e mi è piaciuto molto. Il rimarco dell'inspiegabilità della magia, in contrasto sulla totale consapevolezza di ciò che accade alle cose colpite dal potere delle leggi della scienza, è qualcosa che ho amato.

Voto 8/10

3) Coerenza narrativa

Ho deciso di saltare questa categoria. Come detto la storia è confusa, troppe cose ancora non sono chiare. C'è qualche dettaglio certamente più ostico del quale ho parlato con l'autore nei commenti.

Sono molto incerta perché, appunto, non ho un quadro completo ma anzi, una porzione piccolissima dell'intero puzzle, non ho idea di dove la trama possa cadere in fallo o meno.

Per non rischiare di sbagliare (sono una vigliacca) preferisco saltare questa sezione (quindi il voto massimo raggiungibile sarà 60), magari per aggiungerla quando avrò letto qualche altro capitolo della storia al suo aggiornamento.

4) Metodo narrativo

Vagamente caotico, anche questo, che salta da un evento più passato ad uno più prossimo. Veloce nei dialoghi, tra nomi che non conosciamo che ci vengono inculcati, ma che spesso ritroviamo ed impariamo a riconoscere. 
Giuste le descrizioni, dosate nei momenti di stasi, molto accattivanti e... colorate di blu (non mi drogo, provate a leggere e capirete cosa intendo). 
Ogni tanto perdiamo il filo, tra flashback lontani o meno. Però riusciamo a ritrovare sempre la strada giusta, quindi direi ben funzionale.

Un appunto voglio farlo sui pensieri di Maed. Ti avevo scritto la cosa tra i commenti, ma non hai avuto ancora modo di leggerlo forse. Oppure mi hai friendzonata ignorandomi. Comunque...
La narrazione è in terza persona con focalizzazione interna su Maed, ogni tanto incontriamo delle brevi frasi, staccate dai paragrafi con degli spazi bianchi, in cui passiamo alla prima persona.

Capiamo subito, o quasi, che si tratta dei pensieri in prima persona della ragazza.
Uhm, no. Te lo appunto perché è corretto, ma fino ad un certo punto. Devi segnalarlo, evidenziarlo con il corsivo, con il bold, virgolette, quello che ti pare.

Spezza la narrazione e porta altra confusione a quella che c'è già.
Autore, la tua opera è complessa e questo lo abbiamo appurato ed apprezzato, ma ti consiglio, come ho fatto per la Trama, di togliere il caos da dove puoi, da quei punti che non farebbero alcuna differenza, non renderebbero il racconto una favoletta per quindicenni, ma che semplicemente snellirebbero quel filo narrativo molto denso che hai creato.

Voto 7/10

5) Grammatica

Poche sviste, pochi errori gravi, un racconto molto pulito.
Nient'altro da dire, anche perché l'autore ha dei lettori segugi e ci pensano loro a fargli notare le virgole fuori posto.

Io ora mangio un taco.

Voto 8/10

6) Caratterizzazione personaggi

Lenta, una caratterizzazione lenta dovuta ad una presa meno introspettiva di quanto mi sarei aspettata.
In realtà funzionale, molto piacevole. Ho trovato Maed fantastica, nella sua originalità e nella sua voglia compulsiva di voler dar fuoco alla sorella.
Una ragazzina complica che no, ancora non comprendiamo, ma della quale vediamo centinaia di sfumature diverse.

Vorrei poter parlare di più a riguardo, ma continuo a rosikare (con la k o non fa figo) come un castoro per i pochi capitoli disponibili. Vorrei davvero saperne e capirne di più, su tutto, ma sento e so che finché ci saranno solamente 12 parti disponibili, 'sta cosa non s'ha da fare.

Voto 9/10

7) Stile

Lo stile dell'autore è molto elegante, complesso e minuzioso, quasi saggistico in alcuni punti.
Dettagli e particolari si accavallano, per la lettura è richiesta una certa attenzione, non va fatta in maniera spiccia, ma adagio.

È sicuramente una scrittura riflettuta e ponderata che, come dice l'autore, non è proprio adatta al mondo di Wattpad.
+5 punti a Grifondoro.

Vorrei segnalare un uso esagerato del punto fisso. Andrebbe dosato maggiormente, nei momenti in cui si voglia davvero dare un effetto sia visivo che musicale di ritmo.
Tu, autore, lo usi un po' troppo spesso, anche quando non ce ne sarebbe bisogno, perché di fronte ad una scena normalissima, che non avrebbe necessità di una tale scansione.
Non risulta spiacevole, ma l'eccessivo uso potrebbe portare ad una svalutazione dei pezzi percorsi da punti fissi che in realtà meritano d'essere ritmati.
Dosa di più, bilancia, in modo da far risaltare i frammenti più d'effetto.

Voto 8/10

Conclusioni

Sono rimasta perplessa per gran parte della lettura.

Più andavo avanti e più dicevo: ma cosa ci devo scrivere sulla critica?
Il fatto è che la storia va avanti, ma, come ho detto ottomila volte, con lentezza, un po' di confusione e molti dettagli. Da questo se ne evince che dodici capitoli sono pochi, troppo pochi per scriverci qualcosa su, almeno per me.
Spero di approfondire quest'analisi in futuro, andando avanti nella lettura.
È comunque una buona storia (come avete potuto vedere dalle votazioni e i pochi appunti), ma che reputo, personalmente, ancora in fase di bozza (un po' come tutto quello che leggiamo su Wattpad). È di per sé una storia sperimentale con un grande, ma davvero grande potenziale. L'autore è molto bravo e sono certa non sprecherà neppure una goccia di quello che questo racconto potrà dare in futuro.
Ripasserò tra una mesata sperando di trovare nuovi capitoli da gustare, per cercare di fare chiarezza nella mia testa e in questa analisi incerta (della quale mi scuso).

Voto complessivo 46/60

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