-Chiave: tra verità e menzogne-
Titolo: Chiave: tra verità e menzogne
Autore: SlyCooper17
Genere: Avventura
Stato: Completa
Premessa 1: La critica è venuta abbastanza lunga. Lo sapete che sono distratta, ci saranno ottomila errori non visti. Quindi, la mia amica grammar nazi (si riconoscerà in queste parole) avrà tanto sul quale lanciarmi carciofi.
Premessa 2: Ho letto la storia per i suoi primi dieci capitoli. Sono molto corposi ed ho trovato parecchi problemi, per questo ho deciso di fermarmi.
La storia può essere largamente migliorata e, attraverso qualche breve scambio di frasi, l'autore mi è sembrato una persona molto aperta alle critiche e al miglioramento costruttivo.
Io vorrei sinceramente continuare a leggere la storia, la metterò nel mio elenco di letture. La mia proposta è questa: io ho analizzato e "corretto" i punti che ho trovato ostici. Quando l'autore avrà voglia e tempo, se deciderà di prendere in considerazione gli appunti, potrà applicare le varie correzioni.
Mi piacerebbe a quel punto andare avanti, magari leggere ed analizzare altri dieci capitoli, inviare all'autore la critica e le nuove correzioni, e continuare a seguirlo così fino alla fine della storia.
Ovviamente l'interessato non avrà più bisogno di prenotarsi su una lista, se vorrà dovrà solamente contattarmi e verrà automatica inserito nella lista più vicina come +1, quindi non toglierà il posto a nessuno.
Purtroppo non me la sono sentita di continuare. I capitoli sono comunque corposi, con dieci sono riuscita ad inquadrare abbastanza bene la situazione, probabilmente grazie alle molte parole di ogni frammento.
Le basi sono traballanti e non sarei riuscita a pensare come rattoppare il resto, senza rattoppare prima la parte iniziale.
Detto questo, senza scoraggiarci, iniziamo.
1) Trama
La trama è forse la cosa che più abbiamo chiara in questa faccenda.
Pip è un ragazzo che vive a Veen, in Vietnam. Riguardo a questo, sono quasi certa (e l'autore mi correggerà se sbaglio) che non venga detto subito NELLA STORIA che Veen (nome inventato per un villaggio inventato) si trovi in Vietnam.
La geografia, in generale nella storia, ci disorienta e spaesa. Tra luoghi inventati, luoghi realmente esistenti, senza accortezze più minuziose, noi non abbiamo assolutamente idea di dove caspio ci stiam trovando.
Ma proseguiamo.
Pip vive in una famiglia di poveri contadini, un giorno il padre muore di qualcosa che non c'è stato detto e gli lascia in eredità un flauto. Questo flauto è un manufatto facente parte di una vecchia leggenda: suonandolo è possibile controllare gli animali circostanti.
Un museo di Londra si offre volontario per l'acquisto dell'artefatto, promettendo una gran somma di denaro.
Così Pip e sua madre Aura avviano un viaggio attraverso i paesi per raggiungere l'Inghilterra.
Peccato che nel tragitto continuino ad incontrare nemici, chi semplicemente perché crudele, chi perché deciso a rubare loro il flauto. Perché, non si capisce bene il motivo, ogni volta che Pip dice "Che bello ho un flauto magico super prezioso e mi daranno un sacco di soldini eheheheh" qualcuno casualmente lo sente. E da lì iniziano le lotte con la mafia, la gentaccia, i delinquenti, tante persone cattiFe cattiFe (parleremo di questo e tante altre cose nella Coerenza narrativa).
La trama prosegue, la madre di Pip viene rapita e il ragazzo si trova di nuovo nei guai, ma stavolta è praticamente solo.
Spero di continuare la storia per vedere come evolverà il tutto, ma in generale e in conclusione, abbiamo capito che la trama ruota attorno a questo flauto, alla voglia del ragazzo di portarlo a Londra e riscattare i soldi, e alla moltitudine di difficoltà che incontrerà per portare a termine il suo obiettivo.
Io sono convinta che alla fine deciderà di non vendere il flauto, ma per ora non posso professarmi. Ho letto un terzo della storia, quindi ci sono moltissimi risvolti che potrebbero presentarsi.
Quindi, ricapitolando, delle gravi mancanze nella trama sono delle spiegazioni geografiche più compiute e precise.
La scelta di mescolare posti esistenti e non è un'arma a doppio taglio. Per molti scorretta, per altri affascinante. Sta a te, autore, dosare la cosa e creare un universo parallelo più o meno fedele al nostro.
Un punto davvero, ma davvero problematico è l'evento durante il quale Pip si scontra con tutta la faccenda dei piloti, co-piloti e rapitori.
Come detto in precedenza, Pip incontra molti nemici, la gran parte, per ora, li ha sconfitti. Tra questi ci sono un paio di piloti d'aereo che cercano d'entrare in possesso del flauto. Il loro scontro termina in bene per Pip.
L'intera faccenda, comunque, è tremendamente confusa. È un pezzo che andrebbe cancellato e riscritto interamente da zero, perché sono troppi i passaggi contorti ed offuscati.
L'episodio si chiude con la salvezza di Pip ed Aurora, ma noi lettori ne usciamo confusi e frastornati.
Voto 5/10
2) Originalità
Diciamo che per la molteplicità dei temi trattati, i diversi eventi che si susseguono, questa storia guadagna abbastanza bene in originalità.
Sicuramente l'immagine di un artefatto magico che andrà a cambiare la vita di un ragazzo povero non è nuova ai nostri occhi, ma lo svolgimento non è assolutamente quello che ci aspetteremmo.
Si toccano -in maniera forse goffa, ma ne parleremo meglio dopo- tematiche più o meno delicate, politica, amore, famiglia, il tutto con una spolveratina di azione e giallo.
Sicuramente non troviamo cosa ci andremo ad aspettare in seguito alla lettura dei primi capitoli.
Voto 8/10
3) Coerenza narrativa
Iniziamo a trattare delle cose veramente ostiche...
La storia, purtroppo, è piena di incoerenze. Le basi sono letteralmente bucherellate da questi intoppi, da queste distorsioni. Questo ci porta a pensare come sia possibile vedere ancora in piedi la storia.
Cercherò d'essere riassuntiva, perché i punti sono troppi.
Se l'autore avrà bisogno di delucidazione più puntuali potrà ovviamente scrivermi nei commenti o in privato.
-Se il padre di Pip è stato salvato una volta dal flauto, come mai non lo salva la seconda volta?
-Il fatto che tutti i malintenzionati sentano solo un briciolo delle conversazioni di Pip ed Aura, proprio nel momento nel quale Pip grida ai quattro venti del flauto, è quanto di più incoerente ed assurdo.
-I combattimenti iniziali, prima che Ben e Luke si inseriscano nella narrazione, vedono Aura nei panni di Superman e i cattivi nei panni di qualsiasi povero imbecille. Questa visione dei nemici flaccidi e svegli come cerbilli, e la madre in grado di disarmare chiunque, risulta improbabile.
-Pip riesce a dire sempre le precise ed esatte parole che lo porteranno a cacciarsi nei guai, precise e sputate. Un tizio lo ascolta e lui specifica bene "Il flauto vale sei milioni di sterline. SEI MILIONI. Ehi, cattivo, non so se hai capito bene. SEI MILIONI". Come se lui ed Aura non lo sapessero già.
-Ho trovato incoerente che nell'evento del rapimento di Pip da parte di co-pilota e suo amico, al momento dello scambio decidano di sparare prima ad Aura, quando in realtà l'obiettivo principale era uccidere Pip e far provare la perdita di un figlio ad Aura. È ovvio che sparando a lei, nel mentre, Ben riesca a reagire.
-L'antidoto che danno ad Aura per guarire dal veleno/robo mortale è abbastanza improbabile. Miscela di sangue di bestiacce? Si potrebbe inventare un semplice antidoto sempre abbastanza raro, ma non creato da una fattucchiera. In che mondo ci troviamo? In uno realistico o meno? Questo andrebbe rimarcato e spiegato, perché in un mondo come il nostro una cosa del genere non si potrebbe mai vedere.
-Aura ha rischiato seriamente la vita per due volte, fino a dichiarare il miracolo per la sua sopravvivenza. La dimettono solamente dopo tre giorni? Seriamente? Ma dai.
-Pip è ingenuo e quindi dice tutto a tutti. E questo va bene. Ma possibile che lo faccia anche Aura? Lei sembra più sveglia, non ha imparato la lezione?
-Il dialogo di addio tra Ben e la sua ragazza sprizza di incoerenza. Le frasi sono sconnesse tra di loro. Due persone in procinto di lasciarsi non si comportano così.
-L'infermiera dà proprio lo stesso liquido con il quale cercarono di uccidere Aura, per uccidere Ben? Che ci fa un veleno del genere in farmacia? Già è abbastanza improbabilmente che in ospedale avessero quello specifico antidoto di sangue di bestiacce, figuriamoci avere un duplicato del veleno da tenere lì in bella vista.
Ci sono tante altre medicine che possono rivelarsi mortali.
-Aura e Pip origliano le conversazioni dei poliziotti per capire dove trovare Bet. Nessuno ovviamente li vede. Si infilano poi nella jeep che OVVIAMENTE è lasciata aperta, ed ancora nessuno li vede. Ma quanto può essere improbabile una cosa del genere?
-Luke rivela al nemico come Alina sia in grado di poter fuggire: è proprio un genio del male oh. Come per dire: attenti che quella è pericolosa, fossi in voi raddoppierei la sicurezza solo per lei.
-Quando i Cavalieri della morte spalancano la porta della prigione di Luke e Aura, prima di svenire per il colpo subito, Luke ha tutto il tempo di guardare Aura, analizzare la sua espressione e vedere mentre la portano via.
Lo svenimento dovrebbe essere istantaneo.
Sorvoliamo poi su quanto sia improbabile che i cartici non lo vedano e non controllino anche solo velocemente la cella.
-Lo stato proietta il filmato minaccioso dei cartici in tv. Ma anche no? Un governo sano di mente non proietterebbe mai un messaggio del genere di propria spontanea volontà. Di solito, in caso i "terroristi" decidessero di mandare un preciso comunicato, forzano le reti di comunicazione e fanno tutto da soli. Lo stato non rischierebbe mai di mandare nel panico la propria popolazione così a random.
-Quando Pip si scontra con il capo dei cartici non c'è nessuno nella stanza con loro e neppure nelle più prossime vicinanze. Com'è possibile che un boss non si faccia difendere neanche un po' tenendosi vicino a delle guardie del corpo?
-Il padre di Caroline non torna per mesi, ma lo fa proprio e giusto in tempo per ascoltare Pip che racconta del flauto. OH MA CHE CULO, EH?
Come avevo preannunciato le cose sono davvero troppe e si tratta solamente di un terzo della storia.
Ora devo fare una pausa, mi serve un té.
Sono mortificata in ogni senso, ma il voto da assegnare non può che essere questo.
Lo metto nella speranza di poterlo modificare dopo le future riletture che avanzerò in futuro.
Il problema, in realtà, è anche che nella testa dell'autore c'è una spiegazione a tutti questi problemi che riscontriamo. Ma non funziona così una storia, non ci devi essere tu, autore, tra i commenti, a spiegare ai lettori le cose. Noi dobbiamo capire tutto da soli, il filo narrativo deve essere coerente senza la tua presenza a difenderlo.
Voto 1/10
4) Metodo narrativo
La narrazione, purtroppo, è molto piatta.
Le descrizioni dei luoghi sono quasi o totalmente mancanti.
Ci troviamo ad attraversare il Vietnam, luoghi inventati molto spesso... autore mollacela qualche descrizione ogni tanto! Questi sono posti che noi non possiamo assolutamente conoscere!
Le descrizioni fisiche sono rare, puntuali solamente su alcuni personaggi, altrimenti totalmente oscurati.
I dialoghi sono stopposi, macchinosi, le frasi che si pongono l'un l'altro spesso sono sconnesse.
Spesso troviamo dei goffi tentativi di voler replicare un genere simil giallo. Dialoghi apparentemente ad hoc per analizzare la situazione, ipotesi per capire rapitori/ladri/cattiFFoni. Autore, ti è andata malissimo D: Come hai letto sulla mia bacheca ho da poco finito di leggere Assassinio sull'Orient Express e non posso che dirti che devi lavorare sul genere, decisamente.
Sarà che io esco da una lettura geniale e quindi la differenza si sente molto, ma, genericamente parlando, i tentativi sono mal riusciti. Cerca di creare più eleganza e soprattutto credibilità, la cosa che troppo troppo spesso manca del tutto.
Per tutto il resto devi concentrarti autore, prendi un respiro profondo, immagina i luoghi sconosciuti, aiutati con google, tappetta "Vietnam" e cerca di mostrarci questi luoghi totalmente oscurati.
Dedica qualche riga alle descrizioni fisiche, immagina con più accuratezza dei dialoghi che siano realistici. Pensati nei loro panni, cerca di capire cosa dovrebbero rispondere due persone reali e non perdere il filo della conversazione.
Voto 2/10
5) Grammatica
Nessun problema eccessivo nella grammatica.
I primi capitoli sono molto più corretti, andando avanti ci si perde un po'.
Le cose che ho trovato più spesso sono:
-Ripetizioni
-Eccessivo uso dei puntini di sospensione
-Troppi punti esclamativi (soprattutto nei primi capitoli)
-Spesso troviamo i due punti l'uno dentro l'altro
Sono parecchi problemi con la punteggiatura, per questo di consiglio la mia amikett4 di fiducia per questo. MartinaDavi ha sul suo profilo una raccolta di "Consigli di scrittura", tra i vari capitoli ne troverai uno denominato e che tratta di punteggiatura. Non hai gravi problemi di virgole, autore, il che è una conquista, perché di solito è la difficoltà più grande (*alza la zampa e piange*), ma devi imparare a dosare il tutto.
Andando avanti con i capitoli ci sono dei gravi errori ricorrenti con i congiuntivi.
Voto 6/10
6) Caratterizzazione personaggi
I personaggi ci risultano tutti piuttosto piatti.
L'unico a distinguersi in maniera seppur troppo fragile è Pip, un ragazzo emotivo e sensibile.
Aura non riusciamo ad inquadrarla, si contraddice troppe volte, troppe volte ci sfugge.
Ben e Luke è come se fossero la stessa persona per quanto son poco caratterizzati, il primo non ci manca e il secondo non riesce a suggerirci alcun sapore.
Per ultima abbiamo Bet che incarna la tipica e stereotipata ragazza gelosa e psicopatica. Ci son troppi pochi excursus su di lei per darci modo di giustificare del tutto i suoi gesti e farcela conoscere.
Questa mancanza di caratterizzazione la riconduco alla mancanza quasi totale d'introspezione all'interno del racconto, ma ne parleremo meglio nella prossima sezione, con i relativi consigli.
Voto 1/10
7) Stile
Forse qualche sfortunato adepto se ne sarà accorto: io faccio domande. Sotto i commenti, in privato, nella buca delle lettere, appaio io che faccio domande criptiche all'autore. No, non sto facendo esperimenti sociali, cerco di capire meglio la storia.
Questa volta, all'autore, ho posto una domanda: a che genere di pubblico è rivolto questo racconto? (O una cosa del genere). Mi è stato risposto: Sicuramente ad un pubblico di ragazzi, andando avanti la storia prende tematiche più adulte.
Ok. Perché ho riportato tutto questo? Per spiegare il motivo della mia domanda.
Io, inizialmente, ho pensato che questa storia fosse una favola. Lo stile è quello, non c'è dubbio: ripetizioni, nomi dadaistici, assenza di descrizione.
Il racconto si sviluppa in maniera orizzontale, caratterizzandosi per l'unica presenza di descrizioni di azioni, di svolgimento. Non ci sono excursus, non ci sono particolari introspezioni che ci permettano d'approfondire i personaggi. Le sensazioni di ognuno passano spesso e volentieri in secondo piano.
In generale, il tutto, ci sembra un piccolo teatrino instabile, i protagonisti sono le sue marionette e la mano che guida il tutto trapela confusione palpabile.
Quindi, cosa c'è che non va? L'autore non vuole dalla sua storia una favola, vuole un romanzo d'avventura per ragazzi. Ed allora qualcosa non va.
Autore, devi fare un salto di qualità. Scrivi in maniera molto piatta, cerca di non procedere solo in orizzontale, ma anche in verticale. Soffermati sulle cose, sulle emozioni, fai parlare non solo le voci ma anche i cuori e i pensieri. Rendi umane le tue marionette e dipingi meglio la scenografia.
Arricchisci, colora, mescola.
Inforna et voilà, da servire ancora caldo in tavola.
Okay basta.
Voto 2/10
Conclusioni
La mia opinione: questa storia è una bozza, uno schizzo, lo stadio successivo all'idea.
Autore, la tua opera è davvero grezza, va lavorata a fondo, corretta.
Wattpad, con il suo "Pubblica ora" ci fa pensare troppo spesso che riscrivere sia ormai impossibile. Lo so, perché anche io devo smantellare molto dei miei scritti e mi sono resa conto della poca voglia che mi sta salendo addosso a farlo. Era più semplice quando scrivevo da sola, c'eravamo solo io e word. Ora, davanti ad un piccolo pubblico, è complicato mettersi a smantellare molto, la formazione in capitoli sicuramente non aiuta.
Il mio consiglio è di lavorare non direttamente sui capitoli di Wattpad, ma di prendere tutto il testo, rielaborarlo direttamente da word in maniera completa e poi modificare quel che c'è su Wattpad con un bel copia e incolla da Word.
Questa storia deve fare un salto di qualità, non limitarsi a raccontare le azioni, scartare verso le emozioni, le descrizioni, le parole.
Passare da favola a romanzo, da semplicità a complessità.
Con tanto lavoro e volontà, sono certa che ne uscirà davvero una bella storia per ragazzi.
Voto complessivo: 25/70
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