-Anime Elette-
Titolo: Anime Elette
Autore: Rael83
Genere: Fantasia
Stato: Completa
1) Trama
La storia ci parla di tre mondi, uno di questi è la Terra. In una concezione vagamente dantesca del tutto, quel che davvero conta di noi essere umani è l'anima e non il corpo. È questa che, una volta che siamo crepati, prende in mano la situazione e si reca nel luogo giusto per lei: Eden, Caos o nuovamente la Terra.Come si potrà facilmente immaginare, le personcine buone vanno nell'Eden, il paradiso terrestre, e le personcine cattive (tipo quelle che non si lavano prima di salire sugli autobus) finiscono nel Caos. Quest'ultimo è un posto che non vi conviene visitare, quindi, mi raccomando, lavatevi.
Ogni centinaia e centinaia di anni, però, in seguito ad un evento particolare, da qualche parte nel cosmo nasce un'Anima Eletta, un'anima che non ha mai vissuto una vita sulla Terra, ma che si è ritrovata pura e senza passato sull'Eden.
Questo è il caso della nostra Haziel, una ragazza che si sente profondamente insoddisfatta, ed incompleta.
Improvvisamente, però, l'equilibrio di questi tre mondi sembra spezzarsi: qualcosa rischia di portare tra questi una letterale apocalisse. Haziel sarà spedita sulla Terra (precisamente a Roma caput mundi), per la prima volta nella sua sorta di vita, per capire come salvare il salvabile. Peccato che con lei venga teletrasportato anche un abitante del Caos, Sam, anche detto il rompimaroni. E se pensate che una ragazzina totalmente estranea alle conoscenze più banali del nostro mondo possa andare d'accordo con uno scassa scatole, vi sbagliate.
Dunque, inizio già dicendovi che ho amato alla follia questa storia e che essere oggettiva sarà difficile, ma non impossibile.
Non ho trovato buchi di trama, o meglio, nulla che non abbia scritto in fronte "Verrà chiarito nel sequel".
Se posso segnalare solo una cosa che non mi ha fatto proprio impazzire, è stato il veder piovere a Roma un attimo prima che Lukas e Haziel entrino nel Pantheon.
Insomma, è l'unica struttura romana ad avere una particolare affinità con la pioggia e mi sembra una casualità un po' amara. Secondo me potrebbe semplicemente iniziare a piovere da un bel po' prima, preannunciando mal tempo già dalle scene precedenti.
Voto 9/10
2) Originalità
In fatto di originalità abbiamo davvero tante idee molto particolari. Intanto non stiamo parlando di Inferno e Paradiso, ma di Eden e Caos. Ho trovato queste dimensioni originali nel loro uso. Per non parlare di tutta la tematica dei Custodi e del loro legame con gli umani. Ho adorato come l'autrice è riuscita a dare una spiegazione fantasiosa a tantissime leggende metropolitane che noi stupidi umanuncoli abbiamo. Ha inserito all'interno tantissimi dettagli reali, amalgamandoli alla perfezione con la sua storia. E questo è davvero degno di nota.
D'altra parte, ma in maniera alquanto omettibile, c'è sicuramente un po' di scontatezza nei rapporti che stringono Haziel e Sam, sebbene abbia sbavato sopra ad ogni scena intermedia. Oppure le caste lavorative che stabiliscono nell'Eden, che sono un po' un classico delle simil utopie (seh, bella pe' loro) fantasy.
Per il resto ho apprezzato molto il discorso dell'Anima gemella, che se inizialmente poteva apparire scontata, il significato che acquista nel finale mi ha fatta assolutamente ricredere. In generale il finale è stato davvero inaspettato e ricco di colpi di scena molto validi.
Voto 8/10
3) Coerenza narrativa
- Capitolo 1. Haziel prima si trova in casa, poi parte una digressione sull'acquisizione della sua presunta maturità e poi si ritrova immersa nella natura. Sebbene andando avanti si entri bene nell'ottica "Haziel fa le cose e manco se ne accorge. #prayforHaziel", nel primo capitolo questo spostamento non segnalato da casa a natura potrebbe spaesare un po' il lettore.
- Capitolo 21. Sparisce il cellulare di Vanessa e Sam cerca di dare la colpa a Haziel. Quando lo scherzo viene però sabotato, Sam "confessa" d'averlo avuto in prestito da Vanessa durante la ricreazione e averlo probabilmente messo nello zaino sbagliato. In tutto questo, però, Vanessa non mette bocca. Se davvero glielo aveva prestato, perché non si è fatta venire in mente prima che l'ultima persona ad averlo avuto in mano era stato proprio Sam? Se invece non glielo aveva prestato, perché non è intervenuta nel discorso di Sam dicendo che non era vero? Era già presa da Sam tanto da coprire la sua bugia? Resta comunque che la professoressa poteva farsi venire un pelo di dubbio, nello scoprire che Vanessa gli aveva prestato il cellulare ma che andava disperatamente ricercandolo senza fare neanche una volta il suo nome. Tipo "L'ultima volta lo aveva Sam *piagnistei vari*"
- Capitolo 25. Haziel afferma che Sam lascia una scia. Ho notato che questo te l'ha già fatto notare una lettrice e ho letto anche le tue spiegazioni a riguardo. Qualche capitolo prima, sembra (e ripeto sembra) che Haziel tema di perdersi Sam per strada, tanto che Raphael (anche se non ce ne sarebbe bisogno) arriva ad indicarle da che parte Sam sia andato. La spiegazione che tu dai è perfetta e torna, ma anche io, come la tua lettrice, prima di leggere i commenti, ho avuto il sentore di una incoerenza. Secondo me dovresti aggiustarla lo stesso questa parte, magari parlando da subito di questa scia, in modo da sedere ogni dubbio a riguardo.
- Capitolo 26. C'è un blackout e Yule sparisce, ma poco dopo incontriamo er mitico Nick. Da quel che avevo capito i blackout avvenivano in contemporanea da entrambe le parti. Andando avanti ho notato che il problema risiedeva nel fatto che Yule non riusciva a ritrovare Haziel, ma non sono riuscita comunque a capire meglio le tempistiche, perché Haziel e Sam, assieme a Nick il magnifico, sono rimasti per un bel po' nel cantiere. Forse un pelo in più di chiarezza sul perché Yule non sia tornato subito aiuterebbe a capire gli ingrippi.
- Capitolo 33. Si scopre la verità sull'antipatia che Raphael nutre nei confronti di Sam. Dunque, su questo scrivo qualche riga in più. Grazie alla scoperta fatta in questo capitolo si giustifica perfettamente l'antipatia che il Custode ha per il Negativo, ma di conseguenza si tratta di un'antipatia che dovrebbe essere assolutamente costante dal loro primo incontro in poi. In realtà, però, se inizialmente Raphael gli è ostile, in tutto il periodo in cui Haziel viene bullizzata (sebbene il Custode metta in primo piano le continue crisi isteriche di Haziel) questa antipatia sembra davvero assottigliarsi, per poi tornare più prorompente di prima all'avvicinarsi della rivelazione nel capitolo 33. Insomma, ho trovato nel suo complesso un po' incoerenti e altalenanti i sentimenti di Raphael.
Voto 7/10
4) Metodo narrativo
Cerchiamo d'andare con ordine.
Parliamo delle descrizioni. Quelle fisiche sono eleganti, non ripetute allo sfinimento ma inserite benissimo. Aiutano il lettore a memorizzare i personaggi senza alcuna difficoltà. Se posso giusto dare un consiglio, eviterei la prima descrizione della protagonista fatta utilizzando un riflesso. Possiamo ringraziare le Fan Fiction se questa metodologia è diventata totalmente mainstream.
Su quelle ambientali faccio un paio di segnalazioni. Se quando Haziel gira per Roma con Lukas le descrizioni ambientali si trasformano in vere e proprie opere d'arte, trovo un po' carenti quelle rilasciate sull'Eden. Non riesco sinceramente a farmi un'idea molto chiara di quella dimensione. Ricollegandoci a Roma, ho notato che in certe situazioni vengono nominati dei luoghi senza accompagnarci spiegazioni. È giusto non dilungarsi in descrizioni continue, altrimenti non ne usciremmo mai, ma autrice, se nomini la Tuscolana o Trinità dei monti (e mi sa che la seconda non l'hai nominata e la mia memoria mi sta picchiando), sarebbe meglio accostarci una mezza frase striminzita per far capire al lettore non romano di cosa stai parlando.
I dialoghi. Sono decisamente la cosa che più mi è piaciuta di questa categoria. Haziel è una ragazza distratta e porca di quella miseria se è vero. Il metodo segue perfettamente il suo distrarsi continuamente, perdendosi anche importanti porzioni di discorso. Il tutto risulta poi perfettamente naturale e i botta e risposta dei personaggi ci assorbono totalmente.
Per ultima cosa vorrei affermare un mio giudizio personale, del quale quindi, ovviamente, non terrò conto nella votazione finale.
Non mi ha fatto impazzire il metodo molto cinematografico che era solito riproporsi: i salti temporali in prossimità di una rivelazione, o della stesura di un "piano d'attacco", per poi essere ripresi dopo un po' attraverso un flashback. Come detto, mi sembra davvero un po' troppo cinematografico, ma è pur sempre un metodo, quindi, ripeto, si tratta solamente di un giudizio molto personale.
Voto 8/10
5) Grammatica
Gli errori di grammatica che ho trovato sono di sola distrazione. Se nei primi capitoli non ne ho trovato praticamente nessuno, andando un po' avanti ci imbattiamo anche in qualche piccola svista di punteggiatura.
Vorrei segnalare un uso davvero eccessivo dei due punti. Un paio di volte ne ho trovati due addirittura in una stessa frase. Andrebbero rivisti un po', perché riescono a disturbare abbastanza la lettura quando sono ammassati così tanto.
Voto 8/10
6) Caratterizzazione personaggi
10 + per l'autrice!
I personaggi sono fantastici. Ho apprezzato tantissimo le metafore nascoste dietro i loro nomi, soprattutto quella di "Kain".
Affermo senza problemi che Haziel è riuscita ad inserirsi nella mia top ten delle protagoniste più simpatiche. Trovo che sia davvero complesso far andare a genio la/il protagonista, soprattutto se la narrazione si svolge in prima persona. Insomma, sappiamo davvero tutti i suoi pensieri, anche i più sbagliati e meschini, la nostra moralità spesso non riesce ad accettare certi atteggiamenti, ponendoci inevitabilmente il protagonista in cattiva luce.
Haziel, per quanto possa sbagliare ed essere davvero un disastro tremendo, è fantastica. Ho adorato la sua distrazione e la sua impulsività, ma anche il suo rancore e il suo lato più umano.
Il mio secondo personaggio preferito, senza dubbio, è stato Raphael. Ogni volta mi son fatta grasse risate, è assolutamente fantastico, con la sua austerità e il suo scaldacuore bianco. Mi sono perdutamente innamorata di lui, non c'è alcun dubbio.
Anche Kain, che abbiamo visto per così pochi capitoli, è stato delineato senza falle, dandoci l'impressione di conoscerlo da sempre (semicit.)
Voto 10/10
7) Stile
Uno stile molto semplice e divertente, che mi ha fatto scoppiare a ridere tantissime volte senza mezzi termini.
È una lettura leggera, ma estremamente fluida. Anche i primi capitoli più esplicativi e lenti sono resi in maniera molto interessante e almeno io non ho provato alcuna fatica.
La terminologia è chiara e senza fronzoli, i dialoghi rapidi e senza un gran contorno, che facilitano in questo modo lo scorrere rapido delle scene.
Uno stile sviluppato nella sua semplicità, che si inerpica con tranquillità tra i dettagli di una trama molto più complessa di quel che potremmo mai aspettarci.
Voto 10/10
Conclusioni
È una lettura che consiglio a tutti, facilmente apprezzabile anche da i non amanti del fantasy. Molti degli elementi che contiene, infatti, possono essere letti anche in chiave metaforica, ponendosi con simpatia anche ai più scettici.
Ho amato davvero questa storia, è stata una delle più belle letture che Wattpad mi abbia regalato e spero che l'autrice spunterà a propormi il sequel, perché in ogni caso so per certo che finirò a leggerlo.
Ha bisogno di qualche aggiustatina, ma dopotutto l'autrice sta revisionando in vista di un'autopubblicazione (contami tra gli acquirenti).
Accorrete!
Voto complessivo: 60/70
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