-Abissi-

Titolo: Abissi
Autore: blackswam1
Genere: Fantasia
Stato: In corso

Premessa: Ho già analizzato un'opera di blackswam1. Si tratta di "Fioresterya - La cacciatrice di streghe" e faceva parte della Lista #1. Al tempo (sembrano passati anni, ma in realtà solo pochissimi mesi) la valutazione non fu proprio ottimale. Trovai molti errori, soprattutto a livello di coerenza.
Sono orgogliosa di dire, ora, che i miglioramenti fatti dall'autrice sono enormi.
Andiamo a vedere cosa ci ha combinato!

1) Trama

Mi soffermo un istante sulla trama che ci propone l'autrice: la storia ha tutte le carte in regola per attirare i lettori, sia per una copertina molto bella, che per il titolo breve ma intrigante.
Il sunto invece non fa il suo dovere. Soprattutto la prima parte, prima che si passi a parlare di Tessa, è molto confuso e pieno di errori stilistici e grammaticali.

Consiglio una revisione ed una ristesura, per avere un'indicizzazione praticamente perfetta.

Tornando alle cose più serie... vediamo meglio questa trama. 
La storia inizia presentandoci Tessa, una ragazza che non sa nulla del suo passato. La troviamo intenta a correre per andare ad un appuntamento: sta aspettando Francis, un giovane marinaio francese del quale si innamorò tempo addietro. Lui partì per mare un anno prima e si promisero di rivedersi al suo ritorno, nel luogo del loro primo incontro.

Tutto perfetto, peccato che la nave di Francis non abbia mai fatto ritorno nel porto. I motivi sono ignoti, ma sarà Anne, la migliore amica di Tessa, a svelarceli: sirene. Queste creature sono quanto di più ripugnante e crudele, infestano le acque del mare e sembrano convinte a voler fare guerra alla razza umana.
Gli unici in grado di fermarle sono i Cacciatori di sirene, uomini e donne perfettamente addestrate a combattere contro di loro ed ad eliminarle.
Anne ne fa parte ed inviterà Tessa ad unirsi a loro. Questa accetta, sperando di vendicarsi per la morte di Francis.
Ma lontano da lì, molto lontano da lì, in realtà Francis è sopravvissuto, salvato da un drappello di Cacciatori. Preda di un'amnesia e confuso, dovrà, per forza di cose, unirsi anche lui a quella lotta per la sopravvivenza.

Trama leggermente intricata, non scontata, molto piacevole. Coerente nella gran parte dei punti, ma non perfettamente, evidenziando alcune gravi mancanze.

Parliamo dei problemi.

Avrebbero dovuto inserirsi nella Coerenza narrativa, ma il secondo appunto mina principalmente alla trama, per questo lo trascrivo in questa sezione.

Intanto, una segnalazione stupida. Di cosa campano i Cacciatori? Il loro ruolo è davvero molto importante, prendono la cosa come un vero e proprio lavoro. Anne ha rinunciato all'università per unirsi a loro, ma il problema è... di cosa vivono? Se non sono riconosciuti dal resto del mondo, ma, anzi, maltrattati ed esclusi, additati come cialtroni, è alquanto improbabile che qualcuno procuri loro uno stipendi. O sì? Se sì andrebbe specificato.

Non si guadagna uccidendo sirene, come fanno a vivere nella società?

Ora passiamo al problema serio. La storia delle sirene: la loro origine, Selina che dopo tre anni diventa totalmente umana, la spuma, Ariel, il fatto che attacchino solo con la luna piena.

Questi sono tutti gli elementi che abbiamo su di loro, ma si contraddicono tutti, portandoci a non capirci una ciospa di 'ste sirene.

Ricapitoliamo in maniera schematica:

1) Selina era un pesce. Diventa una sirena. Dopo tre anni diventa totalmente umana e sulla terra ammalia un umano per far riprodursi ed accrescere la sua razza. La domanda che resta è: i figli che nascono sono sirene? E Selina resta umana per sempre o torna sirena? Andrebbe specificato.

2) Ariel. La causa della perdita di grazia e bontà sulla sua razza. Era una sirena e chiese a Poseidone di diventare umana per far innamorare un marinaio. Ma se Selina è diventata umana dopo tre anni dalla sua trasformazione in pesce, perché non succede anche ad Ariel?

3) Peter viene attaccato da una sirena in forma umana. Quindi è vera la cosa di Selina? Che dopo tre anni diventano umane, oppure cosa? Perché Ariel è costretta a chiedere a Poseidone di trasformarla, se aspettando avrebbe avuto una forma umana definitiva?

4) [Ripeto ancora] La forma umana di Selina è definitiva? Come fa a tornare in acqua? Come fanno tutte le sirene a spostarsi dall'acqua alla terra? Perché messo com'è sembra che dopo i tre anni Selina resterà umana per sempre.

Tutti questi punti riguardano lo stesso argomento e sono (circa) l'unico buco contorto della trama. Assieme forse, solo, ad una mancata descrizione più precisa e dettagliata dell'organizzazione dei Cacciatori, ma siamo solo all'inizio della storia, quindi credo che l'autrice andrà riprendendo poi l'argomento.

La storia sulle sirene penso vada assolutamente sistemata, cercando di seguire un filo narrativo più chiaro. È una parte base e fondamentale, non va trascurata. Andrebbe chiarito tutto, punto per punto, legando i vari pezzi e leggende in una singola e più chiara teoria.

Voto 3/10


2) Originalità

Eh beh, direi che questa storia ha una base piuttosto originale.
Partiamo dal presupposto che le sirene sono creature mitologiche abbastanza trascurate dal mondo del fantasy. Non le più dimenticate, ma diciamo che, rispetto a vampiri, licantropi e famigliola, si trovano decisamente su un altro gradino.

Lo sviluppo, in realtà, sarebbe ancor più originale. Le sirene non sono belle ed aggraziate, ma mostri disgustosi.

Soprattutto ciò che riguarda l'origine di queste creature è capace di darci un senso di freschezza: l'autrice ha rielaborato leggende e favole già esistenti, come quella della regina Selina ed Ariel, in maniera personale.
Il problema sta appunto nell'incoerenza di quanto ho segnalato, ne viene minata anche l'originalità, perché, nel caos di informazioni contrastanti, svanisce l'innovante rivisitazione di altre storie.

Autrice, se riuscissi a sistemare quell'intoppo, l'intero nucleo narrativo ne gioverebbe, originalità compresa.

Voto 7/10


3) Coerenza narrativa

Oltre a tutte le incoerenze riscontrate sulla storia delle sirene (sì, è la terza volta che lo ripeto. Si vede che ci sono rimasta molto male? La parte delle origini delle creature è sempre la mia preferita :c), non ne abbiamo molte altre.

Andiamo a vederle.

-Capitolo 3. Francis si risveglia dopo essere stato salvato dall'annegamento. Oltre alla memoria perduta non sembra aver riportato altri danni, parla e pensa con semi tranquillità.
A livello medico, questo, è impossibile. 

Un tizio salvato dalla morte più prossima non si risveglia fresco come una rosellina profumata. Probabile che non possa riuscire neppure a parlare, a risvegliarsi per giorni.

Tutto questo non è specificato, come le cure mediche che Peter e Kim gli applicano.

Un affogato deve ricevere compressioni ed insufflazioni, non si risveglia e non sta immediatamente bene. Non riesce a parlare e ragionare immediatamente.

La componente del suo stato di salute è decisamente sottovalutata. Ciò che ci arriva è che si sia risvegliato quasi immediatamente e senza neanche tossire un po' d'acqua.
Consiglio dei mirati accorgimenti, come inserire una scena in cui Peter applica delle compressioni e relative cure. E solo dopo alcuni giorni un risveglio di un Francis ancor più confuso, inizialmente incapace di intendere e di volere.
Avete presente i film dove la ragazza rischia di affogare, lui la salva, le fa la respirazione bocca a bocca, lei si risveglia e poi si baciano appassionatamente? Ecco. Non è possibile una cosa del genere. Quella tizia dovrebbe stare in ambulanza da un pezzo.

-Capitolo 5. È altamente improbabile che Tessa riesca anche solo a tirare il filo dell'arco dopo nessun allenamento, figuriamoci scoccare una freccia (seppur mandandola sul muro) al primo tentativo ed ancor peggio colpire il bersaglio al secondo.

Non so se qualcuno di voi ha mai provato a lanciare una freccia con un arco. Io purtroppo (mi presi uno strappo madornale alla spalla) sì, avendo un fratello che si diletta in questo sport.
Per una persona senza preparazione fisica è praticamente impossibile riuscire, figuriamoci scagliare la freccia, figuriamoci fare centro!

Autrice, potresti spostare questo pezzo a dopo un tot di settimane di allenamento delle due ragazze. Allora sì che Tessa riuscirebbe in tutto quello che le hai fatto fare.

-Capitolo 6. Peter litiga con Kim, le dice d'essere "un'egocentrica", perché vuole sacrificare degli umani. Trovo che questo termine sia sbagliato. Ci adatterei piuttosto un "egoista" o "menefreghista", al limite "insensibile", anche se quest'ultimo ci sta davvero male ed è fuori contesto.

Beh, sì, abbiamo terminato le incoerenze. Ecco di cosa parlavo quando ho accennato ad un grande miglioramento dell'autrice.

La dimostrazione palese su come, lavorando duramente, sia possibile raggiungere alti risultati.
I miei complimenti più sinceri.

Voto 5/10


4) Metodo narrativo

Il metodo narrativo mi piace moltissimo.
Ci troviamo a fare i conti con una terza persona molto dinamica. L'autrice narra e nel contempo riesce a toccare tutti i personaggi, passando dall'uno all'altro con eleganza e perfezione (Attenzione! Non stiamo parlando di scambi in capitoli con la dicitura P.O.V., ma di una vera e propria narrazione in terza persona, utilizzata in maniera impeccabile).

Torneremo su questo punto nella sezione dello stile, perché c'è una chicca che vorrei tenere per dopo.

Per il resto è tutto piuttosto fluido e lineare, i salti temporali si colgono bene e non c'è confusione sui personaggi.
Avrei solamente necessità di segnalare due cose:

-Gli ambienti.

Sono molto poco descritti. Consiglio di aggiungere qualche particolare in più, giocando anche sulla bellezza del mare. Quest'ultimo potrebbe essere sicuramente d'ispirazione per tante inquadrature scintillanti. 

*si rivolge a Francis* Francis, if you know what I mean ;) 

-La formattazione dei dialoghi.

Autrice, tu utilizzi le virgolette "..." per i discorsi diretti e le caporali «...» per i pensieri dei personaggi.

Ecco, andrebbe fatto l'esatto contrario (Sto ridendo per l'ironia della cosa, ma sorvoliamo). Le virgolette sono previste (dalla base di formattazione generale) per i pensieri, le caporali per i discorsi diretti.

Molte persone usano le virgolette per i dialoghi, nulla da dire su quello, ma poi non appaiono le caporali per i pensieri. È davvero paradossale!

Voto 7/10


5) Grammatica

Sono un po' perplessa sulla grammatica, autrice. Chiedo a te di farmi un po' chiarezza.

Il primo capitolo è abbastanza devastato da errori, per poi seguire con quelli successivi e trovarli in una quasi totale pulizia, per poi ricominciare con il macello verso gli ultimi disponibili.

Che succede?
Come mai questo stacco così evidente?

In ogni caso, ho visto che hai preso una beta, il che è una gran cosa (Ah, che bello avere un beta. Quanto è bello dover rileggere i capitoli una volta in meno sulle tre di prassi, mai cosa più comoda. Mamma miao, hai fatto bene, anche io sono passata al lato oscuro), ma cercate di rimediare ai capitoli un po' più disastrati.
Ti evidenzio gli errori che si palesano più spesso:

-Il Sì affermativo ha l'accento.
-Troppo spesso ci sono passaggi ingiustificati dalla narrazione al passato a quella al presente.
-L'articolo indeterminativo, se seguito da soggetto femminile, ha l'apostrofo. (Un'orca).

Sgozzò e non Scozzò
Sembrare e non Senbrare. In una parola con questa impostazione, davanti alla B va sempre la M e non la N.

Per il resto comunque ho visto un netto miglioramento rispetto alla tua prima storia, brava, ancora complimenti. Mi fa davvero piacere vedere un'evoluzione del genere.

Vedi solo di farti aiutare dalla tua beta, per sistemare i capitoli più disastrati, e la grammatica sarà perfetta!

Voto 4/10


6) Caratterizzazione personaggi

Beh che dire, wow.
La caratterizzazione è fatta davvero molto bene, sebbene la storia abbia solamente ancora otto capitoli. Ogni personaggio, seppur ancora in minima parte (per forza di cose), è ben delineato. Merito sicuramente del metodo narrativo che permette all'autrice di spostarsi con agilità da un personaggio ad un altro.

Per ora il più ambiguo è Francis, che ci pare un po' stupido ed infantile. La domanda che mi faccio è se davvero dovrebbe presentarcisi così o se si tratta di un errore. Possibile che la sua amnesia lo abbia reso un po' meschino, ma staremo a vedere.

Non ho consigli da dare, perché l'autrice sta andando davvero nella direzione giusta per quanto riguarda questo punto. Arriverà ad una perfetta caratterizzazione, ne sono certa.

Voto 9/10


7) Stile

Eccoci allo stile.
Lo stile della nostra autrice mi ricorda, neppur molto di striscio, quello di Virginia Woolf. Lo switch sui personaggi è  controllato dallo sguardo di quest'ultimi. In una stanza piena di persone si passa da un punto di vista ad un altro attraverso un filo visivo. 

Es. Ciccia era molto stanca. Guardò Tizia per rincorarsi. Tizia al contempo non sentiva la spossatezza.

Capito? 

Davvero un metodo molto elegante, uno stile che mi piace e che mi sembra stia prendendo forma.
L'autrice scriveva infatti in maniera ancora piuttosto abbozzata, semplicistica, ora sembra stia sbocciando.

Abbiamo ancora quell'eccessiva semplicità e quell'assenza di sfumature più profonde, ma lo ripeto, quanti miglioramenti davvero palesi!

Sono davvero contenta.

Voto 7/10


Conclusioni

Ero curiosa di leggere questa storia, di vedere come fosse evoluta l'autrice. Ha messo in pausa la storia precedentemente analizzata per trattarne una nuova: credo che mai scelta fu più saggia.

Non che io abbia nulla contro "Fioresterya", ma spesso rimaniamo troppo attaccati ad una storia alla quale siamo affezionati, rendendoci conto però di non poterla mandare più avanti.

Parlo io che riscrivo la stessa storia da undici anni (Non parlo di "Aurora", ovviamente), incapace di staccarmi da quell'idea. Ma si tratta pur sempre di un'idea sviluppata da una ragazzina di dieci anni, come posso adattarla allo stile più adulto che ho ora? Non posso, ma non riesco a lasciarla andare, per questo continuo a rielaborarla da capo, riutilizzando gli stessi personaggi all'infinito. Prima o poi mi dovrò arrendere.

L'autrice di Abissi è stata nettamente più furba di me. Ha capito di star migliorando ed evolvendo, ha accantonato il vecchio progetto (forse per il momento), ne ha messo in pista uno totalmente nuovo e sta riuscendo alla grande.

Le imperfezioni sono ancora molte, ma "Roma non è stata costruita in un giorno", come non soppesare la sua forza di volontà e la sua rinnovata bravura.

Brava davvero. Continua così, segui i consigli dei tuoi lettori (valutandoli, non sempre sono corretti) e prosegui la tua scalata.
Avevi paura di deludermi, considerate le mie aspettative, ma non lo hai fatto neppure un istante.

Voto complessivo: 42/70


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