Parte senza titolo 24
Senza aggiungere altro, si infilò nel tunnel con la torcia tra i denti. Vide che era molto più lungo di quanto pensasse, e non ne vide la fine.
Cominciò ad avanzare piano, facendo attenzione a eventuali insetti o topi. Non appena ci fu abbastanza spazio, Angela lo seguì.
- Non si vede un cazzo- commentò Ed, continuando ad avanzare quasi a tentoni, poichè la torcia non faceva abbastanza luce.
- Non dirlo a me- replicò Angela da dietro - La luce sembra quasi risucchiata da questa oscurità.
Ed non replicò, ma continuò ad avanzare. Ad un certo punto, mise le mani nel vuoto, e scivolò in avanti.
Cadde bruscamente sul pavimento, e le bottiglie rimbalzarono per terra, facendo rumore. Si rialzò subito nonostante il dolore, e si guardò intorno. Era in una stanza minuscola, grande al massimo quattro metri quadri, con un odore di muffa fortissimo.
- Tutto bene?- gli chiese Angela, che nel frattempo stava scendendo a sua volta nella stanza.
Ma Ed non la sentì per niente, perchè aveva appena intravisto la crepa.
Era ampia meno della metà di un tombino, ed era formata da una ragnatela di minuscoli fili azzurri, che sembravano tanto incorporei quanto robusti. In alcune parti lasciavano spazio a qualcosa di un bianco abbacinante, che ogni tanto si muoveva.
- Oh mio Dio- esclamò Angela - E' stupendo-
Sotto la patina azzurra si muovevano dei piccoli agglomerati bianchi che sembravano fatti di luce purissima. Danzavano tra le ombre, fondendosi tra loro e separandosi di nuovo, formando con la loro totalità una struttura ovoidale, che occupava quasi tutta la superficie.
Ed non trovò la forza di ribattere all'amica. Essere di fronte a quella cosa gli stava facendo provare sensazioni profondissime, così bizzarre che non era nemmeno certo che qualcun altro le avesse mai provate.
Una parte della sua mente gli ordinò di aprire immediatamente le bottiglie, e di tappare per sempre quella crepa, ma un'altra parte, apparentemente molto più forte, gli intimò di restare a guardare.
Senza sapere perchè, si abbassò sulle ginocchia, e cominciò a toccarsi.
Angela lo osservò senza fare nulla. Non poteva che continuare a fissare il varco, mentre il colore dei suoi occhi virava verso il nero, e la sua volontà si perdeva nell'immensità di quell'azzurro.
Ed estrasse il pene dalle mutande, e senza smettere di toccarsi, lo avvicinò alla patina azzurra, in corrispondenza di uno dei punti più permeabili.
Era terrorizzato, ma anche terribilmente eccitato. Abbassò tutto il suo corpo, e sentì il suo membro che toccava la patina azzurra, e cominciava a penetrarla.
Sentì come una scarica elettrica che lo scuoteva da capo a piedi, dolorosissima ma anche immensamente piacevole.
La sostanza bianca accolse il membro, organizzandosi intorno ad esso. Tante piccole sfere perlacee cominciarono a gravitargli intorno, stringendosi sempre di più.
L'eccitazione di Ed si fece senza controllo, e appena un paio di secondi più tardi, eiaculò. Tantissimo sperma fuoriuscì dal suo pene, misto a sangue. Immediatamente i globi lo fagocitarono, mentre lui ricadeva indietro verso il pavimento, esausto.
Sentiva un dolore acuto nelle parti basse, pulsante e aggressivo. Valutò lo stato di salute del suo membro, e scoprì che fortunatamente sembrava ancora tutto intero. Fu però stupito dal fatto che non lo avvertiva come un qualcosa di importante.
Rimase fermo accanto ad Angela, a fissare quello che stava accadendo. La sostanza bianca si stava segmentando, e stava cambiando colore. Si rese conto che la ragnatela azzurra si faceva più inconsistente, e la sostanza bianca cominciava come a ribollire.
- Ed- esclamò Angela, con un tono profondamente sognante - Dobbiamo fare qualcosa, ma non ne ho assolutamente voglia. Mi sembra tutto così giusto-
Ed annuì, e senza smettere di fissare lo spettacolo che avveniva di fronte ai suoi occhi, cercò la mano di Angela con la sua. Dopo qualche istante la trovò, e nel momento in cui le loro dita si furono intrecciate, pensò che forse c'era speranza.
Raccolse tutte le energie che aveva, e strinse più che poteva la mano di Angela.
- Ahia!- esclamò Angela, ed Ed si rese conto che il suo tono sembrava molto più vigile di quello di prima. Continuò a stringere, cercando di farle male, nonostante si sentisse privo di forze in quel momento.
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