Parte senza titolo 23

Si accorse subito che si era alzato un vento fortissimo, e guardando in lontananza vide qualcosa che lo lasciò senza fiato.

Varie correnti d'aria stavano convergendo in un unico punto: non sapeva nulla di tornadi, ma istintivamente si rese conto che non poteva essere un fenomeno naturale.

- Non ci lascerà mai andare via...- esclamò Ed, anche se non c'era nessun altro.

Rientrò in casa, e i ragazzi gli lanciarono uno sguardo interrogativo.

- C'è un tornado, ragazzi. Si, avete capito bene. Non basta essere riusciti a sopravvivere all'incursione di due psicopatici, dobbiamo anche affrontare un dannato tornado-

Frank scosse la testa.

- Non so nemmeno se sia un vero tornado o un'illusione- esclamò poi, riflettendo ad alta voce - Prima tu vedevi cose che non c'erano, non è vero?-

Ed annuì.

- In ogni caso, l'unico modo per uscirne è distruggere qualunque cosa ci sia lì sotto. Non abbiamo altra scelta-

Angela annuì.

- Come facciamo?-

- Per prima cosa bisogna fasciare la ferita di Tamra- decise Frank - Occupatene tu, Angela, mentre io ed Ed prepariamo la nostra arma segreta-

Angela sorrise, stupita.

- Abbiamo un'arma segreta?-

Dieci minuti dopo, erano pronti, di fronte alla porta della cantina. Avevano preparato due bottiglie di plastica piene di cemento mischiato ad acqua, e le avevano legate con la corda sulla schiena di Ed, in modo da renderne possibile il trasporto nel tunnel.

- Uno di voi deve rimanere con Tamra, non possiamo lasciarla da sola in questo stato-

Frank pensava che Angela si sarebbe offerta, ma la risposta di lei lo stupì.

- Frank, dovrai pensarci tu- gli disse - Io devo aiutare Ed, voglio vendetta contro quella vecchia e qualunque cosa la stesse controllando-

Lui le lanciò un'occhiata dubbiosa, ma poi accettò la decisione. Si fidava di Angela, e sapeva che era determinata a farcela tanto quanto lui.

Ed annuì.

- Allora, è giunto il momento di farlo-

Tremava, e si muoveva di scatto, evidentemente nervoso.

- Te la stai facendo addosso, vero? - gli chiese Frank, sorridendo.

Ed gli sorrise a sua volta.

- Si vede così tanto?-

Angela scosse la testa.

- Solo quando respiri-

Terminati i preparativi, Ed spalancò la porta della cantina, e scese le scale piano, seguito da Angela. La guidò verso il fondo della camera, dove c'era il tunnel.

- E' molto stretto- commentò lei, osservando preoccupata l'apertura.

- Lo so- replicò Ed - Ci passiamo a malapena-

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