Parte senza titolo 20
Frank ed Ed erano appena usciti dalla cantina, quando sentirono delle urla.
Ed stava per correre in direzione del rumore, ma Frank lo trattenne tenendolo per il braccio.
- Non fare mosse avventate. Non sappiamo cosa ci sia di là, potrebbe essere una trappola-
Ed annuì, riconoscendo che l'amico aveva ragione.
- Chiama Tamra al cellulare- propose Frank, parlando a bassa voce - Lei ha sempre la suoneria alta, potremo farci un'idea di dove si trovano-
Ed estrasse il telefono, e cercò il numero dell'amica nella rubrica. Poi la chiamò, facendo attenzione a non fare rumore.
Udirono il cellulare che cominciava a suonare, non molto lontano da loro.
- Devono essere in quella stanza sulla destra rispetto all'ingresso- dedusse Frank. Ed stava per chiudere, quando dall'altra parte qualcuno rispose.
- Buonasera- salutò una voce maschile, dall'altro capo del telefono.
Frank fece segno ad Ed di non replicare. Poi indicò all'amico una stanzetta a pochi passi da lì, ed entrambi ci entrarono.
Ed rimase in attesa, e la voce scoppiò a ridere.
- Siete degli smidollati, non avete nemmeno il coraggio di venire a salvare le vostre amiche?-
Ed era indeciso se rispondere o meno, quando Frank afferrò il telefono dalle mani dell'amico.
- Oh, tranquillo, stiamo venendo a farti il culo, chiunque tu sia!- esclamò, cercando di non tradire il notevole nervosismo che avvertiva dentro.
- Oh, non vedo l'ora!- replicò l'altro, continuando a sghignazzare. Frank sentì anche la voce di Tamra in sottofondo.
- Scappate e cercate aiuto!- urlò l'amica, sperando che riuscisse a sentirla - NON VENITE QUI, NON FATE GLI EROI!-
- Zitta, puttana!- esclamò una voce femminile che Frank riconobbe come quella della vecchia, e poi si udì un rumore come di uno schiaffo.
- Vi aspetto qui, cari amici- continuò l'uomo, senza perdere un istante la sua compostezza - Avete cinque minuti, poi cominceremo a tagliare parti a caso del corpo di queste belle ragazze...sarebbe un peccato, ma non posso dire che ne sarei dispiaciuto, in tutta onestà-
- E ora cosa cazzo facciamo?- sussurrò Ed, una volta chiusa la chiamata.
Frank scosse la testa.
- Non ne ho idea. Penso che l'unico modo per uscire da questa situazione una volta per tutte sia di distruggere qualunque cosa ci sia lì sotto-
Ed annuì.
- Ci servono armi. Qualcosa che possa bloccare un'entità che nemmeno sappiamo cosa sia-
Frank sorrise.
- Sarà anche un'entità sconosciuta, ma se troviamo una motosega gli rompiamo il culo comunque-
Ed sorrise a sua volta, ma dal suo viso traspariva che era terrorizzato.
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