Parte senza titolo 15
Ed afferrò una piccola asta di legno lunga meno di un metro, e la usò per tenere a distanza la creatura mentre si rialzava. Poi cominciò a brandirla, mentre lo strano essere cercava semplicemente di tenere le distanze, senza attaccarlo.
Ed si stava innervosendo. C'era qualcosa che non gli tornava, in quella situazione, qualcosa che era sul punto di capire, ma che gli sfuggiva come fosse sabbia in un giorno di vento.
La creatura si fece avanti, agitando le strane protuberanze nella sua direzione, ed Ed arretrò di scatto, cercando di non farla arrivare troppo vicina. Poi raccolse un pezzo di mattone dal pavimento, e lo scagliò contro l'essere.
Lo mancò, ma in quel momento notò qualcosa. La creatura muoveva male la gamba destra, e questo gli fece scattare qualcosa nella memoria. Non riusciva a capire cosa di preciso, quando si ricordò di una cosa. Quella creatura lo aveva afferrato per le gambe, ma come avrebbe potuto se aveva arti senza dita?
Capì che la sua percezione poteva essere alterata rispetto a quelo che realmente stava succedendo, e allora collegò il tutto, e si ricordò che Frank aveva un problema alla gamba destra, da quando si era infortunato giocando a calcio.
Rimase immobile, cercando di far scomparire quelle che aveva capito essere allucinazioni. Nel frattempo la bestia rimaneva immobile, cosa che lo convinse ancora di più della sua ipotesi.
Ed si fece forza e cominciò a schiaffeggiarsi. Chiuse gli occhi e li riaprì varie volte, ma non accadeva nulla. Poi si rese conto che nella sua mente c'era ancora quella forza sottesa, quelle tenaglie ben ancorate che qualcosa gli aveva messo dentro; non sapeva quando fosse accaduto, ma ormai che le aveva notate, non poteva fare a meno di avvertirle.
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