Fahrenheit 11/9


Scommetto che molti di voi, leggendo il titolo, si staranno chiedendo se ci sia un errore. No, non c'è, perché non parlerò di Fahrenheit 451 di Ray Bradbury (anche se ho intenzione di metterlo prima o poi). Fahrenheit 11/9 è un documentario scritto, diretto e interpretato da Michael Moore nel 2018 e che parla dell'elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti, gettando anche uno sguardo alle situazioni più disperate che stanno avvenendo nei posti più poveri d'America. Io mastico continuamente documentari che parlano di qualunque argomento possibile e immaginabile, ma ho deciso di portare questo perché mi ha dato molto da pensare e gettato una luce fosca sul futuro, non solo negli USA. Lo so, non si tratta di un film o comunque una storia con trama e personaggi definiti, ma trovo comunque doveroso parlarne visti i tempi che corrono.

La tesi di questo documentario è semplice: la colpa dell'elezione di Trump è interamente da attribuire al partito democratico e alla sua élite. Secondo Michael Moore dalla fine dell'era Reganiana il partito democratico, per attirare su di sé i capitali che inondavano le campagne repubblicane ha iniziato a comportarsi sempre di più come i repubblicani, finendo per diventare sempre più simili a loro e facendo perdere di senso il voto. ("Non posso appoggiare un democratico? Tanto quando vincono si comportano come i repubblicani." Homer Simpson, ventitreesima stagione dei Simpson). Nel corso del documentario più volte si fa riferimento alla crisi dell'acqua di Flint, alla responsabilità del governatore repubblicano dello stato del Michigan e al totale disinteresse dell'allora presidente Obama. In pratica il governatore dello stato ha staccato la fornitura dell'acqua dal lago Huron e attaccato al suo posto quella del fiume Flint, uno scarico di rifiuti tossici a cielo aperto (così lo definisce il documentario, non a torto) che ha portato migliaia di bambini ad avvelenarsi gravemente col piombo e facendo malare di legionella altre centinaia di persone. Quando Obama andò lì non soltanto rimase immobile e non prese alcun provvedimento in tal senso, ma addirittura decise di usare molti dei casolari rimasti abbandonati in città per fare esercitazioni militari. Io mi sono sentito molto indignato quando ho sentito questa cosa, nonostante fossi italiano; immaginate come si possa essere sentito uno che abitava lì. Per questo il Michigan, nonostante fosse sempre stato un caposaldo dei democratici, nelle scorse elezioni ha aiutato a far eleggere Donald Trump. Altro argomento importante è stato lo sciopero degli insegnanti della del West Virginia, che non solo si sono scontrati con il governo, ma addirittura contro il loro stesso sindacato che ha deciso di contrattare alle loro spalle pur di far calmare le acque, pattuendo per molto meno di quanto avevano richiesto loro. 

Ci sono moltissimi altri esempi che fa il documentario, ma il discorso è sostanzialmente questo: stare attenti a quelli che sono pronti a fare accordo solo per mantenere lo status quo. Ora, io non sono contro il compromesso e la moderazione, che secondo me è molto importante nella vita e in politica, ma ha anche i suoi rovesci della medaglia e non sempre è la strada giusta da seguire. Un conto è cercare la moderazione per evitare gli eccessi di certe decisioni, un altro è evitare del tutto di prenderle, rimanendo fermi in una situazione che non può essere portata avanti indefinitamente. Immaginate di avere una ferita profonda a una gamba e, per evitare il fastidio delle suturo, degli antibiotici e di andare dal medico decideste di non fare niente. Prima o poi la ferita si infetterebbe e voi morireste. Basti pensare a cosa è successo con l'Ungheria: da anni e anni il paese stava diventando sempre più autoritario, con Orban che continuava ad accentrare il potere su di sé. L'Unione Europea ha continuato a non fare nulla, regalando miliardi che in teoria sarebbero serviti a migliorare l'economia magiara, ma che hanno finito per rafforzare Orban finché non è diventato praticamente plenipotenziario usando il coronavirus come scusa. 

In sostanza, a prescindere da quale sia la vostra idea politica, non si può continuare a votare schifati persone o partiti che non fanno nulla solo per evitare che gli altri vincano, ma allo stesso tempo non ci si può lasciar abbindolare da false promesse di cambiamento per semplice disperazione. Prima o poi questa camminata del granchio, dove un po' si sta fermi e un po' si va indietro. ci farà cadere nel baratro.

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