Capitolo 25
Finalmente arrivati a casa..
fra pochi giorni non lo sarà più quindi entrai presi la mia roba e andai in camera di mia sorella,
per portarla via.. quando la vidi sdraiata nel letto sul collo aveva un segno di una corda.
era stato mio padre sicuro!
Quel figlio di puttana...
A quel punto non c'è la facevo più e scoppiai a piangere....
Camilla: Sara.... Mi dispiace!
Ma forse è meglio andare..
La polizia sarà qui a momenti e se pensano che siamo state noi abbio.
Si hai ragione scusa.
Diedi un ultimo bacio alla mia sorellina e andai in macchina!
Cami.. Dobbiamo trovare una casa!
Mia nonna è morta qualche anno fa ho ancora le chiavi andiamo li?
Camilla: per me va bene hai bisogno di riposo te Sara!
Tieni il navigatore!
Arrivati a casa di mia nonna Camilla rimase scioccata e anche io.
La casa era enorme e bellissima con la piscina fuori e tanti alberi in torno.
Camilla: wow tua nonna viveva qui?
E tu non andavi a trovarla?
No...
Non mi ricordavo che avesse la casa così bella comunque entriamo.
Fuori dalla porta c'era un uomo che ci chiese chi eravamo e disse: io sono il servo di Jack il padrone!
Io sono Sara sua nipote posso entrare?
Signore: l'altra ragazza chi è?
Anche lei sua nipote!?
Camilla prima di entrare mi prese dal braccio e mi disse: ho uno strano presentimento!
Mia nonna è morta un po di anni fa con mio nonno quindi anche io ho un dubbio però voglio vedere chi è questo "padrone"
Camilla: stai attenta ti prego!.
Siii Cami tranquilla.
Arrivata a un punto della casa c'erano delle scale e una musica suonata al pianoforte.
mi ricordava Chiara io e lei la suonavamo sempre da piccole,
chissà perchè Camilla non è voluta venire.
Vabbhe io salgo le scale.
Entro nella sala immensa con un pianoforte e un bar affianco non potevo credere ai miei occhi il pianoforte non era suonato da nessuno.
All'improvviso sentii la porta chiudersi dietro di me e mi girai di scatto perché sentii una voce.
Jack: Sara.... Mi sei mancata amore mio come stai?
Quella voce... La odio non ci potevo credere.
mi girai e vidi Jack con lo stesso sguardo crudele e senza cuore.
Sei ancora vivo?
Jack: he sii ora farai quello che ti chiedo perchè la tua adorata sorellina farà una brutta fine!
Che gli hai fatto stronzo.
Jack: sei sempre la solita?
Comunque vieni avvicinati.
Non aver paura
Senza pensarci due volte mi avvicino a lui e gli sussuro nell'orecchio.
Io non ho paura di te.
Jack: che coraggio!
Mi prese dal braccio e mi buttò a terra,
cavolo era davvero forte...
puntò un coltello alla mia gola e disse: ora che fai piccola?
Gli presi il coltello e non so neanche io con quale forza riusci a sbatterlo atterra e gli dissi sempre nell'orecchio: io i figli di puttana non gli ammazzo gli faccio morire lentamente...
Jack: voglio vedere come farai!? Sembra divertente!
Lui mi prese e mi lego al letto con una corda.
Lasciami.
Jack: nooo ho appena iniziato! Dai farò presto.
Cosa? Cosa vuoi fare?
Jack: calma lo scoprirai...
Ad un certo punto senti uno sparo di pistola e dei passi che si avvicinano sempre di più alla stanza dove eravamo io e Jack...
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