9.La camera segreta

Rimasero per un po' in silenzio.

Il loro sangue si era congelato ed era impossibile muoversi. Aspettavano la luce ritornasse stando fermi e con il cuore in gola.

Si sentì un boato. Fu così forte che mancava poco a fare sanguinare le orecchie. Ma tutto ciò stava realmente accadendo? Margaret non riusciva più a distinguere la realtà dalle allucinazioni. La situazione la stava facendo impazzire e le impediva di ragionare.

Dopo nemmeno pochi minuti la luce si riaccese.

Si sentirono tutti più tranquilli di prima.

-Finalmente...

Sospirarono.

Tom si girò a guardare la fila dietro di lui.

-Tutto a posto?

Domandò.

-Si!

Rispose Margaret che era l'ultima della fila.

Tom si concentrò di nuovo sulla porta.

Girò agitato e impaurito la maniglia e l'aprì.

Era una sala grande, il pavimento era fatto da assi di legno scheggiate e rotte. Contro la parete nera e sporca c'era un letto rosso a baldacchino con accanto un comodino con sopra un candelabro. Il soffitto era uno specchio. Tutto ciò inquietava,e le ragnatele, gli insetti e i topi morti non aiutavano a renderla più accogliente.

Non c'era nulla oltre a polvere. 

Decisero di scendere e di ritornare nel salone.

-Ragazzi!

Rudy era chinato a terra e sembrava essersi accorto di qualcosa.

Una Botola.

Alex con coraggio si buttò nel buco.

-Cosa vedi?

Domandò Lia ansiosa. Cominciava a non sentirsi bene.

-Vedo...Vedo dei sacchi a pelo. Saranno più o meno una ventina. Qui sotto c'è un camino acceso per tenerci caldo.

Disse la ragazza.

-Aspetta! Un camino acceso?!!

Si stupì Brian. 

-Si...

-Alex torna su...! 

Il camino si era acceso. Adesso. 

La ragazza indietreggiò e inciampò in uno dei tanti sacchi a pelo, cadendo per terra. Dentro uno di essi c'era uno scheletro.Chissà da quanto tempo. 

Improvvisamente sentì dei passi. Erano vicini. Non provenivano da sopra, ma qualcuno stava camminando sullo stesso suo piano. Non era da sola nella botola. Ma allora chi era lì con lei? Si guardò attorno spaventata. Voleva uscire dalla villa. Il cuore accelerò il suo battito e iniziò ad avere caldo. La testa cominciò a girare e tutto in torno a lei sembrava svanire pian piano.

-Alex afferra la mia mano! Ti aiuto a salire su!

Disse Margaret per la quarta volta di fila, ma la ragazza non riusciva a sentirla.

"Vengo ad ucciderti"

Sentiva ripetersi nella mente. Continuava a guardarsi attorno. Ombre giravano attorno a lei. Ad un tratto vide qualcosa di interessante. Una sagoma, un'ombra, sul muro le stava porgendo qualcosa. 

"Metti fine tu alle tue torture. È giusto così."

Alex afferrò la sacca che la figura le offriva. Dentro c'era un coltello. 

Lo prese e quasi lo puntò alla gola, ma la mano di Tom le afferrò il polso e la tirò su.

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