Capitolo 3

"Q-quella città degli spettri?" Il ragazzino terrorizzato si nascose tra le braccia della sorella subito dopo che ella annuì.
"Kat, sei sicura? Infondo è solo una leggenda che ti ha raccontato tua nonna..."
"Secondo te cos'altro potrebbe essere?! Abbiamo appena ballato con dei fantasmi, per le strade abbiamo visto dei fantasmi camminare... cosa potrebbe essere, illuminami, forza!"
Silenzio. La sfuriata della ragazza aveva lasciato solo silenzio attorno al piccolo gruppo di persone ancora vive in quella città.
Dopo interminabili minuti di silenzio Jack si decise finalmente a parlare.
"Forse... è meglio se cerchiamo aiuto."
I tre camminavano silenziosi per le strade meno trafficate possibile, per non dare nell'occhio, senza sapere la loro meta.
Improvvisamente un'ombra sbucò dalla via principale che stavano costeggiando. Vennero trapassati rapidamente tutti e tre dal corpo immateriale del fantasma di una donna, era giovane dai lunghi capelli bianco-argento e indossava un abito da sarta.
"Sono costernata! Non volevo..." si fermò a guardarli per un secondo per poi cambiare immediatamente la sua espressione da dispiaciuta a sorpresa " Voi non siete spettri! Come siete arrivati qui?!"
"Sssh! Non lo sappiamo nemmeno noi, vorremmo solo tornare a casa..." disse con tono supplichevole la mora.
Lo spettro si guardò intorno come per controllare se ci fosse qualcuno nei paraggi.
"Venite con me."

Giunsero davanti alla porta di un piccolo negozio, sopra il quale un'insegna riportava con caratteri eleganti il nome del negozio: "Le mille e una stoffa".  Lo spettro entrò, subito dopo fece segno ai ragazzi di seguirla. Dentro era un ammasso unico di stoffe variopinte tutte divise per colore dal bianco più tenue al nero pece. Nastri, piume e pon-pon accompagnati da pietre luccicanti. In un angolo dei manichini indossavano abiti di tutti i tipi: da quello più sfarzoso dall'ampia gonna e lo strascico chilometrico a quello più semplice e fine.
"Wow... Questo posto è bellissimo." Katherine guardava estasiata gli abiti sui manichini.
"Ti ringrazio. Alcuni li ho confezionati io stessa." La donna sorrideva mentre parlava delle creazioni, esprimeva una passione come poche. "Scusate, non mi sono presentata. Mi chiamo Madeleine."
"Io sono Katherine, ma puoi chiamarmi Kat. Loro sono Kai, mio fratello, e Jack." Disse indicando i suoi compagni d'avventura.

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Yo minna!
Spero vi sia piaciuto il capitolo, ma ora piccola spiegazione sull'immagine.
In pratica è il negozio "Le mille e una stoffa" ma la cosa bella volevo dirvi è che io li ci sono stata in realtà li fanno la pasta che è una meraviglia! Due anni fa (quando sono andata) abbiamo preso i ravioli che hanno riempito al momento e giuro che sono stati i ravioli più buoni della mia vita. Se volete mangiare dei ravioli buoni andate a Scanno.

Lobita32 🖤🖤🖤

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