La casa

I 4 ragazzi si lasciarono la porta dietro le loro spalle senza accorgersi che si fosse chiusa.
Una volta dentro si ritrovarono all'interno di un luogo decisamente abbandonato da tempo.
I muri presentavano diverse chiazze di intonaco caduto a terra, c'erano diverse crepe e c'era un odore terribile di muffa e stantio
Bezzy: "Non penso sia saggio restare qui dentro. Questa casa sembra cadere a pezzi. Poi senti questo odore? È muffa ed è nociva respirarla!"
Alan: "Dai facciamo solo qualche foto e poi, chissà, magari faremo conoscenza con qualche spettro spaventoso....."
Bezzy guardò verso il soffitto
Bezzy: "Hei non avete visto?" I ragazzi guardarono verso il soffitto non notando nulla se non delle chiazze molto evidenti di umidità
Dikkon: "si, che si sono rotte diverse tubature al piano di sopra.."
Bezzy scosse il capo
"NO, non quelle, mi era sembrato di vedere qualcosa di scuro passare sopra di noi!"
I ragazzi non dissero nulla al riguardo continuando a camminare per esplorare i corridoi della casa
Loy: "questi corridoi sembrano infiniti".
Il rumore dei loro passi si sentiva molto nitidamente, mischiandosi al rumore di finestre mosse dal vento.
Bezzy: "Qualcuno ha chiuso una finestra..."
Alan guardò verso il fondo del corridoio che appariva come un buco nero perché non c'era luce
Alan: "Nessuno abita qui, è il vento..."
Il tono del ragazzo era strano, come se non fosse cosciente con la mente, Bezzy lo aveva notato ma pensò che era fatto apposta per farli spaventare perché Alan adorava fare scherzi, anche paurosi".
All'improvviso un lamento li fece zittire
Loy: "che cosa è stato?"
Dikkon restò immobile per non fare rumore e ascoltare ma non si udì una seconda volta
Improvvisamente dal nulla lungo il corridoio comparvero un' infinita' di porte da una parte all'altra. I ragazzi non capirono se quelle porte c'erano già o semplicemente non le avevano notate
Bezzy: "Queste case hanno così tante camere, probabilmente non ne usavano nemmeno la metà..."
Dikkon: "sono curioso di vedere cosa ci sia dentro..."
Dikkon era sempre quello più spericolato del gruppo, ma non sempre la cosa gli portava situazioni favorevoli, anzi.
In un battito d'occhio i 4 ragazzi scomparvero l'uno dalla vista dell'altro.
Ogni uno di loro si ritrovò all'interno di una di quelle stanze, con le spalle alla porta che si chiuse pesantemente facendoli sobbalzare. Rendendosi conto di non essere più insieme, si ritrovarono a battere dietro le rispettive porte per richiamarsi ma ormai erano prigionieri di quelle stanze.

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