PADRE SAMUEL
"Ci sono luoghi che per qualche oscuro motivo restano pregni di un passato maledetto.. "
Padre Samuel era andato ospite in una trasmissione che si occupava di fenomeni paranormali e inspiegabili.
Quella sera specifica il programma si stava focalizzando sull' esorcismo di luoghi infestati da entità maligne e aveva richiamato ospiti illustri nel settore provenienti da ogni parte del paese e padre Samuel faceva parte di quei ospiti.
L'uomo era riuscito a diventare quello che sognava di essere, un sacerdote esorcista.
Lui si occupava di case e luoghi.
Dopo l'esperienza vissuta anni prima con la casa che appariva e scompariva e il suo tempestivo aiuto in tutta quella storia, si era ripromesso che quello doveva essere il suo destino, salvare le persone da luoghi maledetti e c'era riuscito.
I giornali non facevano che parlare di lui "L'uomo che combatteva contro i demoni" così gli venne intitolato un lungo servizio su un autorevole rivista che si occupava di paranormale.
Quella sera non poteva mancare in studio e le domande erano numerose
"Padre Samuel, ci può raccontare la sua esperienza nel famoso caso della Casa nella Nebbia, caso che è stato portato con gran successo all'attenzione di molti grazie al romanzo scritto proprio dalla protagonista che ha vissuto il peso di una casa infestata?
È vero che lei ha salvato la vita di Samantha?"
Nello studio si percepiva una grande curiosità tra il pubblico presente. Molti di loro erano proprio lì perché sapevano che quella sera il programma ospitava l'uomo che era tra i protagonisti del romanzo che ancora scalava le classifiche letterarie del momento e così per chi stava seguendo il programma da casa.
Padre Samuel guardò l'uomo che gli aveva posto la domanda con fare sereno, ma in realtà, ricordare quei momenti, lo aveva messo in uno stato di angoscia.
Ne aveva viste dopo di cose, forse anche più spaventose all'apparenza, ma le cose accadute nell'ultima casa in fondo alla via gli avevano lasciato un segno profondo non solo alla mano destra che aveva alzato quasi in maniera inconscia per mostrarla.
Il segno della bruciatura per cercare di aprire la porta per fare uscire la piccola Sammy era come un promemoria per lui, qualcosa che non lo avrebbe mai abbandonato e che mai avrebbe dimenticato
Padre Samuel: "La cicatrice che vedete sulla mia mano destra è un ricordo che quella casa mi ha lasciato.
La maniglia era incandescente nonostante il fuoco non avesse ancora raggiunto la porta.."
Prese nuovamente una pausa perché le immagini iniziarono a scorrere nella sua mente.
Le urla di Sammy, la sua disperazione per quella porta che sembrava bloccata e il gatto Ruben... Era stato lui in verità a salvarli ma nessuno dei soccorritori vide un gatto nero nei dintorni quando furono soccorsi.
Eppure Ruben esisteva.
Samuel lo aveva sentito, aveva interagito con lui, li aveva protetti dalle ombre oscure della nebbia una volta che corsero via per oltrepassare quel cancello e quel terreno.
"Quel giorno non eravamo da soli..
Ci sono tante cose alla quale non riusciamo a dare una risposta, non sempre c'è.. ma posso dirvi con sicurezza che come esistono anime tormentate esistono anche anime bianche, fatte di luce pura, soldati di Dio che ci vengono mandati in aiuto nei momenti di bisogno.."
L'uomo annuì a quelle parole capendo subito a chi Samuel si stesse riferendo
"Lei si sta riferendo al gatto Ruben immagino... Samantha ne ha parlato come il guardiano di quel luogo, quindi è vero?"
Padre Samuel restò con lo sguardo fisso ma perso nel vuoto.
Il gatto Ruben per lui restò il più grande mistero che abbia mai incontrato nella sua vita.
Aveva protetto Sammy contro quello spirito con tutte le sue forze, capendo che solo lui era in grado, in qualche modo, di contenerlo come se fossero in qualche modo connessi.
Era certo che lo spirito di quella bambina provasse ancora dei sentimenti per il suo gatto, contrastanti, sicuramente, ma li provava...
Padre Samuel: "Samantha non poteva che usare termine più adeguato per descrivere il gatto Ruben. Se pur le sue dimensioni erano così piccole, la sua essenza era qualcosa di non misurabile a livello terreno.. Un guardiano, un custode, un angelo..
Lui di fatto ci ha protetti, salvati dalle fiamme di quella casa, e anche se nessuno lo aveva visto, sono certo che lui sia ancora lì per assicurarsi che nessuno si avvicini a quel terreno..."
L'intervistatore fece un ultima domanda a Padre Samuel
"Nel suo percorso che ha intrapreso per sconfiggere l'oscurità e di conseguenza occuparsi di ciò, ad oggi gli è capitato di imbattersi in una situazione come quella vissuta nella casa nella nebbia?"
Padre Samuel fece un sospiro per poi rispondere
"Ce ne sono state di situazioni complesse sulla quale ho lavorato..
Ma la casa nella nebbia penso abbia una peculiarità rispetto ad altri luoghi..
Essa non è sconfitta del tutto.."
L'uomo guardò Padre Samuel con fare confuso
"Cosa significa questo? Si spieghi meglio"
Padre Samuel guardò l'uomo con estrema serietà
"Significa che la casa e l'entità che la occupava ritornano, a distanza di tempo, ma ritornano"
La sua risposta suscitò curiosità nonché stupore, ma lui era convinto di ciò che aveva affermato.
Finito tutto,
Padre Samuel si ritirò nella piccola chiesa dove aveva iniziato il suo percorso.
Gli erano state offerte diverse proposte di chiese che lo avrebbero accolto a braccia aperte perché egli piaceva alle persone, riusciva a dare fiducia e speranza a chi si recava da lui angosciato e privo di fede, ma Padre Samuel era troppo legato a quel luogo per lasciarlo e poi, ultimamente, era perseguito da strani sogni.
Non era insolito per lui sognare cose che poi si sarebbero rivelate dei segni utili per il suo percorso, ma i sogni che faceva ultimamente riguardavano Sammy e la casa.
Anche quella notte sogno'.
Una coltre di nebbia sembrava avvolgerlo così come il freddo umido che sentiva nelle sue ossa.
Sibili rincirrevano il terreno bsgnato e i suoi piedi sembravano sprofondare in un fango scuro, una sagoma imponente prese via via più nitidezza.
Era la casa.
Semul sembrava volersi muovere ma qualcosa gli e lo impediva.
Dalla finestra centrale della casa un'ombra scura era ferma immobile.
In quel momento Samuel si sentì attraversare da una folata gelida di vento.
Cercò di muoversi ancora, senza riuscirci.
Vide poi arrivare Sammy adulta, attraversava il cancello arrugginito e passò davanti a lui senza però degnarlo di uno sguardo.
Quando capi' che la ragazza stava per entrare, Samuel iniziò a chiamarla a gran voce, ma lei non lo sentiva, Sammy era come in uno stato catatonico, come se qualcun'altro la stesse guidando, un automa senza volontà.
Samuel continuò ad urlare per cercare di farla riprendere ma ella scomparve tra la nebbia.
Un sussurro inquietante lo impregnò dalle profondità della sua anima
"NON LA SALVERETE QUESTA VOLTA!"
L'uomo si girò di scatto vedendo che dietro di lui c'era la bambina spettrale che lo fissava con un ghigno divertito.
Cercò di scappare ma si rese conto che era sempre stata lei che lo teneva bloccato.
Il suo tocco gelido gli stava facendo perdere sensibilità alle gambe e pian piano quella tremenda sensazione si stava espandendo verso tutto il corpo sentendosi mancare l'aria ma all'improvviso un'altra voce lo sorprese
"SVEGLIATI SAMUEL! SVEGLIATI!"
L'uomo si girò verso quella voce che gli parve da subito familiare.
Si trovò davanti il gatto nero Ruben e come i suoi occhi si incrociarono con quelli del gatto, la terribile sensazione che stava provando svanì, la nebbia si era dissolta e poi si svegliò nel suo letto, nel tepore di una piccola stanzetta illuminata dalla luce della luna piena che faceva capolino dalle tende bianche della sua finestra.
Comtinua
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