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Dopo pochi minuti scendemmo per la cena. «oggi c'è mio padre a cena. È un uomo molto importante» disse mentre scendevamo le scale.
La tavola era apparecchiata accuratamente e non c'era nessuno.
Bussarono alla porta e Nicholas aprì. Davanti a noi si mostrò un uomo sui trenta anni e dietro di lui altri ragazzi più o meno dell'età di Nicholas. «loro sono mio padre e i miei fratelli. Siamo sei» disse presentandomeli uno ad uno.
Ci sedemmo attorno alla tavola. A me arrivò un piatto di carne, agli altri solo un calice con del liquido rosso dentro. «cosa c'è li dentro?» dissi a Nicholas indicando il calice. «vino» rispose lui. «ma non mangiate?» chiesi. «no» rispose ancora.
In un silenzio imbarazzante finii di mangiare. «vado a letto. Buonanotte a tutti» dissi. «buonanotte» dissero in coro.
Salii su per le scale, arrivando al piano di sopra in poco tempo. Entrai nella mia stanza e mi misi il pigiama, per poi mettermi nel letto. Mi addormentai dopo un po'.
Aprii gli occhi solo qualche ora più tardi, svegliata da voci che venivano dalla cucina. Mi alzai dal letto e andai a controllare. Scesi le scale piano piano. Nella cucina vidi tre ragazzi, tra cui uno conosciuto. Era Nicholas. Stavano parlando di qualcosa. Mi avvicinai alla parete e rimasi nascosta.
A un certo punto un po' di venticello mi spostò un po' i capelli.
Vidi i ragazzi guardare al cielo. «c'è qualcuno con noi» disse uno dei due sconosciuti.
In un milli secondo me lo trovai davanti. «guarda guarda chi ci è venuta a trovare. Un bocconcino» disse sorridendo maliziosamente. Mi si avvicinò pericolosamente. Neanche il tempo di dire qualcosa, che mi morse il collo.

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