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Era Jace, il mio ragazzo. I suoi occhi erano neri. Si alzò e con uno scatto si avvicinò a me. «Emma. Aiutami» disse con voce demoniaca, per poi baciarmi in bocca. Lo staccai e lo guardai per qualche minuto. «Jace, torna in te» dissi. «non ascoltarla Jace» disse una voce che proveniva da dietro di noi. Ci girammo e sulla soglia c'era la persona che aveva posseduto i miei amici. «fa quello che ti dico» disse la persona alzando la mano verso Jace, che si toccò la testa con le mani e urlò. Un urlo straziante e pieno di dolore. «non opporre resistenza» disse stringendo la mano in un pugno. Jace tolse le mani dalla testa e si alzò, per poi aprire gli occhi. «uccidi la tua ragazza» disse la persona che lo controllava. Jace annuì e mi attaccò. «non puoi uccidermi Jace. Sai che sono un vampiro» dissi. Lo presi per il colletto della maglia e lo avvicinai al muro, lo tenni fermo. «ti amo Jace» dissi. Lo baciai. Lui si contorse e cercò di staccarmi. Dal petto di Jace uscì un'ombra nera. Mi staccai e in quel momento uccisi l'ombra. Jace era per terra inerme. La persona che poco prina era sulla soglia della porta era dietro di me, mentre due ombre tenevano fermo Luis.
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