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«non c'è un modo» disse, guardando verso il basso. «neanche uno?» chiesi. «devo chiedere al capo della mia tribù» rispose alzando gli occhi su di me. «chi è il capo della tribù?» chiesi. «mio padre» rispose. «chiediglielo» dissi, con una luce di speranza negli occhi. «ok» disse. «tu vieni?» chiese. «sì» risposi, alzandomi da dove stavo seduta. Luis uscì dalla tenda ed io lo seguii. «dov'è tuo padre?» è nella casa più grande e isolata di tutte» disse camminando verso la foresta. Lo seguii. In pochi minuti si intravide una casa che forse era quella del padre di Luis. «stai vicino a me» mi disse Luis, avvicinandosi a me e dandomi la mano.
Arrivammo davanti alla casa e ci avvicinammo alla porta, suonando poi al campanello. Ci aprì un uomo sulla trentina. «ciao Luis, figlio mio» disse guardando il figlio. «entrare» disse ancora. Luis entrò in casa, seguito da me. «papa, ti ricordi ancora le vecchie leggende della nostra tribù?» chiese Luis. «sì» rispose. «cen'è una sulle possessioni demoniache?» chiese ancora Luis. «sì» rispose il padre di Luis. «la potresti raccontare?» chiese Luis. «sì. Al falò di stasera. Porta anche la ragazza accanto a te» disse il padre di Luis. «ok papà» disse Luis.
Quando si fece sera, ci radunammo tutti attorno al fuoco. Era arrivato il momento di sentire le leggende di questa tribù.
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