Era ormai giorno. Ero sotto le coperte. Avevo gli occhi chiusi. Ero nella mia stanza. La mia compagna di stanza non c'era. Andai a prendere l'intimo e dei vestiti e mi feci una doccia.
Scesi di sotto di buon ora. La signora che lavorava alla mensa mi diede il buongiorno. «buongiorno anche a lei» dissi. «sa che hanno adottato la sua compagna di stanza?» chiese lei. «no» risposi dispiaciuta. «fra un po' arriverà una famiglia che vuole adottarla» disse poi con un sorriso gentile. Ricambiai il sorriso e mi andai a sedere al tavolo. La signora della mensa mi portò subito del cibo, se così si può chiamare. Finii di mangiare e mi chiamarono alla reception per presentarmi la mia nuova famiglia. Appena arrivai mi trovai davanti una signora sui trenta anni che aveva accanto un ragazzo sui venti anni, molto bello. «ciao, devi essere la ragazza che devo adottare» disse lei con un sorriso affettuoso. «salve« dissi ricambiando il sorriso. «lui è mio figlio» disse lei. «sembrate fratello e sorella signora» dissi. «grazie, ma sono molto vecchia» disse lei.
La signora andò a firmare alcune carte e intanto io parlai con il figlio. come ti chiami?» chiesi. «Nicholas» disse lui timidamente. È un ragazzo piuttosto pallido.
La madre di Nicholas ci chiamò e andammo via, lasciando quella casa famiglia per sempre, finalmente.