«vogliamo trasformarlo in un vampiro?» chiese Nicholas. «no. Non lo sopporterei» disse Jace piangendo. «quale alternativa abbiamo?» chiese Nicholas. «la runa curativa» disse Jace continuando a piangere. «hai due scelte Jace. Renderlo un vampiro o disegnargli la runa curativa» disse Nicholas. «non lo so» disse Jace. «se diventasse un vampiro non potrebbe essere più posseduto. Invece se gli disegnassi la runa curativa sì» disse Jace. «ho deciso» aggiunse dopo pochi minuti. «cosa facciamo?» chiesi. «per me sarà difficile, ma dobbiamo renderlo un vampiro» disse Jace. Nicholas annuì e si avvicinò al corpo di Alec, ormai senza vita. Gli diede il suo sangue. «ora ha in corpo il mio sangue» disse Nicholas. Prese una cosa appuntita e la conficcò nel cuore di Alec. Jace gridò. «ho dovuto. Così il sangue lo trasformerà in vampiro» disse Nicholas. Jace si calmò e fece un respiro profondo. «Jace, andiamo di sotto» dissi io. «sì Emma» disse lui piangendo. Uscimmo dalla mia stanza e andammo di sotto. «so che ti manca Alec» dissi triste. «è il mio parabatai» disse Jace. «che significa?» chiesi curiosa. «che è il mio migliore amico ed è come un fratello per me.
Dopo pochi minuti risalimmo e andammo verso la stanza. Entrammo e Alec non era più sul letto. Era sparito. Nicholas era dietro la porta. Jace vide Alec dentro il mio armadio. Alec uscì da lì dentro. Ora era diverso.