Zecca di Stato, interno

Carapace fa mettere gli ostaggi in fila, sulla scalinata che porta al tetto, "Voglio chiarire che questo non è un ordine, velo chiedo come favore personale, non come rapinatore. Mettete la maschera e alzate il cappuccio, e uscite tutti sul tetto senza fare stupidaggini, solo per 10 minuti" annuncia, "uscite, prendete un po' d'aria, e rientrate" conclude.
"Create un diversivo, per la polizia?" Azzarda Arthuro, l'espressione di Carapace cambia, "lo abbiamo già fatto da un pezzo, quindi piantala e non far innervosire gli altri" sussurra irritato, poi, passa avanti a distribuire le maschere.
"Un esca, ecco cosa siamo, solo delle esce" Carapace si inferosice e si mette davanti a lui, "se usciamo è solo per un atto di umanità" spiega arrabbiato, "perché uno dei nostri compagni ha bisogno d'aria, e non telo ripeterò un'altra volta" ringhia all'uomo, "ma in che cazzo di mondo viviamo? Nessuno è disposto a fare niente per niente, un nostro compagno ha avuto un attacco d'ansia e voi sapete pensare solo che siate delle esche. Non c'è nessun pericolo, non c'è nessun pericolo, perché io sarò lì con voi" urla, "perché ha avuto una attacco d'ansia?" Sussurra Arthuro, "gli spari, è stato per gli spari vero? Per quei maledetti spari, chi avete ammazzato, chi avete ammazzato?!" Lui non ci vede più, prende una pistola, "apri la bocca" ordina, lui scuote la testa, "apri quella bocca del cazzo Arthuro" il suo tono è sempre più minaccioso, "apri la bocca" lui obbedisce e Carapace mette la pistola all'interno, "ora alza la mano sinistra se intendi continuare a rompermi i coglioni" "se pensi di tenere la bocca chiusa, allora alza la mano destra" sibila, lui alza la mano destra, "bene" sussurra levando l'arma dalla sua bocca, spunta QeenB.
"Carapace, vieni un secondo" gli dice mettendogli una mano sulla spalla, "vieni qui!" Ripete, "smettila di fare lo stronzo chiaro?".

Tenda della Polizia, Zecca di Stato, esterno

"Non era un'ostaggio" sentenzia Raquel ferma, "perché pensa questo?" Chiede Hanchel, "perché apparte i discepoli di Grandi nessuno lascerebbe che un ostaggio arrivi al portone senza sparargli" spiega guardando il filmato, "uno di loro voleva arrendersi" il suo tono è sicuro.

Zecca di Stato, tetto

Carapace apre la porta del tetto, con gli ostaggi vestiti identici a lui, con Qeenb alle spalle.
"Ci siamo Qeen, respira" "non serve che lo fai per me..." Dice in un sussurro, "ricordo quando mamma sene andò, faticavi a respirare, per questo uscivi sul balcone tutte le notti, quindi adesso tene freghi di tutti e tutto e vai fuori, respira quanto vuoi, e quando ti senti meglio rientriamo" lei annuisce debolmente.
"Mettete tutti le maschere!" Squilla il ragazzo, gli ostaggi obbediscono.
"Arthurito qui vicino a me" ordina, l'uomo fa quello che gli venne ordinato, d'altronde, ha alzato la mano destra.

Escono tutti sul tetto.

Ovviamente la polizia è pronta a sparare, ma niente è lasciato al caso, non possono distinguere gli ostaggi dai rapinatori.

Intanto perplesso, il Professore chiama Viperion.
"Si?"
"Che succede? Che ci fanno sul tetto?" Il suo tono è nervoso.
"QeenB è uscita a respirare aria fresca affiancata dagli ostaggi con armi finte, come ben sai, non avrei mai ammesso questa follia, ma in questo momento i miei compagni mi stanno convincendo che sia una buona idea" ma il Professore non sa che mentre Viperion dice queste parole, ha puntanti su di lui innumerevoli fucili.
"Sai che non mi piacciono le improvvisazioni" ribatte il Professore.
"Tienimi informato di tutto" butta giù.

"Se non sapete pensare a mente fredda potete scordarvi i milioni e il giardino pieno di bambini, perché state per rovinare tutto" dice irritato Viperion, "C'è soltanto una cosa da fare, essere professionali".
Rena Rouge tira fuori una banconota da 50 e la mostra a Viperion, "Questa non ti sembra professionale?" Ribatte indicando l'oggetto che tiene in mano, "eh?" "Oh è bella" "No, non è bella, ma è una banconota migliore di quelle che trovi in banca, e non si può nemmeno rintracciare, è un'opera d'arte, e vuoi sapere perché?" "Illuminami Rena Rouge" "perché è fatta come si deve, io si che sono professionale, ma che succede se tua sorella ha un attacco di panico durante il lavoro?" "Prima di essere un fratello? Prima di essere un un umano? Eh Viperion?" Lo sfotte, "per una merda come te direi di sì" Continua, poi, appallottola la banconota, "ma io, non lo so" conclude lanciandogliela, lui tace.

Intanto, Zecca di Stato, tetto
"Non hai ucciso quella ragazza vero?" Chiede Queenb al fratello, lui scuote la testa, "no, non l'ho uccisa" "dimmi la verità!" "No!" Ripete, "Viperion le ha trovato un telefono, mi ha ordinato di ucciderla mai io, avrei dovuto spararle non avevo scelta" "stai parlando di Monicá?" Si intromette Arthuro.
E che palle questo però eh.
Loro si voltano verso di lui, "Stai parlando di Monicá? Che le avete fatto? Che cazzo le avete fatto?" Alza la voce, "stai indietro" gli ordina Carapace.

Tenda della Polizia, Zecca di Stato, esterno
"Questa non è una telefonata di cortesia Professore" comincia Rauqel.
"Se vuole che sia sincera, e non le nascondo informazioni faccia lo stesso con me" continua, il suo tono non è più calmo come nelle altre telefonate, questa volta sembra irritata, se non addirittura arrabbiata.
"Tutti hanno diritto a sgranchirsi le gambe ispettore"
Lei butta giù.

Zecca di Stato, tetto
"Che cosa le avete fatto?!" Il tono di Arthuro è sempre più alto, si avvicina a Carapace, e un'idea gli balena nella mente.
Si mettono a litigare, "mettiti in ginocchio" sussurra Qeenb al fratello, "cosa?" "I tiratori scelti, devono pensare che siamo ostaggi! Mettiti in ginocchio con le mani dietro la testa, fidati di me" lui la imita, mentre Arthuro punta loro una pistola, finta ovviamente, con le maschere addosso, sembra che Arthuro sia il rapinatore.
C'è un momento di tensione, Rauqel esita, e poi, da l'ordine di sparare.
Il proiettile ferisce Arthuro, che si accascia a terra.
Solo a quel punto decidono di levargli la maschera, "Quello era il direttore della Zecca cazzo! Arthuro Roman! Abbiamo sparato ad un ostaggio!".