Capitolo 8
Zecca di Stato
Arthuro si frega le mani nervosamente, quando vede Chatnoir camminare fra gli ostaggi, lo ferma, "scusami, scusami i colpi che abbiamo sentito, qualcuno è ferito?" Chiede spaventato, lui gli mette le mani sulle spalle, "tranquillo, non c'è nessun ferito, abbiamo sparato per una difesa da parte della polizia" annuncia rivolto a tutti gli ostaggi, annuiscono in silenzio, e lui esce dall'atrio.
Casa di Raquel
La donna entra in casa spaventata, "Raquel, mi dispiace tanto" dice la madre mortificata, ma Raquel si limita ad abbracciarla, sa che soffre di Alzheimer, per questo aveva messo quei post It.
Sente la voce dell'ex marito e quella della figlia, si dirige in cucina, dove la bambina le viene in contro, ha un orso enorme fra le braccia, e un sorriso smagliante sul viso, "mamma siamo andati al parco a tema, è stato molto divertente" spiega entusiasta, Rauqel le accarezza una guancia amorevolmente, "ma certo tesoro" "mamma, la aiuti a portare l'orsacchiotto in camera sua?" Chiede la donna, lei annuisce e Paula saluta il padre con un abbraccio, sotto lo sguardo severo di Raquel.
"Hai violato un ordine restrittivo, voltati con la faccia verso il muro" "Raquel..., Sono suo padre, non puoi tenermi lontano da lei!" "Hai violato l'ordine restrittivo, voltati con la faccia al muro" "hai già rovinato la mia vita non dirmi che-" ma Raquel non lo fa finire di parlare, inferocita tira fuori le manette, "sul serio? Mi punti contro una pistola?" L'uomo esce di casa.
Il telefono le squilla.
"Rauqel, sono Salvador, credo che per errore al bar lei abbia preso il mio telefono" dice il Professore.
Zecca di Stato, interno
"Qeen, Queen" la ragazza apre a stento gli occhi, e si ritrova davanti la faccia preoccupata del fratello, e quella di Rena Rouge, "come ti senti?" Le chiede lui, "ho freddo," dice con in un fil di voce, "hai freddo, prendi una coperta, e qualcosa di dolce" dice Carapace a Rena, lei annuisce, "Andiamo,forza" "Non capisco cosa sia successo, forse ho scavato troppo, o forse ho mangiato troppi di quei sandwich di merda" lui le rivolge un sorriso storto, "adesso riposati Qeen, riposa" le dice dolcemente, Viperion è ancora alla porta, quando Rena arriva con una coperta, gliela mette sopra, coprendo tutto il corpo.
Poi, la posizionano delicatamente su un divanetto, mentre Viperion comunica il cambio turni.
Intanto
Madrid, Spagna, Bar
Il Professore e Rauqel sono seduti ad un tavolo, nello stesso bar in cui si sono incontrati la prima volta, o meglio, la terza, ma questo lei non può saperlo ovviamente.
"Ecco il telefono, mi scusi tanto" il Professore agita la mano con noncuranza, "Mi dispiace, sa ho molte cose per la testa" continua la donna, "Lo capisco perfettamente, so che non sono affari miei ma...ha problemi con sua figlia per caso?" Raquel tace un momento, "Va tutto bene grazie" risponde poi, "perfetto" c'è un momento di silenzio, "a dire il vero, non va bene niente, tutto, tutto quanto va male, un fiasco, una merda, un vero fallimento" ride in modo sarcastico, il Professore è confuso, "mi dispiace.." "Sa, sarà che mio marito, il mio ex marito, aveva preso mia figlia ma contro di lui c'è un'ordine restrittivo per maltrattamenti" il Professore si limita a fissarla.
Intanto
Zecca di Stato, interno
Queenb di sveglia, e si rimette in piedi, mentre gli ostaggi sono radunati nell'atrio.
Passo fra loro, per buttare i loro avanzi, per servire bevande, mi fermo un attimo a guardare Alyson, poi, passo avanti innervosita.
Qeenb scende le scale di corsa, ci raggiunge, "QeenB, QeenB! Dove vai? Che vuoi fare?" Urla Minotauro, ma lei non ascolta, si dirige verso il portone.
"Ma che sta succedendo Ladybug?" Mi chiede Carapace, io scrollo le spalle, "non ne ho idea" poi, fa una cosa inaspettata, si avvicina al bottone che aziona le porte, mentre Minotauro le punta il fucile, ci giriamo verso di lei terrorizzati, mentre le porte di aprono.
Mentre io dico agli ostaggi di stare a terra, gli altri si affrettano a mettere le maschere, raggiungendo QeenB, che sembra come ipnotizzata.
Ma prima che lei esca, e che riveli il suo volto, il fratello la butta a terra, coprendole la faccia, "ma che fai?" "Voglio uscire da qui!" Urla febbrile, intanto la Polizia guarda la scena attonita, come anche noi del resto.
Mi fiondo a chiudere le porte, mentre Carapace rivela alla sorella che non ha ucciso quella donna, che non ne ha avuto il coraggio,che è solo ferita, e portata in una camera blindata.
La ragazza si calma, la abbiamo scampata per un pelo.
Intanto, Madrid, Spagna, Bar
Il Professore e Rauqel sono ancora uno di fronte all'altro, l'uomo rompe il silenzio, "mi dispiace davvero molto per la vostra situazione" "se posso fare qualcosa per aiutarla, facilitarla o, un telefono sempre disponibile, una guardia, del corpo, mi scusi, non dovrei fare battute in questo momento" lei scuote la testa, "non fa niente" "le chiedo scusa davvero, io proprio non capisco, non è il tipo di donna che ti viene in mente quando si pensa a..." "A cosa? Ad una donna maltrattata?" Il Professore rimane in silenzio, "perché porto con me una pistola? Vede, la realtà è che non inizia mai con uno schiaffone, se così fosse, nessuna donna starebbe con un uomo violento, al contrario, ci si, innamora di un uomo affascinante, intelligente, che ti fa sentire al centro dell'universo, e quando ti chiede di cambiare la tua foto profilo di wathsapp con quella di tua figlia pensi, che sia tenero. E quando ti dice che non devi indossare una gonna corta al lavoro pensi, sono una donna che lavora in un mondo di uomini, e in realtà lui mi sta proteggendo, e poi un giorno, ti urla addosso" "non deve raccontarmelo per forza" "invece si" "ho bisogno di farlo, vede è come, come scendere le scale un passo alla volta, come, come in certi film dell'orrore quando qualcuno scende in cantina, e tutti pensano, non devi farlo, non devi farlo, non scendere! E invece lo fai, e così mi ha picchiato la prima volta, e poi la seconda, e la terza, e alla fine abbiamo divorziato" "non lo ha denunciato?" "No, era un poliziotto, ed era il più popolare del commissariato, ed io, non volevo vederlo più. Probabilmente, mi imbarazzava andare dal mio capo e raccontargli un anno e mezzo di umiliazioni, e di percosse. Ho una, 9mm infilata nella fondina ma, la verità è che non so come cazzo prendermi cura di me stessa" "non dica così" "però, il vero dramma si è presentato qualche mese più tardi, è arrivata mia sorella e si è innamorata di lui, hanno cominciato ad uscire, e a viaggiare, e allora l'ho denunciato, in ritardo, e senza prove, non volevo che mia sorella vivesse quello che avevo vissuto io, e così alla fine tutti hanno pensato che fossi una pazza gelosa patologica, con accuse false, 'guarda, l'ispettore non l'ha denunciato finché non è andato a letto con la sorella'" "si ma Raquel, la polizia o la magistratura devono crederle, non può essere diversamente" "Rauqel, lei si sente impotente, ma ci sarà qualcuno che può darle una mano" "ah sì? E chi? Chi può aiutarmi?" "Io" il Professore si rende conto di quello che appena detto, "mi scusi, non so in che modo potrei aiutarla per" lei gli prende la mano, "grazie" gli sussurra.
Hanchel entra nel bar, "Rauqel" "Hanchel" "C'è stato movimento dall'edificio, si è aperto il portone e c'è stata una colluttazione, forse con un ostaggio" "andiamo" risponde ferma, il Professore le fa cenno di andare, e i due escono dalla porta in fretta e furia.
Quando vede che sono lontani, si allontana alla stessa velocità, deve capire cosa sta succedendo.
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