Capitolo 20
Zecca di Stato
"Tigre non parlerà più" sputa Minotauro ad Arthuro, "mi dispiace, è una disgrazia" "tu sapevi di fuga" lo occusa, "no" mente, "Carapace detto a me!" Esclama alzandosi, "tu sapevi di fuga" "in realtà io non lo sapevo, ho intuito qualcosa e, l'ho detto a Carapace per aiutarvi" Minotauro afferra un tubo di piombo, "lo hanno ucciso con questo, alle spalle" Arthuro deglutisce a vuoto, "Tigre amica, io e Tigre, guerra insieme, pace insieme, rapine insieme, carcere insieme, Tigre amica, tu capito Arthuro?" Lui tace, "in ginocchio" lui esita, ma poi obbedisce, "tu credevi che non avremo provato a fuggire? Che non ci saremo difesi? Che saremo rimasti fermi a guardare mentre ci uccidavate? Mentre ci torturavate mentre ci violentavate, lo farei altre mille volte, quindi se devi farlo colpisci forte, perché se dovessi restare vivo, poi sarò io ad ammazzarti,sono venuto al lavoro, come tutti i giorni, senza fare del male a nessuno, solo per compiere il mio dovere, che cosa credi? Che i buoni siate voi? Finisci in fretta per favore"
Ma neanche Minotauro era un assassino, e non uccise Arthuro quel giorno.
Intanto il Professore, trovò il modo di cancellare il messaggio, senza assassinare nessuno.
E proprio in quel momento, Raquel rientrò in casa, sorprendendosi della presenza del Professore.
E ancora una volta, il Professore la scampò.
Proprio in quel momento, Raquel ebbe un idea.
"Suares, mettimi in vivavoce"
"Cercate tutte le proprietà con annessa una riserva di caccia, e che siano nel raggio di 300 km dalla farmacia di Palo Meche" ordina, "se hanno comprato le medicine li, vuole dire che erano molto vicini!"
E piano piano, lei capì dove trovare il posto in cui progettano il piano in quei 5 mesi, e il Professore, udì tutto.
Intanto, Zecca di Stato
"È venuto il momento di prendere una decisione" annuncio agli ostaggi, "bisogna scegliere, se diventare complici e uscire con un milione di euro, o rimanere integri, e uscire da qui" "la libertà, o il milione" concludo.
Gli ostaggi si dividono, solo che non sapevano che non sarebbero mai stati liberi, li avremo rinchiusi di sotto.
Ordini del Professore.
Ciò che aveva ottenuto il Professore era di dividere gli ostaggi, in quelli che sarebbero diventati nostri complici, e quelli che avrebbero potuto complicare le cose.
O così credevamo.
Raquel trovò il nostro nascondiglio.
O quasi.
E fu proprio il Professore, ad accompagnare Raquel in macchina.
Il colmo vero?
In quel posto, c'erano innumerevoli prove, disegni, progetti, effetti personali, tutto quello che la polizia poteva desiderare.
Ma, come ho detto, il Professore era intelligente, molto, intelligente.
L'ispettore cominciò a produrre adrenalina e cortisolo, la pressione arteriosa e il battuto aumentarono, come una leonessa pronta a cacciare una gazzella, era eccitata, e sentiva il respiro della sua preda molto vicino.
Raquel non smetteva di farsi domande, quelle prove erano veramente una pista da seguire? O avrebbero portato ad un'altro vicolo cieco?
"Tutto questo non ha alcun senso" riflette,
E Rauqel aveva ragione, perché il Professore aveva pianificato di portare la polizia fino a Toledo, dove le aveva lasciato una fantastica scena del crimine, degna di un Oscar, e piena di DNA che non apparteneva a nessuno della rapina, però non era nei piani del Professore tornare a piazzare impronte di persone che la polizia aveva già identificato, Viperion, Chatnoir, e io.
E già che c'era pensó di distrarla con delle acciughe, e i registri della farmacia.
Voleva portare la Muriglio in un vicolo cieco, che le avrebbe fatto perdere almeno 3 giorni.
3 giorni molto produttivi per noi, perché stampavano 8 milioni di euro ogni ora, per di più con il prezioso aiuto degli ostaggi.
Trasformati in complici, e con l'illusione di ricevere un giorno per posta, 1 milione di euro.
Ma qualcosa non tornava, perché su quelle pareti non c'era niente che non sapessero già, e il Professore aveva calcolato che lo avrebbero capito in 3 giorni, ma l'ispettore ci mise 50 minuti.
Il Professore avrebbe voluto tornarsene a casa da solo, ma l'ispettore decise di portarlo con un macchina della polizia.
Un'altro colmo, non trovate?
80 di rapina
Intanto, Zecca di Stato
"Mancano pochi minuti alle sei" annuncia Viperion mentre aspettiamo tutti con ansia la chiamata del Professore, proviamo a chiamare, ma il telefono squilla a vuoto, ancora, sarà la 10 volta che lo chiamiamo, e dopo 18 ore, nessuna notizia del Professore, cominciamo a preoccuparci, sul serio.
Flashback, Toledo
"Faremo una chiamata di controllo ogni 6 ore" spiega il Professore, "che succede se non ci chiami?" Chiedo, "o se non rispondi al telefono" aggiunge Rena, "beh, se per qualche motivo si verificasse un imprevisto, dovrete aspettare la chiamata successiva, fino a completare un ciclo di 4 chiamate,24 ore" "e se in 24 ore perdiamo ogni contatto con te?" Domanda Rena, "allora, quasi sicuramente, mi avranno arrestato e mi staranno interrogando".
Adesso.
"E non abbiamo notizie della polizia" aggiunge QeenB, sospiro frustata, "sta succedendo qualcosa all'esterno, che facciamo?" Chiede la ragazza, intanto Viperion sorseggia un caffè, come se niente fosse, "beh, manca ancora, una chiamata per completare il ciclo, quella di mezzanotte" risponde con noncuranza, "quale ciclo?" Domanda Carapace, "il ciclo della trappola del cavolo " aggiunge, "Carapace tranquillo, il Professore sta risolvendo un imprevisto, non c'è nulla di cui preoccuparsi, ancora" lo fulmino con lo sguardo, "per il momento continuiamo a sorvegliare gli ostaggi e a stampare denaro con tutta calma, io vado a riposarmi" "stai scherzando?!" Esclamo alle sue spalle, "con tutte le grane che abbiamo tu vai a risposare?" "Oh Ladybug, per favore!" "Cavolo, il piano è andato in fumo! E anche tu!" Ringhio, "io mene vado", "se il Professore non chiama, metteremo in atto il piano Chernobyl" lo guardiamo perplessi, "il Professore non cene ha mai parlato, che cos'è il piano Chernobyl?" Chiede QeenB, "se va tutto bene, non lo saprete mai, perciò per favore, cerchiamo di avere un po' di pazienza, d'accordo?" Lascia la stanza.
Mi chiudo in bagno, avvolgendo le braccia intorno alle ginocchia, ma possibile che sia io l'unica ad essere preoccupata?
All'improvviso, entra Chatnoir.
Si apre la tuta, lo guardo perplessa, "che cosa sono?" Chiedo indicando delle banconote attaccate alla sua maglietta, 460 mila euro" risponde semplicemente, "si, nella caso ci catturino, per avere qualcosa dopo che usciremo di galera" lo nasconde dietro una mattonella.
Gli metto una mano sulla guancia, "ascolta-" "eh no, non ricominciare con quella storia che vuoi lasciarmi, cavolo, aspetta che andiamo in carcere e poi mi lasci con una lettera" "ascoltami!" Ripeto, "le cose si stanno mettendo molto male, e io non so stare calma, e scateneró una sparatoria" "Lo so" "tu sei diverso, devo chiederti un favore, quando inizierà la festa, tu dovrai consegnarti, sventola una bandiera bianca e consegnati, questo ti servirà da attenuante quando si complicheranno le cose" "quando si complicheranno le cose, io starò con te, quando inizierà la festa, io starò con te, a qualunque costo, e ti dico un'altra cosa, io tiro fuori la bandiera bianca solo quando vince il Real Madrid" "va bene".
"Facciamo festa?" "Facciamola".
Prendiamo i nostri fucili, e li puntiamo agli ostaggi, QeenB ci segue e mi prende per un braccio, ",Hey Hey, mi spiegate che succede?!" Esclama, "succede che è molto strano, e che non chiama nessuno,e che se ci crivelleranno di colpi e finiremo all'inferno allora almeno lo saremo dalla TV, no?" Sputo acida, esco a passo svelto.
La verità è che non sapevo neanche io cosa stavo facendo.
Intanto, Raquel si interroga su quanto possono essere utili, le prove trovate a Toledo, ma ad un certo punto, il suo ex marito fa una strana affermazione, "Hachel era andato più lontano con quelle impronte" lei lo fissa perplessa, "quali impronte?" "Non telo ha detto? È entrato in possesso di un cucchiaino, le impronte corrispondono a quelle trovate sulle porte, ha trovato uno della banda, o ci è andato molto vicino, se c'è qualcosa di utile so dov'è, seguimi" lei obbedisce, anche se un po' confusa.
Arrivano al camino, dove probabilmente il Professore aveva bruciato qualcosa, e con un po', un po' tanta, fortuna, avrebbero trovato qualcosa.
Zecca di Stato
Entro nell'ufficio di Viperion in tutta fretta, spalanco la porta senza neanche bussare, "Viperion, è successa una cosa, grave" annuncio con il fiatone.
Ci piazziamo tutti davanti alla TV.
"In questa tenuta di Toledo di sono spostati più di 50 individui, fra cui la polizia e la scentifica, che continuano a lavorare, per scoprire se potrebbe essere il luogo in cui i rapinatori avrebbero architettato il loro piano"
"Hanno arrestato il Professore" "cazzo, lo stanno interrogando davanti alla tenuta" il segnale si interrompe, "non vogliono che lo scopriamo, e se non vogliono che lo scopriamo è perché vogliono entrare" sbotto, "possiamo restare a braccia conserte 6 ore o mettere in atto quel cazzo di piano Chernobyl" sibilo davanti a Viperion, "il piano Chernobyl è per situazioni disperate, e non so se che questa è la situazione più disperata che possiamo sopportare" risponde con la sua solita calma, che a me sinceramente da sui nervi, "lo è? Vi avviso che è un piano dove perdereste tutto il bottino" alza la voce, silenzio.
"Io personalmente non ho voglia di rinunciare, e tu?" Mi chiede sarcastico, "vuoi rinunciare a quello che hai ottenuto lavorando duramente Ladybug?" Sto in silenzio, "ragazzi, hanno il Professore, non ci sarà nessun tunnel, perché ci saranno le unità speciali del cazzo ad aspettarci, siamo in trappola!" "Entro 5 ore il Professore chiamerà, io continuo a fidarmi di lui, non sono un fan della demograzia ma ho una gran voglia di votare, chi continua a credere nel Professore?" Lui alza la mano, incrocio le braccia davanti al petto, il verdetto finale spetta a Rena, sospira, alla fine, vince Viperion.
Lo guardo inviperita.
Ma, io non sono una che molla.
Proprio per niente.
Il telefono del Professore squilla a vuoto, di nuovo.
Intanto, con suo grande dolore, Minotauro prende una drastica decisione.
E mentre io e Chat caricavamo le pistole, Tigre Viola stava morendo soffocata, sotto lo sguardo triste di Minotauro.
Non giudicatelo, Minotauro ha fatto quello che doveva, quello che fanno i soldati in guerra, quello che facciamo con gli animali quando non vogliamo che soffrano, senza odio, solo un gesto, di pura umanità.
Intanto, Viperion si arrende a 3 dei nostri fucili, puntati alla testa.
Anche io ho fatto quello che dovevo fare, non per odio, come un atto di umanità.
In fondo, cosa c'è di più umano che cercare di sopravvivere?
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