Capitolo 12

Sabato, 18:31
Zecca di Stato, interno

33 ore di rapina

I medici e Hanchel entrano finalmente nella Zecca, mentre intanto Alyson e Chatnoir sono in un ufficio.

"Che c'è?" Chiede perplesso Chatnoir, "A volte in TV si vede gente come te" risponde la ragazza, "che cosa intendi?" "Rapinatori, però, tu non ne hai proprio l'aria, si vede che non fa per te" continua, "perché?" "Da come imbracci il fucile" risponde lei semplicemente, lui guarda la sua arma per un momento, "pensavo che fossi la figlia dell'ambasciatore, non di un tiratore" "vedi, mio padre ha sempre voluto avere un maschio, e da quando ho 5 anni, mi porta nel camp a sparare con il fucile" "a sparare con il fucile?, Al tiro a segno nelle fiere?" Scherza lui, Alyson ridacchia, "hai cinghiali, ai cervi rossi, alle antilopi, ma in realtà a mio padre piacerebbe cacciare gli ecologisti" c'è un momento di silenzio, "comunque a me le armi non piacciono" dice lei, "una volta, a Nordwhic, un amico di mio padre è partito un colpo per sbaglio, e io ho visto tutto, lo sparo sulla schiena, la gente che urlava, è come quando, assisti ad un incidente stradale e ti rimane impressa, la macchia di sangue" "d'accordo" Chatnoir posa il fucile, "l'ho scaricato va bene? Non avere paura".

Intanto
L'operazione di Arthuro inizia, sembra non essere grave.

Carapace non aveva tempo per le diagnosi, Monicá si stava dissanguando, e se non avesse rubato in tempo il bisturi, averle risparmiato la vita non sarebbe servito a niente.

"Che anestesia gli farete?" Chiede Viperion, "da come è messo, l'anestesia totale" risponde il chirurgo, "no" ribatte fermo,"meglio chi gli faccia quella locale" così il mio amico Arthuro e io possiamo chiaccherare, durante l'intervento, è Arthurito?" Spiega beffardo Viperion, il medico fa come ordinato.

Mentre Alyson approfitta di un momento di distrazione da parte di Chatnoir per prendere il suo fucile, l'intervento inizia ufficialmente.
Ore 18:36
"E questo orologio a cosa serve?" Chiede Carapace, "a controllare la durata dell'anestesia locale" spiega Hanchel, "25 minuti, se ci fosse qualche imprevisto durante l'intervento dovremo iniettare un'altra dose" Carapace annuisce, mentre la polizia collega il loro orologio, con quello all'Interno della Zecca, e Suares inizia ad entrare dal tunnel sotterraneo.

Era un'operazione programmata, e doveva durare esattamente 25 minuti ordinati dall'ispettore, avrebbe lasciato i due poliziotti con le maschere di Dalì all'interno della Zecca, o se andava male, due cadaveri nel condotto di ventilazione.

Intanto
Alyson imbraccia il fucile, e lo punta verso Chatnoir, "molla il fucile" ma lei non obbedisce, "è scarico, quindi mollalo prima che mi incazzi" "C'è ancora un colpo in canna" risponde con il dito sul grilletto.

Il professore è sempre in ascolto.

"Suares mi riceve?" Chiede Raquel all'auricolore, " il condotto è libero, procediamo verso l'obbiettivo"

Intanto
Alyson ha ancora il fucile fra le braccia, "girati e metti le mani sulla nuca" sibila a Chatnoir, "forza" ma lui è più veloce, le punta una pistola alla testa, "spara, avanti, spara, adesso non fai più la dura eh? Forza, spara, "brutta idiota, in ginocchio!" Urla alla ragazza buttandola a terra.

Intanto
"Procediamo" dice il chirurgo, ma Carapace lo ferma, "aspetta, qui le armi le do io" sibila, prende il bisturi e lo porge al medico.
"Sei stato grande prima Arthuro eh? Sbagliando il nome di tua moglie, ma vedi è normale, perché di giorno scopi con Monica, ma passi le sere con Laura è normale che ti confonda" lo prende in giro Viperion, " io le amo entrambe, quando non si è in questa situazione è facile giudicare, ma tutti quanti pensano che io sia una canaglia, un figlio di puttana" "non ho intenzione di dare giudizi morali"

Nel mentre l'agente Suares procede per il condotto.
18:46

"Ti capisco bene Arthuro, mh, con me tu puoi parlare tranquillamente, di qualsiasi cosa" "però in realtà sono un disgraziato, un povero uomo che è innamorato di due donne, e che non ha le palle per scegliere una"

Fu durante quel momento di sincerità, che Carapace prese il bisturi, e il biglietto d'amore che Monica aveva lasciato cadde nel vuoto, o quasi, perché Rena Rouge, sempre attenta ai dettagli, lo vide.

Intanto nell'ufficio, Chatnoir era accecato dalla rabbia, o forse, dalla delusione.
Questo non lo saprò mai.

"Spiegami perché cavolo ti sei comportata così eh?!" Urla fuori di sé alla ragazza, "non lo so, scusami" implora, lui cammina nervosamente per la stanza, quando un'idea di fa spazio nella sua mente.
Prende un corda, " a terra!" Ordina, lei obbedisce piagnucolando , mentre lui la lega come un salame

E mentre Rena Rouge tira verso di sé il bigliettino, schiacciandolo sotto la sua della scarpa, la tensione alla tenda aumenta ogni minuto di più.

Nell'ufficio della Zecca, Alyson implora pietà, con tutto il corpo legato, e stesa a terra, "mi dispiace, mi dispiace" è l'unica cosa che sbiascica, con il terrore negli occhi, " sta zitta! Non raccontarmi la tua vita, non sono l'amichetto delle emarginate! Sono stato chiaro?" Abbaia minaccioso, "se elemosini amicizia a chi ti ha rapita, sei davvero fottuta!" Ringhia nel suo orecchio, poi, si allontana verso la porta.
La verità, è che non ha la minima idea di che fare con quella ragazzina disobbediente.

Nella camera blindata, la tensione è la stessa, se non di più, quando QeenB osserva con cura la ferita di Monica, quando lei improvvisamente perde conoscenza, in quel preciso istante, quasi come se lo sapesse, Carapace entra con il bisturi.

18:54

Suares continua a gattonare nel condotto, e l'operazione è ormai giunta la termine, "richiudi tu" dice all'improvviso Viperion rivolto ad Hanchel, "chi? Io?" "Si tu, sei infermiere giusto?" "Emh, si certo, certo".

Carapace non ha il coraggio di estrarre il proiettile, cercando di distrarre Monica parlando di se, mentre Qeenb le innientta l'anestesitico.

Hanchel deglutisce a vuoto, con lo strumento a mezz'aria, osservando con terrore la ferita sotto gli sguardi di tutti noi.
Sembra che stia per vomitare.
"Scusate, mi sento un po' male" sentenzia alla fine, il chirurgo prende il suo posto, "richiudo io" ribatte fermo a Viperion, così accade.
"Il professore vuole parlarti" annuncia Minotauro a Viperion, "D'accordo, intanto portate l'infermiere in bagno a vomitare, a dopo Arthuro" così si congeda.

Tana del Professore, conversazione telefonica, ladri/professore

"Trasmettono su onde corte criptate, stanno entrando, ma non so da dove" spiega il professore
"Capito, dò inizio al piano B"
"Fa uscire la squadra medica, ora, ora!" Chiude la chiamata.

Zecca di Stato

Rena Rouge prende il bigliettino e lo legge

Amore mio, sii forte, io sto bene, ti amo
Monica

Hanchel rientra, e nota il nostro cambio di maschere.

Il viceispettore Hanchel, capí in un millesimo di secondo che avevano perso un'altra battaglia, questa maschera voleva dire che avrebbero buttato due poliziotti in pasto ai leoni.
E anche chi aveva ideato quella rapina era più intelligente, e aveva più immaginazione dei poliziotti, dei servizi, e dell'unità di intervento.
E quando ti anticipano così, bisogna correre.

"Dobbiamo andarcene, ora" annuncia Hanchel levandosi il camice, "signorina, qui noi abbiamo finito, possiamo andarcene per favore?" Chiede il chirurgo, "si, certamente, seguitemi pure".
"Dottore, dottore" la voce squillante di Viperion alle loro spalle li fa fermare.

Mentre la polizia perde la comunicazione con Suares, Hanchel sente di essere fregato, solo un minuto e trenta secondi, non c'era più tempo, il tempo, quello dovevamo sfruttare, mandare all'aria il loro piano perfetto, sulla base di una manciata di minuti, e Viperion,.sapeva esattamente come fare.

"Come è andato l'intervento?" Chiede avvicinandosi ai due uomini, "bene, però dovremo tornare fra 24 ore" risponde il medico, sembra nervoso, " mh, grazie, ma per il percorso post operatorio abbiamo persone preparate,e..il mio amico infermiere? Si sente meglio?" Il tempo scorre, "si si, la ringrazio" "mi fa piacere, e, scusate se non vi accompagno, ma vi lascio in buone mani, addio" conclude Viperion "addio" rispondono.

Intanto
Nella camera blindata Monica è sdraiata, con Carapace accanto a lei, " hai detto ad Arthuro che sono viva?" Il cuore del ragazzo perde un battito, deglutisce a vuoto, "si cioè no" "lo hai detto o no?" Lui fa una breve pausa, "gli ho dato il biglietto" mente, "e cosa ha detto?" "Oh cazzo, è impazzito, è impazzito, ha detto che ti ama tantissimo" "nient'altro?" "E che quando uscirete da qui dentro, ti porta in Australia" "Australia?" Chiede perplessa, "si, e ha anche detto cosa ci trovavi in lui" "Australia?" Chiede di nuovo, Carapace è confuso, "si Australia" ribadisce, "è la destinazione che desidera sua moglie" Carapace non sa più che dire, "E poi Arthuro sa che ho paura dell'aereo" di male in peggio, ma qualcosa va storto, perché Rena Rouge entra nella camera.

Il segnale fra la polizia e Suares si perde, e i medici insieme ad Hanchel escono dalla Zecca, ma Hanchel corre alla tenda, "annullate, hanno cambiato maschere, non sono più di Dalì, sarà una carneficina" comunica con il fiatone, ma Suares non sente.

Rena punta loro un fucile, "che fate?" Sibila, "una ferita da arma da fuoco" spiega Queenb, c'è una momento di silenzio, poi, Rena Rouge entra, "hai hai hai hai, QeenB stai facendo una carneficina qui!" Esclama alla vista della ferita, "Avanti, spostati, ci penso io".

Poi, successe una cosa inaspettata, Rena Rouge mise tutto il suo impegno e la sua abilità a servizio del bene comune, invece di tradirli, aiutò Carapace e Queenb a salvare la vita di Monicá.

"Io vado a prendere una boccata d'aria" si congeda Queenb.

O almeno, la gamba.
Lei non era venuta ad uccidere nessuno, e come aveva promesso, non avrebbe permesso a nessuno di rovinare il piano del Professore.

Finalmente Raquel riesce ad annullare l'operazione, il Professore annuisce soddisfatto.
"Viperion, tutto tranquillo, il piano B ha funzionato come previsto, si ritirano" informa per telefono.

Nascosto dietro ad una voce metallica e le sue telecamere, a negoziare una rapina, Il Professore si sentiva come un pesce nell'acqua, nelle altre cose della vita era un vero e proprio alieno.
Erano 2 persone diverse, come Clanckert, e Superman.
Forse perché aveva trascorso l'infanzia malato e frustato in una stanza d'ospedale, parlando solo con infermiere anziane, e leggendo libri.

Flashback, Toledo

Entro nella stanza, e vedo il Professore intento a scrivere qualcosa alla lavagna.

Non era un tipo normale, e neanche socievole, e Ancor meno un seduttore.

"Posso sedermi?" Chiedo, lui si volta, non mi aveva neanche vista entrare.
"Emh, si certo" risponde con ancora un libro fra le mani.

Per questo amavo farlo innervosire.

" Quando non progetti un colpo che cosa fai?" Chiedo in una risatina, "intendi, nel mio tempo libero?" Annuisco, "Vai a ballare, o" "no no, ma che, non ho il minimo senso del ritmo" risponde sedendosi davanti a me.
"Hai una fidanzata?" Chiedo sorridendo, lui mi guarda come se avessi bestemmiato in un convento,"un amore?" Lo incalzo, finalmente chiude quel libro, "abbiamo detto nessun particolare personale" alzo un sopracciglio, "non sarai vergine?" Lo provoco, lui spalanca gli occhi, palesemente in imbarazzo, tace un momento, come se stesse pensando con quali parole rispondere, "ho, avuto delle relazioni" mi metto a ridere, "alcune" aggiunge, lo guardo, "non durature ma alcune" "relazioni, come dire... sporadiche, con questo non mi riferisco a prostitute non fraintendermi" mi scappa una risata, "beh, magari sei gay" lo provoco, "per dio, no!" Esclama contrariato, "non nascondo il mio orientamento sessuale intendo, ci mancherebbe altro" bevo un sorso di vino, e lo fisso per alcuni secondi, poi, rompo il silenzio, "sai, la gente trova sexy molte cose, ballare, i muscoli, i capelli biondi, l'accento francese, sai cos'è sexy per me?" Domando poggiandomi sui gomiti, "l'intelligenza, gli uomini che ti parlano e non puoi fare a meno di ammirarli, possono essere alti, bassi, belli, brutti, mi arrapa che mi parlino di cose che non so" lui incrocia le braccia, è davvero imbarazzato, "beh, questa caratteristica è nel vocabolario, si chiama, Sapio sensualità" scoppio a ridere, "Sai proprio tutto eh?" Scherzo, "beh, adesso scusa ma vado a vedere il rigore" tutto piuttosto di uscire da questa scomoda situazione, si alza, "una cosa" aggiungo quando è ormai alle mia spalle, mi giro verso di lui, "come hai pensato al colpo?" Chiedo curiosa, "non è venuto in mente a me" "e chi l'ha pensato?" Ormai è alla soglia della porta, "non è venuto in mente a me" ripete, così, esce dalla stanza.
"Quel vocabolo mi dà l'idea di scoparmi un sapone" non risponde.

Adesso

Tenda della Polizia, Zecca di Stato, esterno

"Di chi cazzo erano quelle maschere?!" Chiede infastidito Suares, "non lo so, avevano la bocca aperta, come in preda all'angoscia, come non so, l'urlo di Munch".
Raquel fa delle ipotesi, ordinando di ricontrollare i filmati della giornata in cui io e Chat eravamo andati al museo, per controllare le telecamere.

Pensate mai che potendo andare in dietro nel tempo, forse non si prenderebbero le stesse decisioni?
Tutti ci costruiamo una palla di neve di decisioni sbagliate, una palla che diventa gigantesca, come il masso di Indiana Jones.
E continua ad inseguirti, sul pendio.

172 milioni di euro.

Tutte le decisioni che prendiamo nel passato, ci portano inesorabilmente nel futuro.
L'avrebbe capito Chatnoir, accendendo L'unica televisione che avevamo lasciato nella Zecca, nel caso avessimo perso la comunicazione con il Professore.

"Avanti ragazzino, vediamo cosa dicono, questo colpo diventerà il più grande della storia" scherza Rena mettendosi al suo fianco.

Ricordiamo, che il numero indefinito di rapinatori, è entrato nella Zecca" ridiamo, fino a quando, "Cazzo, i miei genitori" esclama Chat.

È un ragazzo un po' strano, timido, nostro figlio stava sempre chiuso in camera sua, pensavamo giucasse la computer, uno non pensa che sia un criminale, e dopo, lo vedi in televisione, con un fucile in mano, che spara, con 60 persone sequestrate"

L'espressione di Chat cambia.

E vedi che è come un terrorista, e non è più tuo figlio, la madre si mette a singhiozzare, per me, per me è come se fosse morto.

Non posso, anzi, non voglio sentire altro, così, mi alzo e stacco la spina.
Una lacrima riga li viso di Chat, "il professore ha detto di non ascoltare notizie dall'esterno" intervengo.

Ma aveva parlato anche di una rapina pulita, senza sangue, senza violenza.

Gli metto una mano sulla spalla ma lui la scosta bruscamente, mi alzo per seguirlo, ma Rena mi ferma.

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