IL BAGATTO: il sogno di Giovanni.
Io, Giovanni,
fui rapito come in un sogno.
Mi risvegliai in una selva intricata,
d'autunno vestita e addormentata.
Di fronte a me un'umile dimora,
una capanna fatta di assi di legno,
in cui cercar ristoro una mezzora.
Dentro stava seduto
un uomo anziano e barbuto.
Gli chiesi : "Tu sei reale?"
rompendo un silenzio assoluto.
Con un sorriso mi rispose,
armeggiando con piccole cose:
"Potrei essere immaginario
come un numero immaginario;
è vero, non è un numero reale
ma per spiegare il mondo è tale."
Dissi pensando che fosse matto:
"Quindi reale non sei, bagatto,
frutto della mia immaginazione!"
"Quanto le idee sono reale."
Allora mossi un'obiezione:
"Ma le idee non esistono
se non le pensa un soggetto!"
Contestò il vecchietto
con prontezza che stupisce:
"Ciò che invece chiami realtà,
esiste se non la si percepisce?"
Preso dal dubbio mormorai:
"Forse anch'essa si dissolverà:
esistono onde semmai,
non musica e colori;
sostanze casomai,
non profumi e sapori.
Dimmi se esisti per favore!"
"Io ex-sisto, cioè sto fuori,
_il bagatto mi rispose_
"Il mio spirito permea le cose,
ma sto pure dentro la tua mente;
sono lo zero e l'infinitamente.
Tu che insegui la sapienza
domandando, sai che la verità
è criterio e valore della conoscenza?"
"Ti prego dillo all'intera umanità!
A gran voce rivela
la tua saggia parola!"
"Piena di sé è la gente sciocca."
Allora prese una brocca
traboccante d'acqua pura,
e la versò in un'altra brocca,
ma colma d'acqua scura.
Il contenuto ne uscì,
e ripetendo il gesto
per sette volte
mi ordinava: "Pulisci!"
"Non ha senso fare questo!"
"Ebbene, ora capisci?
Così son le menti stolte."
concluse l'anziano assiso.
All'improvviso
in una chiesa mi svegliai,
bianca e spoglia al suo interno
come un albero in inverno.
Dinnanzi a me guardai
e mi fu dato un segno:
vidi un umile altare di legno.
Un libro dell'occulto vi bruciava
in un fuoco azzurro come il cielo,
mentre un pane azzimo levitava.
Si squarciò allora il velo:
cos'è sogno e cosa è vero?
Io, Giovanni,
do testimonianza di questa visione:
sebbene oltre i limiti della ragione,
adesso ho le idee più chiare,
ora so da che parte stare.
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