👒 Piccole donne 💚
🌹Autore: Louisa May Alcott
🌹Titolo: "Piccole donne" (& "Piccole donne crescono")
🌹Lettura completata: Estate 2018
🌹Genere: Classici 👒
🌹Categoria assegnata: Particolarmente apprezzato/i 💚
🌹Come mi ha scelta: Avevo in casa da una vita il secondo e il quarto libro della serie, rispettivamente "Piccole donne crescono" e "I figli di Jo". Li ammiravo sin da piccola nelle loro splendide copertine, cercando di interpretare il prezzo ancora espresso in lire (impresa tuttora irrealizzata... Ho rinunciato a priori, per non deprimermi al pensiero di quanto i libri con indistruttibili copertine rigide e splendide illustrazioni a colori fossero a buon mercato negli anni '90). Sbirciavo tra le pagine, sfogliandole una dopo l'altra per osservare con occhi assorti i disegni nei loro sgargianti colori. Purtroppo però, mancandomi due dei quattro volumi e quindi due tasselli fondamentali dell'intera storia, non avevo mai letto questi capolavori della Alcott.
Dovevo pur rimediare! E così, dopo essere cresciuta, da incorreggibile amante delle fiabe, mi sono fermata davanti allo scaffale dei classici per bambini (cosa che faccio puntualmente ogni volta che entro in libreria) e mi sono decisa a completare la collezione, prima di tutto per potermi finalmente immergere in quelle pagine che mi avevano attratta a loro per così tanti anni, e poi perché quei due poveri libri a cui mancava la loro metà mi sembravano troppo solitari... E così ora posso con soddisfazione osservarli in fila sul loro scaffale, uno con le pagine un po' sgualcite dal tempo, l'altro ancora quasi nuovo, ma tutti contenti di essere finalmente insieme, come la loro autrice aveva da sempre voluto... (E anche la sottoscritta, se vogliamo dirla tutta...)
🌹Angolo recensione: Come piccola premessa vorrei sottolineare che questa recensione si riferisce in modo specifico ai primi due libri della serie, i più conosciuti: "Piccole donne" e "Piccole donne crescono". Si trova proprio tra queste pagine infatti la parte della storia strettamente riferita a Jo e alle sue tre sorelle, ed è a questi due libri che sono ispirati i tanti film più e meno recenti.
Devo dire che, anche se tutti e quattro i libri mi hanno regalato infinite emozioni, questi primi due rimangono i migliori indiscussi, insuperabili nella loro esuberante dolcezza. (Si accettano richieste per la recensione della seconda parte della saga! Se qualcuno fosse interessato faccia pure una fischiatina e provvederò a correlare questa recensione con un'altra specifica su "Piccoli uomini" e "I figli di Jo".)
Iniziando finalmente a dare libero sfogo ai ricordi che queste pagine hanno tracciato nel mio cuore, non posso fare a meno di esordire con un elogio alla scrittrice per il modo straordinario in cui è riuscita a farmi immergere nelle dinamiche di una famiglia in continuo fermento. Mi ha trasportata in una calda atmosfera casalinga, dove si percepiscono l'affetto e la condivisione che animano ogni componente. Attraverso semplici scene della quotidianità domestica, Louisa mi ha permesso di cogliere il carattere di ciascun personaggio: come una spettatrice silenziosa sono entrata nelle quattro pareti di casa March, iniziando a conoscere ognuna delle quattro sorelle. È incredibile come la personalità di ognuna sia rimasta impressa nei minimi dettagli nella mia mente: mi sembra di vederle ancora adesso... La bellissima Amy, con il nasino imperfetto e il suo cipiglio vispo, giusto un tantino impertinente, la dolce e materna Mag, la silenziosa e profonda Beth, e poi l'irrefrenabile sognatrice in cui la stessa autrice si riconosceva: Jo. Come moltissime lettrici, non ho potuto fare a meno di immedesimarmi nel suo personaggio: la cantastorie, l'aspirante scrittrice, sempre pronta a gettarsi in una nuova avventura. Pagina dopo pagina, le ho viste crescere, superare le sfide della vita, conoscere le sofferenze e le gioie dell'esistenza. Tra lacrime e sorrisi, queste pagine scorrono tra le dita come irrefrenabili scintille. Sbocciano una dopo l'altra in tutte le loro travolgenti emozioni. La fantasia di Louisa è inesauribile, e il suo stile al di fuori del tempo ci regala una storia di una freschezza incomparabile. Ogni singola pagina è la prova vivente di quanto le cose più semplici siano quelle più speciali. La famiglia, i momenti passati insieme, i piccoli insegnamenti di ogni giorno sono cose che troppo spesso diamo per scontate, e che invece sono ciò che rende ogni momento indimenticabile... Siamo custodi di ricordi, quello che siamo è indissolubilmente legato al nostro vissuto. Ed è questo il messaggio che ci lasciano con forza e coraggio le sorelle March: non dobbiamo mai smettere di imparare, di stupirci di fronte ai dettagli, di tornare bambini e di amare, trovando la felicità in ogni momento che la vita ci dona.
🌹Eventuali spoiler o sfoghi personali: Sin da bambina non ho mai desiderato crescere, anzi, sognavo di fermarmi all'età perfetta: otto anni. Abbandonare l'infanzia è stata una grande sfida, che solo il tempo mi ha permesso di accettare. Rimpiango ancora con tutta me stessa quelle emozioni che provavo davanti a uno scaffale pieno di giocattoli, quell'euforia ispiratrice che mi permetteva di perdermi in mille avventure, con un semplice gioco tra le mani, custode di sogni. Oggi guardo quegli stessi oggetti, ormai incapaci di risvegliare la magia, e la nostalgia pervade il mio cuore... In questo percorso che prende il nome di crescita, sono stati tanti i pensieri che mi hanno aiutata a concentrarmi sulle gioie della vita, piuttosto che sui rimpianti o sulle paure. Ancora oggi devo combattere contro la tendenza che ho a voler tornare indietro, a oppormi ai cambiamenti, a fuggire le scelte che inevitabilmente si presentano sul cammino della vita. La storia delle piccole donne è stata parte di questo cammino in salita: vederle crescere, notare riflesse anche in loro le stesse paure, ma capire anche dalla loro esperienza come combatterle, è stato un insegnamento prezioso. Louisa è riuscita a esprimere con semplicità e chiarezza il processo di crescita e le gioie che lo caratterizzano. Credo che questi libri siano davvero un dono per chi affronta le stesse sfide di Jo e delle sue sorelle, che può trovare in loro delle compagne di sogni, delle forze motivanti. È stato motivo di riflessione, perché attraverso ogni pagina il cambiamento prende forma, gradualmente, senza sconvolgere la vita, ma rendendola ancor più meravigliosa.
Dopo aver elogiato l'autrice per il suo meraviglioso lavoro, ecco che arriva anche una critica, uno sfogo personale con spoiler accluso. (Consiglio vivamente di interrompere la lettura a questo punto, per chi non avesse ancora letto i capolavori della Alcott!)
Louisa ci presenta dalle prime pagine un personaggio alquanto speciale, che sicuramente ogni lettrice ricorderà con affetto e stizza al tempo stesso: il giovane Laurie, vicino di casa delle sorelle March, con un'intramontabile cotta per l'esuberante Jo. La loro amicizia sboccia attraverso le pagine: tra calde risate e piccoli dispetti, momenti divertenti e altri dolci e profondi, li vediamo crescere insieme. Nella nostra mente romantica prende ovviamente forma quel sogno che sembra inevitabile, poiché anche Jo, seppur non ammettendolo, si affeziona profondamente a quel giovane irrequieto. Ecco però che al momento clou del libro, quando Laurie si dichiara, ad andare in brodo di giuggiole sono solo le lettrici, mentre Jo diventa un muro di ghiaccio, convinta che sposando quel compagno di sogni destinerebbe entrambi all'infelicità eterna. Premetto che, sebbene a malincuore, comprendo la scelta dell'autrice: Jo è un carattere forte, ha bisogno ancora di maturare, l'amore non è al momento un bisogno tale da parificare il suo desiderio di libertà, e se mai sceglierà di legarsi a un uomo non dovrà essere un semplice ragazzo, ma un uomo capace di tenerle testa, che lei ammiri e rispetti profondamente. Su questi aspetti non posso fare a meno di concordare con l'autrice, e il fatto che alla fine Jo sposi un professore più maturo e razionale di lei, ma pur sempre un sognatore, si rivela essere forse la soluzione migliore per l'animo irrequieto della protagonista. Quello che però non potrò mai accettare, nemmeno in un mondo parallelo, è la scelta dell'autrice riguardo a Laurie: mi sarei aspettata che il giovane e intraprendente ragazzo dal cuore spezzato facesse un bel viaggetto lontano da Jo e superasse i suoi sentimenti, grazie forse a una ragazza in grado di colpire il suo cuore, lontana da tutto ciò che conosceva, molto diversa da Jo, e forse più adatta a lui. Ecco che invece Laurie si ritrova nelle sue peripezie a confidarsi con Amy, la sorella più impertinente e noiosa tra le giovani March. Visto che è bella e ha da sempre una cotta immotivata per lui, alla fine lo conquista in men che non si dica. I due si sposano e, prima ancora che il lettore possa realizzare ciò che sta succedendo, tornano a casa March dopo la luna di miele. Ed ecco l'apice della presa in giro della Alcott per le povere lettrici incredule: Jo che corre ad abbracciare Laurie, ancora all'oscuro di tutto, dopo mesi passati a rimpiangere il suo rifiuto. La nostra povera Jo, sempre fuori tempo, ha capito di essere innamorata di lui, e spera di poterlo finalmente ricambiare. Ma ecco apparire all'uscio di casa Amy, al fianco di Laurie, che spezza per sempre ogni sogno di Jo. E per concludere il meraviglioso quadretto, ecco le parole di Laurie: "Ho sempre saputo che avrei fatto parte di questa famiglia." E con questa semplice frase, vediamo crollare in un attimo un altro mito, ebete fino al midollo anche lui. Che dire? Il disappunto è inevitabile, e con la sua scelta, dettata forse dal desiderio di creare una trama meno scontata inserendo un colpo di scena dopo l'altro, l'autrice ci lascia con una nota di amaro che difficilmente riusciremo a dimenticare. Non contenta del risultato, Louisa mette il dito nella piaga anche nei libri a seguire: troveremo spesso anche nel proseguo della storia Jo e Laurie a conversare insieme sui ricordi del passato, con un rimpianto e una nostalgia che trapelano silenziosi in ogni loro parola. Forse, con questa trama dai contorni sfocati, Louisa ha voluto tracciare un sentiero impervio che rispecchiasse la vita reale: anche la morte prematura di Beth alimenta questo stesso realismo. In ogni caso, sebbene con alcune note di amaro, la storia a cui l'autrice ha dato forma rimane incisa in profondità nel mio cuore, parte indissolubile della mia adolescenza, per cui le sarò per sempre grata.
🌹Data: 9/4/2022
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