💥 I cinquecento milioni della Bégum 💚
🌹Autore: Jules Verne
🌹Titolo: I cinquecento milioni della Bégum
🌹Lettura completata: 2019
🌹Genere: Distopico/Fantascientifico💥
🌹Categoria assegnata: Particolarmente apprezzato💚
🌹Come mi ha scelta: Nell'insuperabile libreria di Orbetello, tra titoli sconosciuti o introvabili del mio autore e sognatore preferito, ho scovato questo capolavoro, senza il quale (tanto per cambiare) non sarei mai potuta uscire dal negozio. (Ma poi non ho resistito e ne ho comprati anche altri due, ovviamente sempre di Verne, non c'è neanche bisogno di dirlo).
🌹Angolo recensione: Ammetto con tutta la mia onestà di essere un tantino di parte, perché il mitico, leggendario, strabiliante e irraggiungibile Verne ha conquistato il mio cuore ormai più di dieci anni fa e mi basta leggere il suo nome in copertina per entrare in uno stato di visibilio totalizzante. Cercando di essere il più oggettiva possibile (ci si prova, ma non garantisco sui risultati) comunque posso dire che senz'altro con questo libro Verne ha confermato ancora una volta la sua previdenza che pochi altri autori dell'epoca possono vantare. Nella descrizione delle bombe a gas lasciate cadere non ho potuto fare a meno di rivedere pagine realmente accadute della storia del secolo scorso. Le armi che ha descritto sono incredibilmente simili a quelle che hanno solcato i cieli causando morte e devastazione un secolo dopo. Verne critica apertamente il cattivo uso della scienza al servizio del potere e della politica, facendo tremare di realismo ogni parola. Non finirà mai di stupirmi: era un sognatore straordinario, eppure fu capace di vedere e descrivere con sincerità il lato oscuro del mondo. Vide le ombre che si proiettavano sul futuro, molto prima che diventassero chiare ad altri. Era un visionario, un sostenitore della scienza che, però, ne vedeva anche i grandi pericoli. Lo ammiro con tutto il cuore per la forza con cui ha saputo denunciare l'avidità e la crudeltà, senza perdere mai la sua fantasia e lo scintillio dei suoi sogni, che mi hanno accompagnata a solcare mondi inesplorati, tra pagine sospese e mari indomabili.
🌹Eventuali spoiler o sfoghi personali: Mi ha coinvolta forse un po' meno rispetto a "Parigi nel XX secolo", ma il finale migliore mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo (il mio dolce Verne non voleva farmi soffrire troppo, lo so). Sono rimasta veramente senza parole alla descrizione della devastazione e della potenza di quella bomba, mi è davvero sembrato di vedere un documentario sulla seconda guerra. È incredibile sia stato pubblicato nel 1879, non me ne capacito... Solo Verne poteva esserne capace... (Lo dicevo che non garantivo sui risultati della mia oggettività, che ci posso fare?)
🌹Data: 29/08/21
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