XII.
Spesso è volentieri si ha l'abitudine di lasciare indietro ciò che più ci spaventa,
ciò che ci appare difficile, insuperabile,
irresistibile.
Spesso e volentieri scappiamo per paura di provarci,
perché si ha la consapevolezza di non essere capaci ancora prima di iniziare.
Perché si ha quella folle mania di autogiudicarsi come inappropriati, incapaci e tremendamente deboli.
E si perde l'occasione di metterci la faccia,
di far vedere quanto vali,
di dare tutto quello che puoi
solo perché la convinzione di non valere supera di gran lunga la tua volontà di fare.
Rimaniamo fermi sull'idea che la nostra presenza sia inutile davanti ad ogni tipo di problema,di sfida
e di scelta che la vita ti propone.
E questo comportamento influenza il nostro modo di approcciarsi al mondo, ma più in particolare alla gente.
Rimaniamo chiusi, temiamo un confronto persino guardarsi negli occhi diventa un valico insormontabile.
I silenzi diventano macigni,
le parole una strada troppo complicata da poter percorrere e si finisce allo stesso modo;
Si crea un muro tra il mondo e la tua persona,
un muro che non si ha il coraggio di abbattere,
di superare,
di sconfiggere
e che a lungo andare non fa altro che ingrandirsi, lasciandoti completamente in balia di te stesso, delle tue paure e delle tue folli convinzioni di essere tu quello sbagliato.
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