Sussurri di bambini fra le vie
"Assisi era tutta un parco giochi per i bambini: le vie, gli ulivi, gli alberi... e fiori!.
Erano principalmente gerani, ed erano ovunque: gerani nei vasetti, sulle finestre, sui balconi e nelle nicchie, gerani negli angoli più sperduti, gerani nei buchi delle case e gerani lungo le strade.
Gerani, gerani, ed ancora gerani".
"François!, Ange!". Pica chiamava amorevolmente i figli con i loro nomi francesi.
Dove si potrebbero essere cacciati questa volta?.
Saranno ancora con gli altri bambini a giocare per le vie della città?.
Saranno ancora con la piccola Chiara, quella piccina che appena finito di pregare emana un " buon profumo di cielo", come dicono tutti?.
Oppure Angelo starà tornando a casa da solo e suo fratello sarà da qualche parte nelle campagne, sulle rive del Rivotorto o negli uliveti argentati?.
Pica si affacciò alla porta.
Sentì delle risate.
Siete da queste parti, me lo sento.
"Angelo, Francesco, siete voi?".
Un fruscio d'ali sull'aia, sole tutt'intorno e una risata cristallina nello sfumare azzurro degli ulivi giù nella pianura.
Giochi di bimbi fra vicoli e chiese.
Una risata di bambina si aggiunse alle altre.
"Anche tu piccola Chiara?". Domandò con un sorriso.
La piccola uscì dalla via con una bella corona di fiori in testa e un altro grosso fiore in mano.
"Cosa fai petit Claire?".
I suoi occhi celesti scintillano.
"Un gioco, Madonna Pica, un gioco sugli ulivi e tra le vie, io sono una principessa!".
Rise e corse via.
Forse è meglio lasciarli giocare.
Le si avvicinò la vicina, sempre la stessa, la moglie del povero tessitore lì di fronte.
"Madonna Pica". Cominciò. "Ma non ci pensate a far rigare dritto quel vostro figliolo maggiore?, il mio dice che se non l'aiuterebbe lui, a scuola non se la caverebbe di certo con il latino!. E poi, come che oggi l'avete lasciato andare in giro con quell'abito di stoffa che metà è una meraviglia e che metà è da straccione?".
"È un po' eccentrico lo so!". Rispose la donna con un sorriso interrompendo il discorso. "Ma è tanto buono in compenso!, e il cuore mi dice che egli diverrà figliolo di Dio, per grazia...".
Nell'aria vi era l'eco di una bella canzone provenzale che proprio Pica gli aveva insegnato, e un profumo di lavanda, di paglia e di erba fresca.
Ed eccolo passare ad un tratto Francesco!, veloce come un lampo, per un attimo i suoi occhi si incrociarono con quelli della madre.
Occhi scuri in occhi chiari.
Il bambino, con in testa una marea di fiori e rami d'ulivo, le sorrise.
E mentre storpiava la canzone provenzale con tanta dolcezza che il cuore della mamma ne era tutto intenerito, ecco passare gli altri bimbi dietro di lui, tra i quali Angelo e Chiara.
Zampilli di fontane, campanili che si stagliano al cielo chiaro e limpido come giganti, uccellini, ulivi argentati, profumo di pietra e di paglia.
E delle risate di piccini, fra i muri di pietra chiara e gerani, che risuonano lentamente e vivacemente nella città.
Nota Autrice
Ebbene sì signori e signore, un capitolo narrato dal punto di vista di Pica, tanto per cambiare.
Tra non molto per i nostri piccoli amici inizierà una vera e propria avventura. (Devo aver letto troppo Fairy Oak per scrivere questa cose ma vabbè😂).
Sarei molto felice se lasciaste una recensione o un commento o qualcosa.
Augh🖖🏼
Arrivederci popolo.
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