La Terra dal Fiume di Vetro - thefantasysisters204 (Roberta)
La cover non mi è mai dispiaciuta, anzi. Dalla prima volta che l'ho vista mi è parsa subito molto carina e l'unica cosa che non trovo particolarmente adatta, che distrae l'occhio, e il titolo è nome autore spostato in laterale. Stessa cosa dicasi per quella all'interno, presentata in un capitolo a sé: anche questa molto, molto bella, ma con il nome autore che spicca in alto e che non si trova al centro perfetto; piccolo dettaglio che distrae l'occhio.
TRAMA
Il grande fiume di vetro divide Leratock e Westmist, creando un confine netto tra le due Terre.A Westmist la gente è costretta a vivere sotto il regime totalitario dei Capi che dispongono dei Popolani come meglio credono, rendendoli schiavi al loro servizio. A Westmist la gente è stanca, affamata, arrabbiata.Anche Lenia lo è. Costretta a vivere tra gli stenti in una città in cui non piove da anni, venduta ai Capi dalla sua stessa madre. Lei, però, non ha la minima intenzione di percorrere i passi delle altre migliaia di persone; lei non vuole fare la stessa fine di sua sorella.Dopo la fuga da una vita che non le appartiene, decide di attraversare il fiume di vetro e scappare nell'unico luogo in cui persino i temibili militari hanno paura di avventurarsi: Leratock.Nessuno è mai tornato da quella Terra rigogliosa e piena di vita, che sembra attrarre a sé le vittime come una pianta carnivora. È una Terra selvaggia, inesplorata, piena di segreti inimmaginabili e verità atroci pronte a scardinare il mondo per come era conosciuto. Lenia scoprirà di non essere sola, che la sua rabbia è la rabbia di molti e, da lì, troverà il coraggio di affrontare la verità imparando a conoscere di nuovo persone che credeva di aver perso.
Perché a Leratock... È tutta un'altra storia.
⭐️⭐️⭐️⭐️
Una bella trama, non c'è che dire: attraversa i punti giusti e batte sui paletti dei primi capitoli, facendo leva sulla condizione di Lenia e sulla curiosità del lettore, che può come non può essere amante del genere e che, comunque, verrà attratto dal "cosa c'è dopo il fiume?", "brava, scappa".
CAPITOLI LETTI: Capitoli 10.
Non si può dire che questa storia non sorprenda il lettore, perché cambia l'atmosfera in cui è ambientata di volta in volta, con l'avanzata dei capitoli. Uno studio di worldbuilding davvero eccezionale, che dimostra la fantasia dell'autrice e l'impegno di una mente interessata al fantasy e al distopico.
In un primo momento, quando la storia inizia, ci si trova a pensare che faccia parte soltanto di un genere e che sia semplicemente fantasy, perché non si notano elementi distopici; quali ad esempio la tecnologia, un futuro governato da despoti onnipresenti, etc. Ciò nonostante tutto questo arriva, e molto presto per giunta. Se si ha l'animo di andare avanti e di seguire le avventure dei personaggi, ci si imbatte in un atmosfera completamente diversa al di là del fiume. Quest'altra faccia della medaglia è un po' come un risvolto improvviso che dà il via a nuove considerazioni e riflessioni sulla trama.
Alcuni personaggi risultano particolarmente interessanti, approfonditi con azioni e gesti a livello psicologico per mostrare le sfaccettature più grette e meschine dell'essere umano.
La madre di Lenia, ad esempio, Gwenda, che è disposta a vende uno dopo l'altro ogni suo figlio pur di restare aggrappata alla vita e ai sui "gingilli di vetro", senza mai pensare a cose come "Potrei mai essere utile io? Potrei mai fare qualcosa al loro posto?": frasi che una madre in difficoltà avrebbe, come minimo, fatto diventare la sua ossessione.
O ancora la sorella di Lenia, Tressa, che ormai succube di Judan e della relazione abusiva nella quale si trova coinvolta da tempo, crede sia davvero una relazione e che lui la ami nel profondo, quando invece si tratta di mera prostituzione e schiavitù.
Lo stile fluido e non ci sono errori evidenti né di sintassi, né di grammatica: l'autrice ci tiene a curare tutto e non si concentra sulle scene inutili, preferendo tagliare come in una serie tv.
Autore: Roberta
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