Parte 70

Ho i polsi che fanno male, sono legati dietro alla sedia nella quale sono seduta da tutta la notte.
Oggi ci dovrebbe essere il processo ed io sono qui legata ad una sedia, oggi tutto avrebbe dovuto prendere fine ed Ian non si fa vedere da ieri.
Non so cosa gli hanno fatto ed ho paura.

Cederic entra nella stanza seguito da Leo il suo cane da guardia.
«Vedo che sei sveglia. Non sai quanti problemi mi stai procurando.» il mostro si posiziona davanti a me.
Ho così paura che sto tremando.
Ma quando mi ricordo di quello che ha fatto a Ian la rabbia mi fa raccogliere il coraggio.
Gli sputo nell'occhio.
«Mi fai schifo! Brutto porco!» grido.
Uno schiaffo mi arriva in pieno volto.
« Leo, occupati pure della puttana, puoi fare quello che vuoi con lei, io devo andare al tribunale. Voi non ci sarete e nessuno vi crederà, infine io potrò essere libero, te la regalo Leo, puoi anche ucciderla se vuoi, addio!» il mostro esce e quell'uomo mi guarda.
Ma mi guarda con voglia, e capisco subito.
No!
Non può succedere di nuovo.
Vi supplico, vi scongiuro!

« Non mi toccare! No! Ahhhhh!» l'uomo si avvicina di più ma io mi muovo così tanto che cado al suolo con la sedia.
Mi slega ed io cerco di scappare.
«per essere una puttana sei carina» mi accarezza il viso.
Il mio cuore sta bruciando.
E continuo a gridare.

«Ti supplico, non farmi del male» le lacrime scorrono e nella stanza entra l'altro uomo.
Spinge Leo dal mio corpo e i due iniziano a fare a botte.
« Mi dispiace» dice l'uomo io corro, cerco in tutte le stanze Ian e quando lo trovo su una sedia, ridotto peggio di Ieri scoppio a piangere.
«Perdonami Ian» non mi risponde.
«Ian?» mi avvicino a lui ma i suoi bellissimi occhi sono chiusi.
Fortunatamente respira, ma i suoi occhi sono chiusi per colpa mia, devo sempre fare del male.
Cerco nella stanza un telefono e ne trovo uno proprio accanto a una bottiglia di birra.

Chiamo la Polizia.
Hanno detto che arrivavano.
Così torno da Ian.
Lo slego é troppo pesante e mi cade addosso.
«Tieni duro Ian, ce la faremo, te lo prometto» i suoi occhi si aprono molto lentamente.
Gli sorrido.
«Te lo prometto, vivremo momenti migliori, insieme, ma tieni duro. Ti ricordi di Molly? Ecco pensa a lei, ti ricordi della bellissima cena che abbiamo trascorso?» gli accarezzo i capelli.
Le sirene della polizia si fanno udire.
Ian mi sorride debolmente.
«Ti amo» dice chiudendo gli occhi.
Gli sorrido e la porta si apre.



🍀🍀🍀🍀🌸🍀🍀🍀🍀

Ciaooo
Grazie mille per tutto

🍃 Buona lettura 🍃

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