Parte 53

Mi alzo dal pavimento del bagno con la testa che mi esplode.
Mi sono addormentata così.

Mi guardo allo specchio.
Sono orribile, come al solito.
Poco a poco quello ch'è successo mi ritorna in mente.

Lo voleva fare, voleva anche lui uccidermi l'anima?

No, lui è diverso giusto?

Devi smettere di credere nella gente non vedi che ti  fanno solo del male?
Vedrai che ora anche Ian ti lascerà sola.
Sei così idiota, e poi ti lamenti anche.

Continua a farti del male è quello che meriti mostro!

Basta ti prego!
Ne ho abbastanza di sentire la tua vocina nella mia testa.
Corro in camera e prendo le cuffie accendendo la musica al massimo.
Sento il mio corpo vibrare ma non importa.

Ho solo bisogno di bloccare quei ricordi e quelle voci.

Torno in bagno e fisso di nuovo il mio riflesso.
Sempre più magra.
Sempre più ossa in vista.

Dopo essermi nuovamente tagliata scendo sperando di non trovare nessuno e potere scappare in spiaggia.

Ma poi lo vedo.
Su quel divano.
Che piange e si tiene la testa tra le mani tirando i suoi capelli.

Sono sicura che ha sentito la mia presenza, per questo motivo si è alzato in piedi.

«Moona!» fa un passo in avanti e salgo uno scalino stringendo il pugno nella tasca della felpa.

«Perdonami, non so cosa mi è preso, ero ubriaco e non riflettevo» dice lui lasciando le sue lacrime colare.

«Lo so che non è una scusa, ma ti supplico non lasciarmi, non andartene» fa un'altro passo verso di me ed io ne faccio due indietro salendo due gradini.

Stringe nuovamente il pugno e poi si siede sul divano.

Vattene, mandalo a fanculo o ti farà altro male.
Non credere alle sue parole.
Sono solo parole.
Ricorda che hai cancellato la parola "promessa" dal tuo vocabolario.
Non fare lo stesso sbaglio che hai fatto ogni santa volta.
Non fidarti più di nessuno.
Scappa!

Ascolterò la mia coscienza per questa volta.
Lei infondo è l'unica cosa che mi resta.

Non gli rispondo ed esco in spiaggia.

Inizio a correre, scontrandomi con alcune persone fino ad arrivare sullo scoglio.
L'aria entra nei miei polmoni e mi fa respirare tranquillità.

Non c'è mai nessuno vicino a questo scoglio chissà il perché?

Chiudo gli occhi lasciando le onde che oggi sono molto più alte​ bagnarmi tutti i jeans.

Vorrei tornare piccola in questo momento, quando sorridevo per una caramella, quando non dovevo affrontare i mille problemi della vita.
Quando non conoscevo questo tipo di dolore.
Vorrei camminare senza problemi per le strade, senza la paura di essere toccata.
Ed io mi chiedo di nuovo, perché me?

Troppe domande senza risposta, troppi drammi senza soluzioni, troppi errori indelebili.
Troppi fallimenti, troppe partite perse.
Troppo dolore per una persona sola.


🍀🍀🍀🍀🌸🍀🍀🍀🍀
Scusatemi per l'attesa ❤️

Ecco il nuovo capitolo ❤️

🍃Buona lettura🍃

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