Parte 5

Ho bisogno di Lisa, di uno dei suoi abbracci, e devo chiederle scusa per quello che le ho detto.

Ed è per questo motivo che sto andando a casa sua.

Cammino sul marciapiede e appena vedo la sua casa, ho paura.

Paura che mi possa odiare.

Busso alla porta e la mamma di Lisa mi accoglie con un sorrisone.

«Ciao Moona» cerco di ricambiare il sorriso ma non mi esce molto bene, la saluto educatamente.

«Dov'è Lisa?» chiedo entrando e togliendo la sciarpa.

«È su in camera sua» la ringrazio e vado in camera sua.

Entro e trovo Lisa che piange.

Subito mi lancio addosso a lei e la stringo in un abbraccio.

Un abbraccio che chiedo da tempo.

Un abbraccio che a me nessuno fa.

Un abbraccio che rimpiazza milliardi di parole.

Uno di quelli capaci di riempire il cuore, quelli che io ho bisogno.

Quelli che sti spaccano le ossa ma ti aggiustano l'anima.

Uno di quelli che voglio ma che non posso avere.

Sento i suoi singhiozzi diminuire, il suo respiro tornare regolare, il suo cuoricino rallentare il battito accelerato e il suo corpo smettere di tremare.

«Scusami Lisa!» dico restando ancora abbracciata a lei.

«Non volevo gridarti addosso, avevo bisogno di sfogarmi, scusami» la sua mano stringe la mia maglietta in una stretta.

«Mi dispiace Moona, ti giuro che non voglio ma sono obbligata» dice lei e i suoi singhiozzi aumentano di nuovo.

Non dico niente e la lascio finire il suo discorso.

Sento che non è una buona notizia.

E questo mi fa paura, perché non voglio soffrire ancora.

«Moona, io me ne vado, vado in Europa, mio papà ha trovato un lavoro là e ci dobbiamo trasferire, io me ne vado, mi dispiace» mi stacco subito dall' abbraccio come se mi fossi bruciata.

"Me ne vado" la frase che mi sta girando in testa.

Non può, non può abbondarmi anche lei.

Non adesso, non così, non può lasciarmi sola.

"Me ne vado"
"Europa"

Ho sentito male vero?
Certo, è solo un incubo... Vero?

Non mi può abbandonare non lei.

Me lo aveva promesso, mi aveva promesso che sarebbe sempre stata al mio fianco qualsiasi cosa accada.

Eppure ha appena detto quella frase.

Quel "me ne vado".

Avete a presente quando il mondo vi crolla addosso?

Senti un dolore al petto così forte che hai paura che potresti esplodere, ma poi vuoto.

Vuoto... Vuoto e ancora vuoto, senti solo quelle parole che ti distruggono, e non vedi niente, non senti niente, nessun'emozione, nessun pensiero, solo quelle immagini o quelle parole che continuano a strapparti dentro.

Lascio le lacrime scendere sul mio viso, le lascio colare fino a toccare terra.

«Non puoi! Non puoi andare, me lo avevi promesso!» mi siedo sul letto e stringo il pugno.

«Perchè mi abbandoni anche tu, mi avevi promesso che saresti stata sempre con me, e te ne vai?» continua a piangere e nei suoi occhi vedo che è dispiaciuta.

Cosa ho fatto di male per meritarmi questo?

«Mi dispiace Moona, parto domani sera, tieni questa» mi infila la lettera nella tasca della giacca e poi mi abbraccia di nuovo.

Mi stringe a lei e io asciugo le mie lacrime.

«Mi mancherai Moona» si separa da me ed io non ci penso due volte e me ne vado.

Corro verso casa, mentre cerco di trattenere le lacrime.

"Me ne vado"

Se ne va, mi abbandona come tutti, mi ha pugnalato anche lei.

Lasciandomi ferita al suolo mentre se ne va.

🍀🍀🍀🍀🌸🍀🍀🍀🍀

Ecco a voi il nuovo capitolo ❤️🍃
Spero vi piaccia 😄😄

La nostra Moona vive una vita difficile, triste, e piena di dolore😞😞

🍃Buona lettura 🍃

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