Parte 48
Incubi su incubi, mani che percorrono il mio corpo, sangue dappertutto.
E quei sonniferi che non fanno il loro effetto.
I ricordi che si impossessano dei miei occhi così li chiudo.
E grido un "Pietà" portandomi le mani alla bocca.
Solo due ore, due ore e sarà giorno.
Vomito di nuovo, come al solito sola, nessuno che mi tiene i capelli.
Nessuno che mi accarezza la schiena.
Nessuno che mi ripete parole riconfortanti.
Ma poi sento quel profumo di Colonia dietro di me.
I capelli si spostano dal mio viso, una mano calda accarezza le mie ossa coperte da un fine strato di pelle.
Sento il calore del suo corpo dietro il mio.
E i brividi percorrono tutta la mia schiena.
Poi chiudo gli occhi perché non ho energie nel mio corpo.
«Devi mangiare, sei debole» dice Ian prendendomi in braccio.
Mi appoggia sul divano e poi torna con del latte, del pane e della marmellata.
«Mangia» mi ordina dolcemente poggiando il bicchiere di latte sulle mie labbra.
Ne faccio qualche sorso ma le mie papille gustative non funzionano più.
Non sento il gusto del latte.
Però lo bevo e mangio anche il pane, pezzo per pezzo.
Qualche minuto dopo mi sento un po' meglio.
«Posso vedere?» chiede Ian prendendo il mio polso con la sua solita delicatezza.
Non capisco e aggrotto la fronte.
«I tuoi tagli, posso vederli?» chiede lui guardandomi negli occhi.
Scuoto la testa in segno di no, ma lui insiste e alza lentamente la manica della mia felpa.
Io guardo quella differenza il mio polso ch'è minuscolo rispetto al suo, le mie dita fini e le sue spesse.
I miei tagli e i suoi tatuaggi.
Traccia la strada disegnata dalle mie linee con l'indice e il pollice e poi posa un bacio sui miei tagli.
Abbassando la manica della felpa.
«Non riesco!» dico d'un tratto.
«Non riesco ad essere forte Ian! È facile da dire, ma non quando sei a un passo dalla pazzia!» continuo a piangere e lui mi guarda in silenzio.
«Mi ripeti che andrà tutto bene, ma quando? Io me ne vado domani, non voglio essere un peso per te, non voglio distruggerti, non tu che mi sei sempre stato accanto» si alza in piedi e stringe il pugno.
«Quando vuoi capire che voglio stare con te? Non ti è per caso chiaro che voglio solo te nella mia vita, senza te divento pazzo, senza te mi manca l'ossigeno, da quando ti ho vista un sacco di emozioni sono nate in me, mi ci è voluto un po' per capire che ero innamorato di te. Perchè nelle tue imperfezioni e nei tuoi difetti sei solo incanto.
L'incanto più bello del mondo, la mia luce di salvezza allora che ero nel buio tu mi hai salvato, hai dato un senso alla mia vita e te ne sono così grato. »
Innamorato di me?
Conto davvero per lui?
Ho sentito bene?
Non può essere, gli farò più male.
Deve dimenticarmi.
🍀🍀🍀🍀🌸🍀🍀🍀🍀
Ciaooooo a tutti ❤️🍃
Grazie mille ❤️
🍃Buona lettura 🍃
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top