Parte 35

Ingoio un'altra pillola, la testa mi esplode, corro in bagno, mi siedo sul WC dopo avere vomitato.

Maledetti incubi.

Mi alzo, mi guardo allo specchio.
Sembra che ogni giorno divento più brutta.

Maledizione, l'unica cosa bella sono quei tagli!

Sono orribile!

Tiro un pugno allo specchio e si spezza!
Spezzando le mie mani! Spezzando il mio orribile riflesso.

E poi mi risiedo sul WC.
Piangendo perché è quello che riesco a fare, sono debole.

Devo morire.

«Moona! Cosa succede!» chiede Ian dall'altra parte della porta.

Non rispondo e continuo a piangere «Moona!»

Sono così odiosa, così mostruosa!
Una nullità, uno scarto, un'oggetto, sono il dolore rincarnato su terra.

«Moona, se non mi apri butto giù la porta!» grida lui cercando di aprire la porta.

Poi la porta si apre, sicuramente aveva la chiave, guarda me e poi i pezzi di specchio ai miei piedi.

«Vattene! Vai via! Non ho bisogno di nessuno! Vattene!» ringhio alzandomi in piedi e indicandogli la porta del bagno.

«VATTENE VIA! ORA!» Grido ancora più forte!

Che merda che sei, lui che ti aiuta, lui che ti è accanto, lui che si occupa di te, lo tratti così!

Non se lo fa ripetere un'altra volta ed esce.

Sono sicura che non tornerà!

Raggruppo tutti i pezzetti di vetro e li metto in parte.

Poi ingoio un'altra pillola, ancora un'altra e infine mi addormento sul letto.

***_***

«Ricordatevi di portare il compito la settimana prossima!» la campanella suona e sono pronta per uscire da qui, ma la professoressa mi blocca.

Mi giro verso di lei stringendo il libro al petto e guardando il basso.

«Vorrei parlarti in privato Moona, la direttrice ed io vorremmo e subito» annuisco e stringo ancora più forte il libro a me.

Cosa vorranno ora??

Seguo la professoressa di letteratura nell'ufficio della direttrice, la testa bassa e il cervello che si fa mille domande.

«Moona, siediti pure!» dice la professoressa di letteratura.

Faccio come mi dice e giocherello con l'elastico sul mio polso.

«Siamo a conoscenza della vostra situazione, e ci dispiace, vostro padre ci ha chiamato chiedendo di farti passare il messaggio» inizia la direttrice guardandomi con compassione.

«Vostro padre è ricoverato in un'ospedale di disintossicazione, e ha detto di non preoccuparci per te che eri a casa da tuo fratello più grande» continua ed io l'ascolto incredula.

«Ed io sono qui per parlare con te Moona, sei una delle mie migliori alunne, e ti apprezzo molto, volevo dirti che se hai bisogno sono qui, mia sorella è psichiatra, ecco il suo numero ed il suo ufficio» mi porge una carta da visita e dopo averla guardata per qualche secondo la prendo.

«La direttrice ed io vogliamo solo il vostro bene, tenete questa, è dalla parte di vostro padre» prendo la lettera e la stringo leggermente in un pugno.

«Puoi andare» dice la direttrice, mi alzo, dico un flebile "grazie" ed esco, tornando a casa.

Con una confusione in testa!



🍀🍀🍀🍀🌸🍀🍀🍀🍀

Ecco il nuovo capitolo ❤️

Non ho molto da dire a parte un GRAZIEEEE!!!!
❤️❤️❤️❤️

1000 e più letture, siete angeli!
❤️💞

🍃Buona lettura 🍃

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