Parte 31

Sono salita in quella macchina con il cuore in gola.
Ed è rimasto lì fino ad adesso, allora che continuo a guardare quella porta, quella del commissariato.

«Sei sicura di farcela?» chiede Ian dietro di me.

Sono stata sempre debole, ho sempre avuto paura di tutto.

Ma questa volta devo farcela, non per me, ma per quel rischio di distruggere altre vite.

Senza rispondergli mi avvio verso l'interno, anche se le mani mi stanno sudando, anche se la paura che sto cercando di eliminare girovaga nel mio corpo.

Ian inizia a parlare con un suo amico che è poliziotto ed io mi guardo in giro.

Uomini di qua, uomini di la, qualche signora, ogni volta che qualcuno passa le mie unghie si infilano nel palmo della mano.
Ormai sono terrorizzata!

Ho paura, non so precisamente di cosa.

«Buona sera, posso aiutarla?» un'uomo compare dietro le mie spalle.

È enorme!

Sobbalzo per lo spavento e il cuore mi è saltato in gola, e faccio quattro di passi indietro.

Il mio respiro si è affannato un sacco e sento mancare di ossigeno.

Deglutisco rumorosamente.

«Vi sentite bene?» chiede l'uomo «Signorina?» continuo a tremare ma qualcuno si posiziona davanti alla mia visuale.

«Cosa vuoi?» chiede la voce profonda di Ian, è altissimo rispetto a me.

«Niente, avevo solo chiesto a questa dolcissima ragazzina se aveva bisogno di aiuto» risponde l'uomo.

Io sto ancora tremando.

«Non ha bisogno di niente, grazie e addio!» continua Ian, e l'uomo se ne va.

«Ti ha fatto qualcosa? Ti ha toccata? Stai bene? Stai tremando tutta!» mi controlla per vedere se c'è qualcosa fuori posto e mi guarda negli occhi.

Io non capisco cosa cerca?
Non c'è niente da cercare in me, c'è solo vuoto e qualche particella di dolore.

«Ehm, Ian il commissario è libero, potete andare» il poliziotto ovvero amico di Ian interrompe il nostro scambio di sguardi.

Ma alla sua frase, la testa ha iniziato a girarmi.

«Andiamo Moona» seguo in silenzio Ian fino all'interno dell'ufficio.

«Buongiorno, sedetevi pure» il commissario che si trova essere una donna, sulla quarantina, ci accoglie con un sorrisone.

«Allora, ditemi di cosa si tratta? Che crimine è ancora stato compiuto?» chiede questa donna sedendosi sulla sua poltrona.

Mi guardo attorno e vedo medaglie, premi, diplomi appesi al muro, foto e altre cose varie.

«Moona, forza, dille tutto» dice dolcemente Ian.

Cosa è successo?

Mi hanno strappato la mia innocenza, la mia purezza, mi hanno distrutto la vita.

La vita ed il destino hanno ben giocato con le loro carte.

Un sacco di ricordi mi si piazzano davanti agli occhi.

E scoppio a piangere.

La donna ci guarda entrambi confusa, e aggrotta la fronte.

«Lo ha fatto! Ha tolto la mia innocenza.
Mi ha violentata, stuprata, mi ha usata!» dico con la voce che mi trema.

«Chi?» chiede la donna, dietro la scrivania.
«Lui, l'amore della mia vita, Cederic Thomson»

Sputo il suo nome con tutta la rabbia che ho!

Ti sto distruggendo la vita Cederic, mi dispiace.
Ma quello che hai fatto mi ha distrutto l'esistenza!


🍀🍀🍀🍀🌸🍀🍀🍀🍀

Ciaooooo fioriii!
Grazie mille ❤️

Per tutto.

Ecco il nuovo capitolo 😁💞

Al prossimo capitolo 🤗

🍃 Buona lettura 🍃

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