Parte 26
«Perché sei così testarda Moona! Devi denunciarlo!» continua mio fratello.
Ian si è fatto prendere a pugni per colpa mia.
È andato alla villa dei Thomson e si è fatto prendere a pugni dalle guardie del corpo solo perché voleva vederlo.
Ed è colpa mia, se ora è sdraiato sul letto con il corpo distrutto.
«Vuoi veramente lasciare quel porco in libertà? Non lo vuoi punire?
E se attacca un'altra ragazza? E se distrugge altre vite?» scoppio a piangere dopo quello che mio fratello ha detto.
Ed esco di casa a corse.
E se per colpa mia altre vite si distruggono?
Non posso essere davvero così egoista.
Ma ho paura!
Paura di rivivere tutto, paura di rivederlo.
Mi scontro contro qualcuno e cado a terra.
«Scusami! Non volevo farti cadere!» dice una ragazza con due occhi verdi bellissimi.
Melissa, la ragazza che mi aveva gentilmente invitato alla sua festa.
Mi tende la mano per aiutarmi ma mi alzo da sola, lei è un'amica di Ally, non mi devo fidare.
«Eii ma sei la ragazza del cortile!» dice lei con un sorriso.
La mia fronte è aggrottata e stringo in un pugno la mia felpa.
«Come stai?» continua lei con il suo sorriso.
Anche io voglio sorridere.
Come sto?
Sto male, sono distrutta, sono un'errore e faccio del male, mi taglio per togliere quel peso di colpevolezza dal mio petto, sono stanca, soffro, sono una fallita, una delusione, una catastofre, piango tutte le notti dopo avere fatto incubi!
Sono rotta, sono triste, sono sola, ho paura di ogni rumore, sono vuota, VOGLIO MORIRE!
«Sto bene» rispondo continuando la mia strada, ma lei mi prende il braccio e sobbalzo passando più volte la mano sul braccio come per "pulirmi".
Lei confusa dalla mia reazione aggrotta la fronte.
«cosa vuoi?» rispondo acida.
Non sono mai stata così acida in tutta la mia vita.
Sono sempre stata gentile ed educata.
«Voglio solo conoscerti!» dice lei abbassando lo sguardo.
«Non c'è bisogno che fai finta, non ho bisogno di nessuno!» e per una ragione a me sconosciuta Melissa si mette a piangere.
Guardate, faccio del male con semplici parole.
Con qualche parola faccio piangere la gente.
Che mostro sono?
«Scusa, io no- non volevo disturbare!» e corre via.
La rinseguo e quando si siede su una panchina mi siedo accanto.
«Non facevo finta te lo giuro, voglio solo esserti amica, ti ho visto a scuola, sei sempre sola, nel tuo angolo, non parli con nessuno, e io, io volevo solo aiutarti» si asciuga le lacrime e poi fa una cosa che non mi sarei mai aspettata.
Mi abbraccia, ma non un'abbraccio normale, è un'abbraccio che mi fa vibrare.
È strano, dopo anni che non ti fai abbracciare, dopo quelle notti insonne a piangere e a pregare di ricevere un'abbraccio.
Resto rigida come una pietra, e lei mi stringe.
Da quanto tempo aspettavo un'abbraccio?
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Ciao a tutti ❤️🍃
Grazie mille a tutte le bellissime persone che leggono il mio libro 💮
Ecco il vostro capitolo, e scusate l'attesa!
🍃Buona lettura 🍃
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