Parte 13

Sento delle mani accarezzare tutto il mio corpo, mi muovo ma gli occhi sono ancora chiusi, le mani risalgono sulle cosce fino alla mia intimità e grido.

«Ahhh!» infine apro gli occhi, gocce di sudore mi bagnano la fronte, e mi accorgo di essere in una stanza in ospedale.
Solo un incubo

E tutto ritorna a scatti nella memoria.

Cederic, la casa sul lago...

Mi ha violentata, lo ha fatto, mi ha strappato l'unica cosa pura che avevo.

Mi ha usata allora che io lo amo, mi ha spezzato tutte le mie ragioni di vita.

Voglio morire.

È troppo dolore, è troppo pesante.
Lo sento schiacciare il mio petto, come se volesse spaccare la mia cassa toracica per distruggere i miei polmoni per non potere mai più respirare.

Ma non so cosa sento.

Rabbia, paura, tristezza, dolore, angoscia, disgusto e altri millioni di sentimenti che non posso spiegare.

Non posso perché non si può spiegare.

Come se un coltello ti continua a colpire il cuore, senza smettere, ma non muori, senti solo dolore.

Come quando prendi a pugni qualcuno ma sei così arrabbiato che non importa se gli deformi la faccia.

Come se quando cammini il suolo si spezza sotto i tuoi piedi.

Come quando perdi qualcuno a te caro e piangi tutte le lacrime del corpo.

Come quando ti distruggono poco alla volta le tue speranze di avere una vita migliore.

Ed un sacco di altri sentimenti.

Continuo a piangere e cerco di alzarmi da quel letto ma appena poso i piedi al suolo cado.

La porta si apre ed il ragazzo tatuato entra.

Cosa ci fa qui?

Si avvicina per aiutarmi ma faccio dei versi strani indietreggiando.

«voglio aiutarti Moona» scuoto la testa in segno di no.

E lui si arrende chiamando un'infermiera.

La guardo impaurita ma il suo sorriso dolce mi rassicura, mi fa sdraiare nuovamente sul letto e cambia la flebo.

«Come vi sentite?» chiede lei.

Non rispondo.
Non riesco, è strano, è come se avessi perso la capacità di parlare.

Vorrei gridare ma non riesco.

Sono muta.

«Ripeto, come vi sentite?» chiede ancora preoccupata l'infermiera.

Ma non rispondo e piango.

Sto malissimo.
Sono esausta di vivere.
Voglio morire.
Uccidetemi per favore che io non ne ho il coraggio.

«Moona?» la voce di quel ragazzo mi fa girare la direzione dello sguardo incrociando il suo sguardo.

Mi chiedo come fa a sapere il mio nome.

Io il suo non lo conosco.

«Moona, devi dirmi chi ti ha fatto questo, devi dirmelo per favore» si avvicina ma scuoto ancora la testa piangendo.

«Ok, sto qui, ma parla per favore» vorrei dire qualcosa ma non riesco.

Continuo a piangere.

Voglio solo morire.


🍀🍀🍀🍀🌸🍀🍀🍀🍀
Ciao a tutti ❤️
Ecco il nuovo capitolo ❤️🍃

Spero che sia di vostro gradimento 😉🍃

🍃 Buona lettura 🍃

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