Parte 10
Maggio, il tempo è volato, sono passati mesi, ma la mia routine non è cambiata.
Mio padre è sempre il solito ubriaco, mi picchia spesso, ma non come prima, peggio, sono finita in ospedale due volte, la mia vicina di casa è passata a trovare mio padre e mi ha vista al suolo in sangue, incosciente.
Le ho detto che è un ladro.
La seconda, non so chi mi abbia portato, mi ricordo solo di essermi svegliata all'ospedale sola.
Io e Cederic siamo più innamorati che mai, è sempre il solito, mi fa un sacco di regali, il solito romanticone, lo amo con tutta me stessa, credo, anzi sono sicura che sia l'unica cosa che mi resta nella vita.
Per lui sarò forte.
Il ragazzo dal braccio tatuato non si è mai più fatto rivedere.
Volevo che fosse restato con me, come un fratello più grande che mi protegge.
Chiudo gli occhi cercando di smettere di pensare.
Ma non si può.
Così mi arrendo e mi alzo facendo i compiti solo per distrarmi.
Ma i pensieri non hanno intenzione di mollarmi.
***
La porta della mia camera si spalanca, apro gli occhi, stavo dormendo sulla scrivania.
Mio padre entra e mi prende per un braccio e mi alza dalla sedia.
«Cosa fai ancora qui? Dovresti prepararmi la cena!» mi lancia al suolo.
«Scusa papà, mi sono addormentata!» ma come sempre non mi ascolta e come ormai si diverte a fare dopo una serie d'insulti e di pugni se ne va lasciandomi stesa al suolo.
****
Mi alzo il corpo dolorante, ma ormai ho l'abitudine.
Mi i filo un maglioncino leggero che copre, un jeans e delle scarpe da ginnastica.
Nascondo i lividi che ho sul viso con del fondotinta e vado a scuola.
«Ciao Moona» i soliti bulli mi circondano.
Come quasi ogni giorno mi spingono al muro per farmi paura o per umiliarmi.
Ma questa volta mi guardano di più.
Mi chiedo il perchè e vedo la mia spalla scoperta, che mostra un livido.
Alzano la mia maglietta «Cosa state facendo?» chiedo con le lacrime agli occhi.
Mi guardano con gli occhi spalancati e poi mi lasciano, non capisco la loro reazione.
«Chi ti ha fatto questo? Oddio crederà che siamo stati noi, siamo fottuti» dice Luke.
«Non sono affari vostri!» esclamo andandomene.
Arrivo in classe un pochino in ritardo.
E mi siedo, le ore passano con una lentezza infinita.
Ma quando la campanella suona lascio un sospiro.
Esco correndo nelle braccia di Cederic che mi aspetta come sempre.
Mi bacia e forzo un sorriso.
«Vieni con me, andiamo alla casa sul lago» annuisco e salgo in macchina.
🍀🍀🍀🍀🌸🍀🍀🍀🍀
Ciao a tutti ❤️
Scusate se vi ho fatto aspettare moooolto.
Ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia.
Oggi, farò pubblicità a un libro che mi piace molto😉
Un viaggio di sola andata
Leggete se vi piace💞
🍃Buona lettura 🍃
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