1 - Desiderio

Lei è la candela che brucia nella mia camera io sono come l'ago, l'ago e il cucchiaio.

Sul bancone con un fucile, molto presto tutti ne avranno uno e la febbre quando sono vicino a lei .
Desiderio,  desiderio...

(U2 - Desire)


Due anni prima...

Stella entrò ancheggiando nel mio ufficio, il suo impeccabile tailleur grigio perla dal taglio sartoriale, metteva in evidenza le sue forme perfette, la camicia bianca, sapientemente sbottonata, mostrava senza pudore il seno sodo e invitante. Bastava solo un passo, uno soltanto e avrei potuto toccarlo, avrei potuto saziarmi di lei, placare il desiderio che mi devastava da giorni. La volevo.

Poco interessava che Sarah mi aspettasse a casa, già pronta per andare a cena fuori; poco importava che non vedessi Lily da quasi due giorni. No, in questo momento non era la mia famiglia a riempire i miei pensieri, ma Stella e il suo culo sodo, che prima della fine della giornata avrei certamente palpato. Portava dei documenti da firmare, un accordo importante, l'ultimo atto di una giornata fruttuosa e soddisfacente, che avrebbe portato denaro fresco nei miei conti e che avrebbe contribuito a gettarmi ancora di più nella spirale di decadentismo nella quale ero precipitato. Una spirale dalla quale non desideravo affatto uscire. Le feci cenno di avvicinarsi e lei lo fece, con il suo ancheggiare morbido e felino.

"L'accordo è pronto" affermai, già conoscendo la risposta della mia interlocutrice.

"Manca soltanto la sua firma, signor Landon e  la J & S sarà ai suoi piedi!" rispose con un sorriso lascivo, percorrendomi con uno sguardo acceso di lussuria e desiderio. Anche lei mi voleva.

Sorrisi di rimando, afferrando la stilografica d'oro che usavo per siglare i miei successi imprenditoriali. Una firma, uno svolazzo leggero e il mondo era ai miei piedi. Poggiai la penna e alzai lo sguardo su di lei, fissando l'attenzione sul ciondolo a forma di S che ondeggiava lieve dal collo al solco dei seni. Sentii crescere l'eccitazione assieme al bisogno di sfogarla. Sentii crescere il bisogno di sentirmela addosso, di respirare il suo profumo, di assaporare la sua carne vellutata e calda.

"Vieni qua" dissi, facendole cenno di raggiungermi dietro la scrivania "ho voglia di festeggiare!" Continuai, tirando fuori dal cassetto una scatolina d'argento con il mio paradiso personale.
Un cucchiaino per prelevare una piccola dose di cocaina, sufficiente a preparare quattro piste e un tagliacarte per tagliarle. "Avvicinati, festeggia con me!" Le sussurrai ipnotico, poi le porsi la cannula che usavo per tirare la coca. Stella sorrise, gli occhi accesi di desiderio, il busto pronto a piegarsi in avanti, il dito a tappare una delle narici. Non era la prima volta che tirava, si percepiva dalle movenze sicure del suo corpo; non c'era timore né reticenza, ma voglia, forse bisogno, sicuramente desiderio. Imitai i suoi gesti tirando le mie due piste poi appoggiai la schiena alla poltrona e la guardai in attesa che la magia si compisse.

"Chiudi la porta!" Le dissi in un tono che non ammetteva repliche, "poi torna qui!" Stella annuì senza replicare e con gli occhi accesi e febbrili, si avvicinò a me; il passo di chi si sente assolutamente sicuro di sé, di chi sa di essere desiderato, ma nello stesso tempo vuole temporeggiare per esserne certa fino in fondo.

"Avvicinati di più!" Sussurrai. Non si mosse, rimase li, in attesa di un mio gesto, come se improvvisamente si fosse resa conto di ciò che stava per fare e con chi.

"Signor Landon, io..."

Era timore quello che leggevo nei suoi occhi o tattica per acuire il mio desiderio, ormai più che evidente?

La raggiunsi con poche falcate e prima che potesse dire un'altra parola le baciai le labbra, sfogando sulla sua bocca tutta la voglia di lei che avevo represso negli ultimi mesi. La bocca di Stella era calda e voluttuosa, mentre rispondeva al mio bacio con altrettanta passione; le sue braccia mi circondarono le spalle, mentre la sollevavo portandola sulla mia scrivania; le mani allentarono rapide la mia cravatta, le dita slacciarono i bottoni della camicia posandosi sulla pelle accaldata e glabra del mio torace. Le sollevai la gonna carezzandole le gambe toniche, palpeggiandole il culo sodo, vezzeggiandole i seni pieni.

"Spogliati" le ordinai allontanandomi per un doloroso istante da lei. "Voglio scoparti e non voglio avere intralci di nessun tipo!" conclusi perentorio. La mente piena soltanto dell'esaltazione per l'affare appena concluso, il cervello sovreccitato dalla droga e da lei, dal suo corpo caldo e dalle sue curve generose. Non c'era più spazio per nulla in quel momento.

Non c'era più spazio per loro.

§§§§§

Mi sveglio di soprassalto ascoltando il vento soffiare impetuoso dal mare, le imposte di legno scricchiolano, come vecchie ossa, mentre la mente si riempie lentamente del dolore dei ricordi. Esco all'aperto, incurante del freddo pungente di un ottobre già avanzato, la notte mi accoglie come una coperta umida, che io ospito in silenzio sulle mie spalle. Il calore, quello dolce e accogliente, il tepore dell'estate, la dolcezza della primavera, non li merito più. Non dopo quanto ho fatto alla mia vita e a quella delle persone che mi amavano.
L'urlo del vento rimbomba nella mia testa come un boato, lo stesso di quella notte...
Mi stringo in un abbraccio solitario, mentre le stelle iniziano a fare capolino tra le nuvole nel cielo notturno. Guardo in alto sperando, che quegli occhi luminosi nel buio di velluto, rischiarino per un istante il mio cammino e che quelle piccole luci nel cielo abbiano pietà di me.

E la febbre sta salendo
Desiderio
desiderio
Che brucia
che brucia...

*testo tratto dal brano: Desire - U2

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Nuovo anno, nuovo capitolo di questo racconto.

Avete conosciuto Daniel e ciò che era prima del prologo, avete colto un piccolo sprazzo della sua vita prima dell'incidente.

Che ne pensate?Vi sembra odioso?

Devo confessarmi che a me ,scrivere di lui, del suo prima e del suo dopo, sta piacendo molto. Spero che questo personaggio intrighi anche voi.

Nb il brano scelto è Desire degli U2 tratto dall'album Rattle and Hum del  1988

Alla prossima e fatemi sapere che ne pensate.

CIAO!!! e BUON ANNO

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