MISSING MOMENT

[Seguendo la scaletta che avevo previsto, Anna e Marco sarebbero dovuti rimanere senza parlarsi, uno in America, l'altra in Italia, senza avere più contatti. Anna avrebbe deciso di ritornare a Long Beach in vacanza per cercare di rivivere le emozioni che dodici anni prima l'avevano resa diversa e sì, anche con la speranza di trovare Marco per le strade della cittadina, oppure sul mare o, semplicemente, nella casa in cui viveva. Lei sarebbe andata nella casa che lei e la madre avevano affittato per quella famosa estate e, girandosi a vedere la stanza di Marco, avrebbe visto proprio lui. Quest'ultimo si sarebbe girato, l'avrebbe vista e sarebbe uscito di casa per andarle incontro. Questa era l'introduzione.]

p.s. per questo capitolo avevo pensato di mettere come musica di sottofondo "Love is a mystery" del mio amato Ludovico Einaudi e la sua durata sarebbe stata la stessa della lettura del capitolo. Spero che riusciate a fare questa cosa che avevo ideato.

MISSING MOMENT

MARCO'S POV

La vedo. Vedo Anna. Sono passati dodici maledetti anni ed ora è qui, con quello sguardo che trasuda esperienza ed amore. È come se fossi in stato di trance.

Ci guardiamo, ci osserviamo.
Ci raccontiamo le vicende passate, ce le ricordiamo con gli occhi e le facciamo tenere a galla.
Ci studiamo con l'intenzione di impararci.
Mi assalgono mille emozioni, a lei invece tremano le mani e delle lacrime di gioia le scendono dal viso.
Sento l'amore, il dolore, la sofferenza, la felicità, il senso di vuoto, il senso di pienezza.
Sento tutte queste emozioni ritornare in me, emozioni che solo lei m'aveva fatto provare.
Ho vissuto di tutto con lei, per lei, grazie a lei.
Grazie a lei sono cresciuto.
Ho imparato ad affrontare le brutte situazioni di petto.
Ho imparato che la sofferenza mi ha cambiato.
Ho capito che, nonostante la lontananza, Anna rimarrà sempre quel diamante che terrei chiuso nella teca del mio cuore e che non farei toccare a nessuno. È lei che mi rende speciale.

Mi avvicino, si avvicina.
La guardo, mi guarda.
Un'aura pesante ci avvolge. È come se ci unisse, come se riunisse l'Anna e Marco di un tempo, quelli ingenui, quelli giovani, quelli che soffrivano e che avevano sofferto.

Tutto diventa una lacrima di nostalgia.
Ci baciamo.
Ci baciamo per ricordare.
Per riunirci.
Per amarci.
Per riconoscerci.
Per viverci.
Per riviverci.
È tempesta nel mio cuore. Lo sento battere a mille.
Sento sentimenti morti e sepolti resuscitare e inondarmi di un vento dentro che non mi rendeva tempesta da tanto tempo.
Anche Anna è emozionata, il suo cuore chiede pietà a queste emozioni.
Le accarezzo la guancia, la guardo intensamente, come una volta, e la bacio di nuovo.
Non mi stanco di lei e del suo ricordo.
Non mi stancherò mai.
Tutti questi anni e, nonostante cercassi di dimenticarla con altre donne, c'era solo lei, i suoi occhi e la sua voce e il suo profumo.

Agognavo questo momento come l'assetato anela l'acqua.
Speravo in un incontro che potesse riunirci.
Vedo passarle davanti agli occhi i ricordi dei momenti vissuti insieme.
Vedo rivivere il dolore causato dalla sua scomparsa.
Sento le sue mani stringere i miei capelli e sfogare tutto il rimorso che l'attanaglia su di essi.
È come se lei non avesse mai avuto l'opportunità di tornare.
Ed è come se lei stesse cogliendo l'attimo per non avere nessun rimorso.
Sento delle lacrime bagnarle le guance.
Con le labbra asciugo le sue lacrime, ma ora sento di cedere io.
Sento che sto per scoppiare, per piangere.
Mi scende una lacrima, percorre tutta la guancia e si ferma sul mento.
Anna la guarda e poi si sporge per baciare lì, proprio dov'è la lacrima.
Assaporo la presenza delle sue labbra sulla mia pelle.
Chiudo gli occhi, le bacio la fronte e poi ci abbracciamo.
La stringo forte per paura che possa andar via.
La stringo forte e iniziamo a piangere un pianto che sa d'amaro.
Un pianto che sa di rimorsi, di esperienze mancate e di mancanze imposte.
Ci abbracciamo ed entrambi piangiamo, ma sorridiamo.
Aleggia nell'aria odore di ritrovi, le immagini del passato che si fanno vive. Ancora.

È possibile sentire il vento del passato provocare il rumore assillante dei ricordi.

Però ora siamo insieme e questo è l'importante.
L'importante è che siamo io e lei.
Anna e Marco.

Anna avrebbe voluto morire,

Marco voleva andarsene lontano.

Qualcuno li ha visti tornare

tenendosi per mano.

[Spazio autrice]

E questo è l'ultimo spazio autrice.. Piango. Comunque questo è il finale "felice" che avevo scritto. Forse è un po' noioso o ripetitivo, ma per me questo è perfetto. Così li ho immaginati nella mia mente, così ho immaginato il loro incontro e non lo cambierei, se dovessi.
Per me loro sono eternamente abbracciati in un abbraccio che sa d'amaro e di rincontri.
Per me loro così e sono stupendi in questo modo.
Spero che vi sia piaciuta quest'alternativa! Un abbraccio a tutte, alla prossima!:) <3

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