CAP.1:Scuola
Mese della viverna nera, giovedí 01.
Uff, un'altro noioso anno scolastico sta iniziando, insieme alla mia frenesia suicida...almeno sono felice del fatto che questo sará l'ultimo anno, poi esercito! Devo tenere duro per sei mesi, poi saró un soldato! Ecco, sono davanti alla accademia umana del combattimento per un altro noioso addestramento con i fucili e le pistole speciali...fortuna che nel pomeriggio si usano le armi bianche! Modestamente, sono il migliore nell'utilizzo delle spade e delle falci, il primo della scuola.
Entro in classe pensando agli allenamenti pomeridiani, senza badare a dove andassi, difatti mi scontro con qualcuno ed entrambi cadiamo a terra. «Scusa, non ti avevo visto. Tutto apposto?»dico rialzandomi dolorante alla schiena, ma appena alzo lo sguardo noto che la persona davanti a me é una viverna! Subito mi inchino e dico«Mi perdoni, mia Signora, non l'avevo notata.» «Insulso umano, dovrei mutilarti ora. Ringrazia il fato che oggi sono felice. Vattene ora.» «Certo, mia Signora. Mi scusi ancora.» e detto questo mi dileguo nell'accademia. Mi devo ricordare che le viverne ci odiano. Entro nella mia classe e noto che ancora l'istruttore manca, il che vuol dire telefono time: prendo il mio vecchio Iphone3006 e comincio a flipparmi. Dopo 6 minuti l'istruttore entra con dieci fucili sonici e dieci pistole sonore, e ne da un paio ciascuno. Che palle, ancora tiro al bersaglio. Se almeno funzionassero sarebbe divertente; pensare che ho sempre preso 10. Dopo tre ore di tiro al bersaglio, l'istruttore fece un'annuncio«Allora cadetti, come tutti sappiamo oggi é il primo giorno del mese della viverna nera, e per questo il nostro Imperatore Nidhoggr ha deciso di visitare le sue accademie. La nostra é la 176 e tra poco l'Imperatore sará qui; inoltre egli sceglierá 10 cadetti che entreranno a far parte della sua guardia privata. Quindi oggi voglio che ognuno di voi si impegni al massimo!! Ah giusto: le armi che vi ho dato saranno quelle che voi terrete per andare nell'esercito, mentre quelle bianche ve le sceglierete voi, due a testa, una pesante e una leggera. Detto ció, direi di fare un ripasso delle specie nemiche con una veloce interrogazione. Vediamo un pò...Allen Walker.» «Si signore!» «Dimmi i poteri dei demoni e i loro punti deboli. Voglio sapere anche il nome del loro capo e della sua stirpe.» «Si signore. I demoni basano la loro forza sul dominio del fuoco e della terra, inoltre possono aumentare esponenzialmente la loro forza bevendo il sangue degli angeli e dei draghi. I loro punti deboli sono la luce solare, che li indebolisce, le armi bianche benedette, mortali per loro, e il sangue di viverna, che li assoggetta e li trasforma in viverne rosse. Il loro capo é Andrew Hell; al momento vi é un unico membro della sua stirpe, di nome Zalgo.» dico il tutto con noia e disinteresse, sapendo che mi avrebbe messo un 7. Invece mi dá un 10 e dice«Bravo, Walker. Seduto ora.». Sono sbigottito: non avevo mai preso un 10 alle interrogazioni! Sto per chiedere il perché di questo voto, quando all'improvviso sentiamo suonare l'inno delle viverne. Come fulimini ci alziamo in piedi e ci incamminiamo verso l'aula magna, che piú o meno é grande quanto uno stadio da calcio. Entriamo e ci posizionamo davanti il palco dell'aula, che é agghindato di viola e nero, con lo stemma imperiale: raffigura una viverna nera e viola che uccide un drago grigioverde, e sullo sfondo si vede una montagna verde pallido. Ogni volta mi chiedo che posto sia. Ecco, l'Imperatore é entrato: é un uomo con molte cicatrici, dal corpo muscoloso e imponente, come le ali chiuse, che assomigliano ad un mantello. Indossa una armatura leggera ma resistente, di un nero oscuro. Al suo seguito vedo suo figlio Cedrik. É uguale al padre, solo piú giovane di 1000 anni. L'Imperatore ci sta scrutando uno a uno, e ogni tanto si sofferna su qualche cadetto. Dopo averci osservati tutti e 50, dice, con voce potente e un pó rauca«Salve cadetti, oggi sono qui per scegliere 10 di voi. I vostri istruttori vi avranno giá detto tutto. Vi dico solo che voi dovrete battere 50 dei mie guerrieri personali. Io stesso ho scelto i vostri avversari, in base alle vostre valutazioni e al vostro livello fisico. Che la prova inizi!» e detto questo, si ritiró dietro il palco, mentre noi ci dirigiamo nella sala combattimento. Il primo a cominciare sono io...la solita fortuna; entro nella sala, oscurata per evitare che gli altri guardino il combattimento, e vedo che vi sta la donna di stamani! Che culo, proprio...vedo che indossa una armatura nera e pesante, impugna un fucile oscuro e sulla schiena ha una spada nera. Prevedo che mi divertiró un sacco! Subito indosso la mia armatura leggerissima, impugno la pistola sonora e la mia falce oscura, mentre sulla schiena metto la mia spada. Appena mi posiziono davanti alla donna, lei dice«Ti uccideró, umano, per avermi buttata a terra!» «Contaci, 'Signora'.» la schernisco anche con un inchino esagerato. Subito lei perde la calma e mi spara un raggio oscuro dritto al petto, ma prontamente lo evito e sparo a raffica degli ultrasuoni, capaci di uccidere, ma con un movimento rapido li evita e si alza in volo e spara un raggio verso la mia pistola, che subito si disintegra. Io non mi scoraggio, e con la falce riesco a ferirle una gamba, provocandole uno scuarcio enorme sul polpaccio, tanto profondo da farla urlare di dolore e farla accasciare a terra. Subito con un movimento rapido le strappo il fucile di mano e lo distruggo, ma nel farlo lei si rialza e, con la spada sguainata, mi tira un fendente alla schiena, provocandomi una ferita molto profonda; io barcollo e mi arreggo all'asta della falce, mentre lei cerca di fermare l'emorragia alla gamba con una fascia. Io riesco a riprendermi e con uno scatto tiro un fendente laterale, ma lei lo intercetta con la spada e con dei movimenti rapidi mi stappa via la falce, che finisce lontano da me, per poi trafiggermi all'addome. Io rimango fermo, inerte, e penso <É la fine. Moriró sicuramente>; sto per svenire, ma sento una forza benefica farsi strada dentro di me, e come in un sogno vedo le mie ferite rimarginarsi. La viverna é sbigottita, ma subito si rilancia urlando verso di me con la spada pronta a fendermi; in un attimo è su di me, e io la evito velocemente, sguainando la spada, che mi accorgo si sta illuminando di un verde pallido, e con tutta la forza che possiedo taglio a metá la spada di lei. Adirata, la viverna si allontana, ma subito ride e mi dice«Hai coraggio umano, ma non ti servirá a nulla, perché ora sei morto», per poi trasformarsi in Viverna: è enorme e potente. Io, quasi in trance, le vado incontro e con un fendente laterale le trancio via la testa;.subito vedo il corpo e la testa svanire in una nuvola nera. Mentre osservo la nuvola, mi sento mancare le forze, e prima di svenire sento una voce profonda e rauca dirmi «Sei stato bravo.».
SPAZIO AUTORE
Salve wattpaddiani, ecco a voi il primo capitolo. Enjoy it ^^. Come sempre un saluto a tutti e alla prossima. Ciaooo
P.s.: l'immagine ritrae la viverna del combattimento. Molto bella ma terrificante.
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