PROLOGO

Solo nel 1982 ho trovato una frase a effetto che mi potesse rappresentare, ammetto che subito non ne avevo compreso il significato ma pochi anni dopo, ripensando alla mia strana, sottolineo strana, vita, ho capito.

Scusate, ultimamente tendo a dimenticare molte cose, la vecchiaia avanza no?
Magari.

La frase è "ho visto cose che voi umani potete solo immaginare", subito non mi colpì molto. Era il lontano, mica tanto, anno 1982 quando vidi per la prima volta il film di fantascienza Blade Runner, mi piacque molto ma non vi ripensai fino a diverso tempo dopo. Quando, nel 1987 se non sbaglio, mi sedetti su una normale panchina e mi misi a pensare alla mia vita. Potrà sembrare normale che una persona entri in una sottospecie di crisi spirituale e cose simili, ma il mio caso non era uno di quelli. Nella mia vita ho visto molte cose, troppe, alcune sono ormai sbiadite per il troppo passare degli anni, altre invece non penso di essere in grado di dimenticarle. Ho visto di quelle cose che i normali esseri umani forse non sono nemmeno in grado di immaginare. Quindi questa frase è perfetta per me, per un po' di mesi ero stata convinta di fermare una qualsiasi persona per strada per guardarla negli occhi seriamente e con voce impostata dire «Io ho visto cose che voi umani potete solo immaginare» così, giusto per il gusto di vedere la loro reazione sbigottita.

C'è da dire che dopo tutto questo tempo il mio senso dell'humor non é sfumato, vero?
Me lo auguro.

Tornando al discorso, c'era davvero qualcos'altro che vi volevo dire, ma me ne sono dimenticata… accidenti, cos'era?
Beh?! Non guardatemi così, é una domanda retorica, so perfettamente che non potete dirmi cosa vi volevo dire.
Eppure mi sembrava importante...
Oh! Ci sono!

Penso che non abbiate capito il motivo del perché nella mia vita ho visto così tante cose strane, dato che ho l'aspetto di una diciottenne. Al vostro quesito posso rispondere con facilità.
Sono nata nel 1643, per esattezza il 26 novembre del 1643, non mi ricordo l'ora, chiedo venia, e circa diciotto anni dopo, mese più mese meno, ho avuto una piccola scaramuccia con un essere che non avevo mai visto.
Che volete che sia? Ho affrontato di peggio. Fatto sta che mi ha picchiata, l'ho picchiata...sempre se fosse una femmina, e badabim badabum! Mi ha resa immortale.
Banale vero? Incredibile? Imbossile?
Francamente me ne frega meno di niente di quello che pensate, ma è la verità.

Ebbene signori e signore, avete davanti un fossile di 374 anni! Mese più mese meno, ovvio.

Accidenti, penserete, quella bella ragazza non assomiglia affatto a una nonnetta raggrinzita di 374 anni! Come sarà mai possibile?
E beh, certo che siete duri di comprendonio, sono immortale! Avete bisogno dello spelling?
Spero di no.
Non posso morire, e non posso invecchiare.
Che fortuna?
No. Assolutamente no.
É uno strazio.
Uh sì che bello, non posso morire!
Il mio consiglio è quello di tacere se non sapete di cosa state parlando.
Il dono, se proprio vogliamo chiamarlo così, è stato dato solo a me, e non alle persone che amavo, non alla mia famiglia, non ai miei amici. Solo a me.
Di conseguenza ho visto invecchiare e morire tutti quelli a cui tenevo mentre io rimanevo sempre la stessa, bloccata per sempre nel tempo.
Inutile dire che a lungo andare il dolore si trasformò in ricordo, e la confusione in consapevolezza.
É stata dura ambientarsi ogni volta a nuove invenzioni, lo ammetto, quella degli smartphone mi ha proprio stesa, ma la cosa più difficile è che non puoi affezionarti a nessuno.
Per prima cosa, sarebbe troppo doloroso vedere invecchiare e morire le persone a cui tieni, seconda cosa le persone avrebbero dato di matto nel sapere che il mio aspetto non variava mai.
Ai miei tempi, -bello sentirselo dire da un apparentemente diciottenne vero?- , le persone davano la colpa di tutto alle streghe e altre stupidaggini varie quindi per me fu abbastanza facile fuggire eccetera eccetera.
Anche se la mia chioma di capelli rossi non mi ha mai particolarmente aiutata.

Come? Si, tu laggiù! Dimmi.
Mmm...cos'era quell'essere?
I ricordi sono un po' sbiaditi in realtà ma...chi voglio prendere in giro?!
Popola i miei incubi ogni notte da 356 anni! Accidenti se me la ricordo!
Era una creatura magica.

Sul fatto che sono immortale mi avete guardata come una pazza e ora sul fatto che ho combattuto contro una creatura magica, niente?!
Che tristezza.

Comunque, era un essere magico. A primo impatto sembrava una ragazza normale, di circa sedici anni, bella, alta, capelli biondi. Contate che era il 1661 quindi provate ad immaginarla. Adesso penserete che sia una specie di fantasma umano ma a quei tempi era una bella ragazza.
Mi si avvicinò e mi attaccò, e come ho detto prima mi ha resa immortale, non c'è molto altro da spiegare in realtà.

Scusate, a volte scordo che per voi è come se stessi parlando in arabo.
Errore mio.

Ho pensato per molti anni che fosse un demone, basandomi su storielle delle persone di quel tempo, ma alla fine dedussi che un demone non potrebbe mai essere così grazioso.
Certo, i libri e i film di oggi ci mostrano ampiamente di come un demone possa acquisire sembianze umane, ma questa è la vita reale.

Lo so, lo so, questa è la vita reale ma io sono immortale e ho combattuto contro una ragazzina psicopatica assetata di sangue, del mio sangue.
Però questa è la verità.

Tornando al discorso, non poteva essere un demone, ammesso che esistano, ma non poteva nemmeno essere umana. Dedussi che fosse qualcos'altro, qualcosa con la bellezza di un angelo e la perfidia di un demone. Cominciai a chiamare quella creatura Fata, non so perché ma mi piaceva. Al giorno d'oggi si associano alle fate delle simpatiche creaturine allegre che cantano e ballano tutto il giorno ma la Fata che ho incontrato io non era affatto così, tralasciando il fatto che pensavo di aver inventato io il termine fata, povera illusa.

Illusa è una parola particolare. Sono una povera illusa se penso di star parlando con un pubblico vero?
Oh si.

Ho il costante bisogno di dire a qualcuno cosa mi succede, cosa provo e come tutto è successo, ma non posso farlo. Così ho deciso di buttar giù due parole su questo insulso pezzo di carta.
Ho provato a tenere un tono scherzoso solo per mascherare quando io sia triste e sola. Quando avrò scritto tutto, distruggerò il libro quindi nessuno leggerà mai queste parole. É una cosa che assolutamente non mi posso permettere.
Quindi, o questo o impazzisco, e ci sono andata vicino troppe volte.
Comincerò col scrivere quello che mi é successo, partendo dal principio, e con tutti i dettagli.
Sarà una cosa lunga, ma almeno mi permetterà di parlare con qualcuno, o meglio, con qualcosa.
Percui, dato che nessuno verrà a conoscenza di niente, ho deciso di scrivere come se stessi per davvero raccontando qualcosa ad un pubblico. Mi sembra una cosa saggia per non dare di matto. Non più del solito almeno.

A proposito, sarebbe opportuno che scrivessi anche il mio nome. Avevo pensato di non farlo ma tanto poi distruggerò il libro quindi perché no.
In realtà ho tanti nomi, la cosa più divertente che io abbia fatto nella mia vita è stata quella di inventarmi un nuovo nome ogni volta che qualcuno si insospettiva o ogni volta che cambiavo paese. Sono stata Abigayle, Adelaide, Bridget, Christobel e tanti tanti altri.
Ma il mio vero nome è Elisabeth.
Elisabeth Morgan e questa, purtroppo, é la mia storia.

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SPAZIO AUTRICE

Ciao ragazzi! Se siete giunti fin qui, significa che almeno il prologo lo avete letto, e questo mi rende molto felice.
Sarei altrettanto contenta se mi deste qualsiasi tipo di consiglio, purché costruttivo, gli insulti non servono a nessuno.
Spero di riuscire ad intraprendere questo nuovo viaggio con voi.
Ringrazio specialmente Mel96ly, la mia nuova beta che ha revisionato e corretto il prologo, inoltre mi accompagnerà in questa folle avventura, rendendo la storia il più perfetta possibile💎

Al prossimo capitolo!❤

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