Primo vero appuntamento pt.2

(Pdv Yuna)

"Quindi non hai più rivisto tua madre?"

Finalmente ho ottenuto ciò che speravo da un po'.
Nayara mi sta ormai parlando di una buona parte del suo passato da  mezz'ora, o forse di più, sono talmente immersa in lei e in tutto ciò che le riguarda che ho persino dimenticato di avere un orologio al polso.

"Non ho più visto o sentito mia madre ma poco importa, e lo stesso vale per mio padre"

Continua a ripetere che la mancanza dei suoi genitori ormai non le importa più e non influisce sulla sua vita ma il suo sguardo che si è fatto triste e un po' malinconico, sembra affermare il contrario.

"Sei sicura?"

Punta gli occhi dritti sui miei e sembra si stia sforzando di apparire forte.

"Tu invece?"

Ignora la mia domanda facendone una a me.
Non vuole forse affrontare l'argomento più del dovuto?
Versa un po' di vino bianco nel bicchiere che le sta affianco.

"Io? Io cosa?"

"Non credi sia arrivato il tuo turno? Dimmi qualcosa del tuo passato, o del tuo presente.
Insomma, parlami"

Si prende un attimo di pausa e ne approfitta per portare la sua mano alla mia

"Mi piace ascoltarti"

Le sue labbra aderiscono perfettamente al bordo del bicchiere in vetro ed i suoi occhi mi stanno scrutando in attesa che io dica qualcosa, in realtà tutto quello che vorrei in questo momento e avere quelle stesse labbra che di tanto in tanto continua a bagnare di vino bianco, poggiate sulle mie.
Sembra che stia ancora pensando al discorso avuto precedentemente, la sua famiglia sembra essere un tasto dolente, quasi quanto la droga.
Vorrei poterla stringere adesso e togliere quel velo di tristezza dai suoi occhi.

"Non credo ci sia molto da dire, o meglio niente di interessante.
Non ho filtri, sono proprio come mi vedi"

"In questo momento io vedo solo che non riesci a smettere di guardare le mie labbra"

Non è certo la prima volta che faccio i conti con la sua schiettezza, le piaccio, ormai su questo non ho dubbi ma quando assume questo comportamento so bene ormai che  vuole iniziare una sorta di provocazione nei miei confronti, e quasi sempre lo fa per evitare di litigare o per nascondere le sue insicurezze.
Adesso, sono sicura che parlare del suo passato le fa male, più di quanto le fa male il suo presente, nel quale, a dir suo non si sente se stessa e si sente fuori luogo.
le volte precedenti ad essere sincera nemmeno io sono stata da meno, mi sono adagiata ad ogni sua provocazione, e ho fatto si che anche in quel caso l'istinto facesse da padrone.
Ho toccato ogni centimetro della sua pelle come la cosa più cara al mondo e i nostri corpi si sono incastrati perfettamente come pezzi di puzzle.
Questa sera però sembra essere tutto diverso.
Sembra che io stia conoscendo Nayara per la prima volta.
Il mio corpo è rigido e sento una certa ansia.
Quando mi guarda mi sembra di non aver mai veramente guardato i suoi occhi, ma di averli solo visti e di certo c'è una netta differenza.

"Ti ho messo un'altra volta in imbarazzo?"

Le sorrido e mi appresto ad ignorare, almeno momentaneamente queste considerazioni sul suo essere.

"Hai intenzione di prendermi in giro ancora per molto con questa storia dell'imbarazzo?"

"Puoi scommetterci!"

Il suo sorriso si evolve in una risata che contagia anche me.
Le stringo la mano e chiudo leggermente gli occhi solo per godere al meglio di quel suono.
Il suo ridere è contagioso, mette di buon umore.
È questo il suono che ha l'amore?

"Mi piace come ridi.
Mi piace davvero tanto"

Si ferma un attimo per poi sollevare il suo busto e azzerare completamente la distanza tra i nostri corpi data dal tavolo del locale.

Il suo viso è distante solo pochi centimetri dal mio e riesco a sentire il suo respiro sulle mie labbra.
Prima che potessi fare qualcosa, la sua bocca è già sulla mia.
Mette una sua mano sulla mia guancia destra e mi bacia lentamente, come se avesse dimenticato il concetto di fretta.
Il mondo sembra essersi fermato di fronte a quel bacio.
Anche il sapore delle sue labbra sembra essere diverso da tutte le volte precedenti.
Le nostre labbra si staccano ogni tanto per permetterci di prendere aria, durante queste piccole pause mi regala piccoli sorrisi imbarazzati e io faccio lo stesso.
Tutto il mondo sembra essere fermo, anzi sembra proprio che il mondo fuori non esista.
Ci siamo solo lei ed io alle prese con le nostre labbra che continuano a sfiorarsi e a cercarsi come in un lento e interminabile ballo.

Separa le sue labbra dalle mie e questa volta accorcia ogni distanza tra i nostri corpi.
Mi raggiunge, mi osserva per un attimo e poi lascia aderire il suo corpo al mio sedendo sulle mie gambe.
Mi guarda dritto negli occhi e si limita ad accarezzare i miei capelli senza dire nulla.

"Non sarà rischioso farlo qui? Se entrasse qualcuno?"

Mi sorride e avvicina il suo viso al mio orecchio destro.
Accenna una piccola risata per poi tornare seria e abbassare il tono della sua voce

"So che mi desideri, ma se non ti dispiace vorrei solo che tu mi stringessi.
Mi sento al sicuro quando ci sei tu"

Un movimento repentino le permette di accucciare la testa sul mio petto.

Le sue mani stringono e accarezzano i miei capelli mentre io faccio lo stesso con i suoi

"Ti amo"

Fa una leggera pressione con la testa sul mio petto e sposta le mani sul mio giro vita per poi stringerlo

"Ti amo anch'io"

Il cigolio della porta lascia intendere che qualcuno stia entrando in stanza.
Mi lascia un tenero bacio sulle labbra e torna al suo posto.

"Ecco il dolce"

Il ragazzo che ci aveva servito al tavolo per tutta la sera si appresta a poggiare i piccoli piatti con sopra quella che sembra essere una piccola tortina al cioccolato.

"Secondo te ci ha viste?"

Lo osservo andare via mentre lei inizia a mangiare

"Viste fare cosa?"

Abbasso lo sguardo e sorrido

"Eri su di me, magari ha pensato di aver interrotto qualcosa"

Mi sorride

"Lo pensi pure, effettivamente è ciò che ha fatto"

"Quanto sei stronza"

Sorrido per poi prendere di nuovo la sua mano nella mia e farle una domanda che avevo intenzione di farle da tutta la sera.
Temo sempre che possa scappare via da me per sempre e non solo qualche giorno come è solita fare.

"Nayara, mi prometti che non sparirai di nuovo?"

Sospira e abbassa lo sguardo

"Yuna, la mia vita è cosi difficile"

Prende una pausa e il suo tono di voce si fa sempre più basso

"Farò il possibile, te lo prometto"

Si alza dalla sedia

"Vado un'attimo al bagno, aspettami qui"

Faccio come dice e mentre la osservo allontanarsi, non posso evitare di pensare alla mie paure e alla mia ansia generale sempre pronta a rovinare tutto.
E se sparisse di nuovo? Se dopo questo appuntamento non si facesse sentire di nuovo per giorni? Cosa intende per farò il possibile?

"È davvero bella non credi?"

La stanza non era riservata solo a noi? Possibile che non abbia sentito entrare nessuno? Forse sono troppo presa dai miei pensieri.

Alzo lo sguardo mentre la ragazza dalla chioma bionda regge in una mano una sigaretta e con l'altra sposta una sedia per prendere posto vicino a me

"Che ci fai tu qui?"

Mi sorride e aspira ancora una volta la sua sigaretta

"Quando stava con me era davvero una bambina"

"Che cazzo ci fai qua?"

Eleonor sposta la sedia sopra la quale era seduta e con  un'atteggiamento molto sfrontato (che forse un po' le invidio) apre le braccia e sorride in direzione di Nayara

"Bambina, non ti fa forse piacere?"

Nayara mi raggiunge e mi prende per mano invitandomi ad alzarmi e seguirla

"Non mi fa piacere per niente, Yuna andiamo"

"Non puoi evitarmi per sempre Nayara"

Usciamo in fretta dal ristorante, mi si mette di fronte con le mani alla fronte

"Scusami, non so nemmeno come abbia saputo del nostro appuntamento"

Sospiro in modo seccato e muovo i piedi in modo nervoso, tanto che il mio movimento solleva un po' di polvere data dalle tante piccole pietre presenti per terra

"Ruiz non è cosi invadente"

Mette la braccia conserte

"Cosa c'entra adesso Ruiz, me lo spieghi?"

"Nulla, dico solo che la tua ex sembra una psicopatica"

Fa roteare gli occhi e mantiene la posizione che aveva precedentemente assunto

"Forse lo è.
Cazzo, ha rovinato tutto"

Quella ragazza sembra davvero essere fuori di testa e il solo fatto di averla vista anche cinque minuti mi fa sentire arrabbiata.
Quel tono di voce che assume ogni volta che la chiama bambina mi da sui nervi, ma non posso permettere che abbia ciò che vuole.
Non permetterò che questa serata venga rovinata.

La stringo e porto il suo corpo al mio

"Non ha rovinato nulla"

Non si volta, credo stia evitando il mio sguardo

"Perché non posso avere una relazione normale, come tutti? Devo fare finta di stare con Nicky per la fottuta gente, devo avere a che fare con Eleonor e devo gestire la mia gelosia per Ruiz.
Che cosa devo fare per essere serena e stare solo con te?"

Sorrido rumorosamente in modo tale che lei capisca che non sono affatto arrabbiata

"Potresti iniziare guardandomi negli occhi, che dici?"

Prendo le sue braccia e delicatamente porto il suo corpo di fronte al mio

"Poi potresti continuare con un bacio e poi vedremo"

Mi sorride e lascia che la sua bocca si posi sulla mia.
Mi prende per mano e mi porta vicino all'auto

"Andiamo a casa?"

"Andiamo a casa, si"

Ehilaa nuovo capitolo!
Forse un po' più lungo del solito🤔
Spero comunque vi faccia piacere leggerlo♥️
Se cosi fosse, se vi va lasciate una ⭐ e un 💬.
Buona lettura♥️

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top