Apparente quiete.
(Pdv Yuna)
Nayara apre la porta della sua abitazione.
La osservo mentre se ne sta con una mano sulla maniglia.
Mi fa cenno di entrare, mentre con l'altra mano stringe il telefono poggiato al suo orecchio.
Mi avvicino per darle un piccolo bacio ma la sua figura sfugge alle mie labbra.
"Cazzo, Nicky è solo una foto dannazione!"
Sembra piuttosto nervosa quindi decido di mettermi in un angolino della stanza ed osservarla con un piccolo sorriso sulle labbra, il fatto che sia arrabbiata mi fa sorride, la sua piccola statura la fa sembrare piuttosto buffa quando si arrabbia e questo non fa altro che renderla ancora più carina ai miei occhi.
Immagino che stia discutendo con Nicky per la foto che i giornalisti hanno tirato fuori.
A me queste cose non sono mai importate ma capisco che probabilmente per la sua carriera potrebbe essere un problema, o almeno cosi ha sempre detto Nicky.
"D'accordo d'accordo, adesso però smetti di lamentarti.
Ci vediamo domani"
Sospira in modo pesante e passa una mano tra i capelli per poi rivolgere a me lo sguardo ed avvicinarsi alla poltrona dove sono seduta.
"Finalmente sei qui..Quella foto ha scatenato un vero e proprio delirio sui social e Nicky non fa altro che blaterare, davvero è cosi importante? A chi importa sul serio? Perché deve essere cosi difficile? Davvero non possiamo avere un momento di tregua?"
Le sorrido e la bacio accarezzandole i capelli.
"E questo bacio?"
Mi sorride mentre prende posto insieme a me sulla poltrona
"Cercavo un modo carino per zittirti in realtà"
Mi rivolge un occhiata di traverso
"Stronza vuoi zittirmi?"
Prende un attimo di pausa per poi poggiare la testa sul mio petto
"Te lo concedo solo perché mi piace"
Le sorrido e le lascio un piccolo bacio sulla fronte
"Quella foto sta facendo il giro del mondo"
"Cosa ha che non va?"
Non risponde alla mia domanda, si limita a giocherellare con le mie mani in modo nervoso.
"Nayara dovresti solo essere te stessa"
"Non è cosi facile per me Yuna"
Nayara ha passato circa mezz'ora al telefono dall'altra parte della stanza a parlare di cose che non capisco probabilmente con gente che non conosco.
Mi si avvicina mentre riaggancia l'ennesima chiamata.
Mi accarezza le spalle, i suoi capelli coprono parte del mio viso mentre lei mi lascia qualche bacio sul volto.
Raggiungiamo insieme la cucina, il suo passo è piuttosto veloce.
Mette due tazze sul tavolo e versa del caffè.
Nonostante i suoi occhi sembrano stanchi continua a riservarmi dolci sorrisi.
"È tutta la mattina che ascolto gente dirmi di rinnegare quanto io ti amo.
Sono cosi stanca.
Io voglio solo cantare, invece mi ritrovo sommersa da gente che mi dice cosa fare, come vestirmi, con chi uscire"
"Vedrai che le cose andranno meglio, d'accordo?"
Mi fa cenno di si con la testa per poi spostare la sua attenzione sul mio cellulare.
"Isabel?"
"Oh..si, cioè stavo solo guardando che mi ha già bloccato su tutti i social"
Allontana di pochi centimetri il suo corpo per poi guardarmi negli occhi con aria interrogativa.
"Cosa ti aspettavi?"
"Probabilmente mi odia"
Sospira e abbassa lo sguardo
"Probabilmente ancora ti interessa"
Sorrido e faccio una leggera pressione sul suo corpo per riportarlo il più possibile vicino al mio.
"No, vorrei solo che non mi odiasse.
Ho mollato lei senza pensarci due volte per stare con te, credo che questo mi renda una cattiva persona, capisci?"
Mette entrambe le sue mani sul mio viso e riporta il mio sguardo basso sul suo.
"Non sei affatto una cattiva persona, hai solo deciso di non fingere.
Scusami, non volevo reagire in quel modo.
È solo che viste le precedenti esperienze, e poi sono cosi stanca dannazione"
Le sorrido e le lascio un piccolo bacio sulla fronte e non le permetto di finire la frase
"Sei cosi perfetta.
Niente precedenti esperienze, dimenticale.
Sono qui adesso"
Le stringo i fianchi mentre mi osserva mordendosi il labbro inferiore.
"E sei cosi bassa!"
"E tu sei cosi stronza"
Mi osserva e con l'indice accarezza il perimetro delle mie labbra
"Sei proprio tu la cura.
Continuare ad amarti è stata la cosa migliore che potessi fare.
Promettimi che non permetteremo più a nessuno di separarci.
Non voglio più affrontare la mia vita senza di te"
"Te lo prometto"
Prima che potessi continuare a parlare, la sua mano si sofferma ancora una volta sulle mie labbra.
"Promettimi che non scapperai mai più Yuna.."
Le faccio spazio con le braccia e senza esitare si lascia avvolgere dal mio abbraccio.
"Sono qui, te lo prometto non vado da nessuna parte.
Sono qui e voglio amarti, voglio finalmente amarti come non ho mai fatto Nayara"
I nostri corpi rimangono attaccati in preda ad un abbraccio che sembra essere quasi una conferma alle parole precedentemente pronunciate da entrambe.
I nostri cuori si sono finalmente lasciati andare e adesso sembra che uno batta al ritmo dell'altro.
Il silenzio avvolge l'intera stanza e al centro ci siamo solo noi due, abbandonate completamente una sul corpo dell'altra.
Il campanello della porta sveglia entrambe da quella quiete che avevamo creato.
La osservo allontanarsi e raggiungere la porta.
"Nayara! Ho visto la foto"
La cucina non è molto distante dalla porta d'ingresso e questo mi permette di udire la voce di Albert che riconoscerei tra mille.
"Oddio Albert anche tu con questa foto!"
"Anche tu? Nayara è su tutti i giornali che ti aspettavi?
Isabel avrà già visto tutto e Yuna magari non ha nemmeno idea di questa storia.
Scusami so che non è molto carino menzionare Isabel ma sono molto preoccupato per Yuna, voglio dire non ci parliamo ancora ma sono comunque preoccupato"
"Hai ancora intenzione di fare la mamma preoccupata per il proprio pargolo ancora per molto?"
Il suo viso abbandona l'espressione preoccupata e ne lascia trasparire una piuttosto perplessa.
"Non sono una mamma preoccupata ma di certo tu sei tale e quale ad una bambina capricciosa.
Anzi, una bambina capricciosa sempre gelosa dei suo giochi oserei dire"
So benissimo che Albert in cuor suo ha già perdonato il mio colpo di testa, ha già dimenticato il mio errore e probabilmente non vede l'ora di parlarmi come prima ma non lo ammetterà presto, o meglio, non lo farà fino a quando il suo ego sarà soddisfatto, perché da egocentrico che è non vede l'ora di sentirsi dire che ha sempre avuto ragione, che ho sbagliato e che dovevo fare le cose per bene, dovevo dargli più ascolto senza dare di matto.
Ed ha ragione, ha più che ragione, dopotutto devo ammettere che sono pochi i casi in cui lui si sbaglia.
Da quando è entrato ha raggiunto la cucina e poi non si è spostato di un passo, è rimasto li immobile a stringere i pugni.
Il suo viso è rigido come se sentissi che è finalmente arrivato il momento di parlare di quanto successo una volta per tutte.
"Datevi una calmata.
Posso lasciarvi da soli? O rischiate di fare a pugni?"
Nayara interrompe il silenzio e gli sguardi poco comprensibili che si sono creati tra me e Albert.
All'intervento di Nayara segue una risata alquanto ironica da parte di Albert.
"Non ci sono rischi.
Non sono stato di certo io a fare a pugni l'ultima volta"
Nayara si lascia scappare un sorriso che regala ad entrambi.
Mentre io e Albert c'è ne stiamo ancora con le mani in mano ad osservarci.
"Dio, sembrate veramente due bambini all'asilo"
Detta questa frase alquanto ironica, Nayara si appresta a lasciare la stanza e chiude la porta alle sue spalle.
"Allora? State insieme?"
Mi avvicino di pochi passi ad Albert estraendo dalla tasca il mio pacco di sigarette.
Mi osserva e forse per l'imbarazzo, rivolge poi lo sguardo sulla sigaretta che ho appena estratto.
"Hai una sigaretta?"
"Ti sembro forse un tabacchi?"
Sorrido e avvicino la sigaretta alle sue mani.
"Quanto sei idiota Yuna"
Mi fa cenno di un piccolo sorriso per poi tornare serio.
"Credi ancora che io possa provarci con lei?"
Conosco il motivo di questa domanda, Albert sta cercando l'ennesima conferma da parte mia per mettere fine a questo litigio ma di certo non può fare tutto da solo.
Mi avvicino e lo invito a prendere l'accendino che ho tra le mani per poi abbracciarlo.
"Oh..Yuna.."
"Mi sei mancato.
Mi dispiace, sono stata una stupida"
"Oh si lo sei stata"
Mi allontano di pochi centimetri dal suo corpo per guardare il suo viso.
"Puoi lasciarmi finire? Questi momenti di dolcezza da parte mia potrebbero non tornare più"
Sorride e fa roteare gli occhi
"Dicevo che sono stata una stupida, non avrei mai dovuto pensarti capace di fare una cosa del genere vista l'amicizia che ci lega.
È solo che Nayara.."
"Si lo so lo so, Nayara.
Sei fottuta amica, sei completamente cotta"
Ha ragione.
Non sono cotta.
Sono innamorata.
La sua risata si espande per tutta la stanza.
Inizia ad osservarmi e si avvicina anche lui a me prendendo con una mano il colletto della mia giacca
"Ma non azzardarti mai più a tirarmi un pugno! Idiota!
Soprattutto per una donna, dannazione!"
Gli sorrido e tolgo le sue mani dal mio colletto.
Gli metto una mano sulla spalla e lui fa lo stesso.
"Lo dici perché non hai ancora trovato quella giusta!"
"Lo dico perché sono intelligente al contrario tuo.
E poi trovare quella giusta per cosa? Diventare come te? No grazie"
Prima che potessi rispondere a questa provocazione affettuosa, la porta della cucina si apre e la figura di Nayara ci osserva sorridendo.
"Allora? Tutto ok qui? Non volevo interrompervi, volevo solo assicurarmi fosse tutto ok."
Si prende una pausa e mi si avvicina lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra
"E poi..ehi tu eri sexy mentre ti guardavo dall'altra stanza.
Mi manchi anche quando stai in casa.."
Le sorrido mentre Albert mette le mani sulla faccia per poi agitarle in maniera abbastanza buffa.
"Ecco vedi? Che ti dicevo? Tutta dolcezza e bla bla.
Non ci penso proprio.
Guardati, il giubbotto in pelle non ha più effetto su di te, sembri un cazzo di orsacchiotto peloso!"
"Ok ok ho capito Albert"
Nayara lo raggiunge mettendo un braccio sulla sua spalla ed entrambi mi osservano.
"Oddio hai ragione Albert"
"Visto?"
Mi sforzo di mantenere un'espressione seria ma fallisco visto che mi lascio andare ad una sonora risata.
"Smettela voi due! Siete ridicoli.
Piuttosto, mangiamo qualcosa"
Nayara mi si avvicina e si lascia avvolgere dal mio abbraccio.
"Fate come se foste a casa vostra.
Tra l'altro siete voi i baristi, quindi io me ne starò in camera ad aspettare, sono stanca"
Mi osserva con gli occhi vispi e furbi e prima che potessi dire altro mi lascia un bacio sulle labbra.
"Ti amo"
"Ti amo"
Albert mi raggiunge
"Hai visto?"
"Che?"
"Sei fottuta.
Ti fa fare ciò che vuole"
Lo osservo con un sorriso che fa intendere quanto io non riesca a rimanere seria.
"Se lo faccio io lo fai anche tu.
Quindi tieni e taci"
Mi è mancato Albert.
Mi è mancato il suo modo di prendermi in giro e di preoccuparsi poi come un fratello per ogni cosa che mi accade.
Lo osservo mentre inizia a muoversi per la cucina, sembra a proprio agio a casa di Nayara.
È buffo.
È talmente buffo da non sembrare reale tutto questo e per quanto sia affascinante l'idea di condurre una vita in questo modo, in questo esatto momento c'è un velo di tristezza che mi accompagna, probabilmente dovuta a ciò che ho fatto ad Isabel, anche se sono consapevole che basterà un solo gesto di Nayara per convincermi del fatto che probabilmente ho preso la decisione giusta, quella di non fingere.
Eeeehilaaa.
Ecco il nuovo capitolo!
Temo di essere a gli sgoccioli, non mancano pochi capitoli alla fine della storia, ma tranquilli, in questo capitolo la calma è solo apparente.
Cosa ne pensate?
Non dimenticate di lasciare una⭐ e un 💬.
Buona lettura♥️
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