Precariamente indivisibili

"E adesso che succede?"

"Adesso quando?"

"Adesso che tutto è niente e sotto è sopra, e il mio divano è la tua casa!"

"Il tuo divano non è la mia casa, io ho una mia propria casa, l'hai vista e se vuoi ti mostro anche il contratto che dice che è proprio mia."

"Sì va bene, ti credo, non ho bisogno di vedere il contratto. Ma ti faccio una domanda, dov'è che corri quando hai ricevuto una bella notizia e vuoi condividerla? Dov'è che fai volare via le tue ansie, le tue paure solamente stringendoti un po'? Qual è il posto a cui pensi quando hai bisogno di sentirti in pace con il mondo?

"Ok, ho capito cosa vuoi dire, ma se la metti sotto questo punto di vista stai comunque sbagliando."

"E perché mai?"

"Perché non è il divano la mia casa, ma le tue braccia che mi stringono su quel divano."

Eleonora M

Nota autrice: Ciao viandanti, in questa serata uggiosa ho deciso di condividere con voi questa riflessione-dialogo. È un po' particolare anche a livello di costruzione di alcune frasi, ma spero vi piaccia, nel caso accendete una stellina per l'oste o lasciate un commento per farmelo sapere, a presto!⭐🍻💙