Rubrica: "I consigliati dall'oste"

Il talento di Mr. Ripley (diretto da Anthony Minghella)

(Nota: rubrica con pochi spoiler e molto generici, dal  primo cancelletto # inizierà ad esserci giusto qualche vaga anticipazione)

Salve viandante, è un po' che non ci vediamo, venga a ripararsi un po' dalla calura estiva, le offro qualcosa da bere.

Mentre Sandra, la nostra eccellente cameriera, si appresta a portarle qualcosa di rinfrescante, che ne dice di parlare un po' di film?

Recentemente ne ho visto uno davvero particolare uscito verso la fine degli anni Novanta e intitolato "Il talento di Mr. Ripley",  con attori di una certa guisa: Matt Damon, Kate Blanchett, Jude Law, Gwineth Paltrow, e anche alcuni nostri attori nostrani anche se con parti più piccole, tra cui Rosario e Giuseppe Fiorello e Ivano Marescotti.

Il cast è davvero stellare e l'ho amato, Matt Damon poi in quei ruoli secondo me è una garanzia, avevamo già parlato della bravura di questo attore quando ho fatto la recensione di "Will Hunting-Genio ribelle" e anche in questo film si è riconfermato.

La trama di questo film, ispirato al romanzo di Patricia Highsmith,  è abbastanza eclettica: si parte dagli Stati Uniti dove il protagonista Tom Ripley svolge il mestiere di musicista, a un certo punto però al ragazzo si presenta una coincidenza che lui trasforma in occasione e decide di mettere a frutto i propri talenti per spacciarsi per quello che non è.

Per seguire i suoi folli piani Tom partirà per l'Italia, su commissione di un ricco uomo americano, il quale vuole che il figlio faccia ritorno a casa.

# Il compito di Tom inizialmente sarà quello; ma il ragazzo, una volta venuto a contatto con gli sfarzi della ricchezza, non saprà più accontentarsi e vorrà sempre di più, fino a spingersi ad un punto di non ritorno.

Questo è un breve sunto della trama, con meno spoiler possibili, adesso però le dirò che cosa ne penso io.

Il film mi è piaciuto molto; ovviamente il fatto che più di metà del film si svolga in Italia, verso la fine degli anni Cinquanta-inizio anni Sessanta, quindi con un'atmosfera abbastanza diversa da quella odierna e con degli attori giovanissimi, bellissimi e talentuosi, che solitamente però non siamo abituati a vedere in questi contesti, rende il tutto un po' magico e surreale allo stesso tempo.

Qualche nota un po' dolente c'è: stereotipi, qualche passaggio un po' sessista e via dicendo sono presenti, chiaramente sono da contestualizzare in base all'ambiente e al periodo storico, però ad oggi è normale che facciano storcere un pochino il naso.

La parte più deludente però è il finale che secondo me avrebbe dovuto dare una stretta a tutte le vicende e chiudere il cerchio, quella però è una scelta stilistica e come tale la accetto.

Tutto il resto mi è piaciuto molto, il film, che sembra partire in modo un po' lento, invece diventa presto pieno di intrighi e di suspense. Gli attori sono magnetici, catturano lo schermo in un modo per niente artificioso, infatti sembrano tutti nati e cresciuti nel loro ruolo.

Jude Law in questo film ha un fascino d'altri tempi, sarà difficile staccargli gli occhi di dosso vi avverto già da adesso, ma anche Gwineth mi ha affascinato tantissimo, di una delicatezza disarmante.

Insomma, secondo me è un film da vedere, forse non un capolavoro per via degli stereotipi, il finale e quant'altro, però intrattiene davvero moltissimo ed è un prodotto con delle peculiarità tutte sue che non ho visto in altri film. Per me è promosso.

Bene viandante, questo è tutto, spero che nel frattempo si sia rinfrescato abbastanza, spero di rivederla qua da noi, a presto.

Nota autrice: Ciao viandanti, scusate l'assenza, ma in questo periodo non sto guardando molti film e serie tv, di solito mi ci dedico di più nelle altre stagioni, in estate quando posso preferisco stare fuori e nel tempo libero leggere un po'. Spero comunque che la recensione di questo film vi sia piaciuta, nel caso accendete una stellina per l'oste o lasciate un commento per farmelo sapere. A presto, un abbraccio!⭐🍻💙