Rubrica: "I consigliati dall'oste"pt.12



Rubrica: "I consigliati dall'oste" pt.12

La volpe che amava i libri (romanzo scritto da Nicola Pesce)

(N.B Rubrica con pochi spoiler e molto generici, dal primo cancelletto # inizierà a esserci giusto qualche vaga anticipazione)


Buonasera, viandante, bentornata nella nostra osteria.

Oggi, nella rubrica "I consigliati dall'oste", parleremo di un libro che trovo perfetto da leggere in questo periodo o durante la stagione invernale.

Il libro di oggi "La volpe che amava i libri" è una lettura che tiene compagnia e riscalda il cuore, come una lunga fiaba da raccontare davanti al fuoco di un caminetto o mentre si sorseggia con calma una tazza di tè.

Questo libro, dell'autore Nicola Pesce, racconta la storia di Aliosha, una volpe della taiga russa che ama leggere libri e che si sta preparando ad affrontare l'inverno nella sua accogliente tana.

Una sera, busserà alla sua porta un topolino, Musoritz, che dopo qualche evento non andato a buon fine, si è ritrovato da solo in mezzo alla neve, ma che il fato ha condotto alla tana di Aliosha.

# La volpe e il topolino inizieranno a raccontarsi aneddoti della propria vita: Musoritz non ha ancora avuto l'occasione di vedere poi molto del mondo, Aliosha invece sta tentando di tenerlo fuori dalla porta della sua tana, dedicandosi solo ai suoi libri, nonostante i ricordi e le speranze bussino spesso per portarla fuori con sé.

Mentre Aliosha e Musoritz iniziano a fare amicizia, arriva un nuovo ospite "Ptiza", un corvo dai modi un po' burberi, con un'ala rotta e una "spina nel cuore".

A differenza dei due Ptiza ha girato il mondo, ma senza avere una meta né un obiettivo preciso, se non quello di conoscere nuove culture, senza però avere a cuore i loro popoli.

Confrontandosi una con l'altra, tutte e tre le creature riescono a percepire che nella loro vita manca qualcosa, qualcosa che non possono raggiungere se non escono fuori dalla tana e iniziano ad affrontare le loro paure.

La paura in un solo cuore può sembrare sconfinata, ma quando ci sono altri cuori ad affrontarla con te diventa meno potente e inizia il coraggio.

Al resto penserà la taiga russa, dando loro uno scossone decisivo per farli uscire dal guscio.

Per quanto riguarda la trama, viandante, penso che mi fermerò qui e le darò modo di scoprire il resto da solo.

La mia opinione su questo libro è assolutamente positiva. Ho scelto di leggere "La volpe che amava i libri" dopo aver letto "Il fiato di Edith", sempre dello stesso autore, che mi aveva emozionato molto. Sono due letture diverse, perché quest'ultima è un po' più cruda, mentre "La volpe che amava i libri" è sognante proprio come un libro per bambini.

Trovo, infatti, questo romanzo particolarmente adatto sia per i più piccoli che per gli adulti: ognuno di loro coglierà al suo interno messaggi diversi a seconda della propria età ed esperienza, come è normale che sia.

Molto carina anche l'idea di inserire alcuni termini in russo, con annesse note a piè di pagina per le spiegazioni, aiuta a calarsi ancora di più nell'atmosfera.

Beh, che dire di più, viandante? Se le piace questo genere di letture dal sapore un po' fiabesco, non credo che rimarrà deluso.

Adesso, le faccio servire del borsch dalla nostra cameriera Sandra, spero possa essere di suo gradimento, a presto!


Nota autrice: Ciao, viandanti, come va? Spero bene, oggi ho deciso di portarvi la recensione di questo libro che mi ha scaldato il cuore, spero vi sia piaciuta! Nel caso, se vi va, accendete una stellina per l'oste o lasciate un commento per farmelo sapere. A presto!⭐💙🍻

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