Rubrica: "A confronto" pt.8
Rubrica:" A confronto" pt.8
Cime tempestose ( autrice romanzo: Emily Brontë)
(N.B Commento mediamente spoiler, dal primo cancelletto # troverete qualche generica anticipazione, dal doppio cancelletto ## in poi ci saranno spoiler più dettagliati.)
Salve mia cara viandante, venga a ripararsi un po' nella nostra osteria, oggi il tempo è particolarmente uggioso, sembra proprio la giornata ideale per parlare di un grande classico e delle sue trasposizioni cinematografiche.
Si sta chiedendo di cosa si tratta? Le do un indizio, abbiamo già fatto la recensione dell'opera della sorella di questa autrice.
Va bene, va bene, non insisto oltre con gli indovinelli, le dico il titolo:" Cime tempestose!" ecco, sapevo che avrebbe avuto questa reazione, so quanto la entusiasmano i classici.
Allora non perdiamo altro tempo, le dico subito che cosa ne penso di questo romanzo del 1847 e dei vari film che ho visto, parlo al plurale perché ho fatto una vera e propria maratona: Il film del 1992 diretto da Peter Kosminsky, la miniserie italiana del 2004 diretta da Fabrizio Costa, e il film del 2011 con la regia di Andrea Arnold.
Ma partiamo dal libro: come sa, io ho adorato Jane Eyre di Charlotte Brontë e questo romanzo della sorella, Emily, è scritto in modo non meno sopraffino, le differenze però sono tante.
Mentre Charlotte in Jane Eyre parte con una vena cupa, a tratti quasi gotica, per poi però alternarla a momenti più lieti e spensierati e ad una storia d'amore e tenerezza, Emily invece non solleverà mai quel velo tetro dal proprio romanzo.
Una cosa che ho apprezzato particolarmente del film del 1992, ad esempio, è stata l'introduzione, dove la narratrice, che dovrebbe rappresentare proprio Emily stessa, esorta a non sorridere di nessuna parte della storia ed effettivamente, sia nel romanzo che nei film, di parti allegre ce ne sono ben poche, se non qualcosina nella miniserie del 2004, che infatti a mio parere è stata un pochino edulcorata.
# La storia d'amore tra Caterina e Heathcliff è ai limiti del patologico, ma come sempre, quando una penna è buona, e in questo caso è molto più che buona, riesce comunque a trasportare il lettore in un vortice di sentimenti contrastanti.
E proprio questa storia d'amore è stata un po' la mia cartina di tornasole per valutare questi tre film. A mio parere quello che si è avvicinato di più al romanzo è stato il film del 1992, essendo una via di mezzo tra quello del 2004, troppo addolcito, e quello del 2011 dove invece la storia è stata esageratamente annichilita.
Il film del 2004 infatti, secondo me, ha mostrato dei personaggi migliori di quanto non siano in realtà nel libro. Caterina, interpretata dalla bellissima Anita Caprioli, non mostra quei tratti prepotenti e opportunisti che ha nel romanzo, in questo film sembra in realtà più una vittima innocente di tutto quello che le capita addosso. Anche quei tratti impetuosi, selvaggi, che le vengono attribuiti nel romanzo, qui non si riscontrano né prima né dopo l'incontro con i Linton.
C'è da dire però che i lati negativi del personaggio di Caterina sono stati smussati un po' in tutti i film, l'unica interpretazione dove ho riconosciuto la vera Caterina è stata quella della bambina del film del 2011. Perché per quanto sappiamo che, dopo l'incontro con i Linton, Caterina cambierà e acquisirà dei modi diversi, nei film la differenza di modi tra Caterina e Isabella Linton da adulte sarà davvero troppo poco marcata ed essendo cresciute in modo così diverso, trovo strano che arrivino ad essere simili a tal punto.
Anche l'immagine di Wuthering Heights che mi ero fatta non ha combaciato con quella dei film, troppo bella nei primi due, terribile nell'ultimo.
## Il film del 2011, infatti, è secondo me quello che è riuscito a rendere meglio l'atmosfera cupa del romanzo, ma ha voluto strafare con alcune scene, come quella di Heathcliff e Caterina sul letto di morte di lei, andando un po' oltre alle parole del libro e finendo appunto per annichilire tutto.
Gli attori che mi sono piaciuti di più sono stati quelli del film del 1992, li ho trovati abbastanza rispondenti ai personaggi del romanzo, unica nota stonata il fatto di far interpretare a Juliette Binoche oltre al ruolo di Caterina anche quello della figlia, cambiando giusto il colore dei capelli, l'ho trovata una scelta discutibile.
Anche a livello di storia, il film del Novantadue è quello che ha seguito un filone il più possibile rispondente a quello del romanzo, infatti troviamo anche la storyline dei figli di Caterina, Heathcliff e Hindley, che negli altri due film è stata glissata completamente e che invece, a mio avviso, è fondamentale per la storia, visto che è proprio quella che va a chiudere il cerchio dei genitori e dei loro conflitti.
Anche Emily infatti è stata particolarmente enigmatica e a tratti gotica nel suo romanzo, con il gioco di nomi iniziale (Caterina Earnshaw, Caterina Linton, Caterina Heathcliff), messo lì a destabilizzare e al tempo stesso incuriosire il lettore; e con tutte le sue storie di fantasmi che sembra essere un tratto che affascinava molto sia Emily che Charlotte, leggendo i loro romanzi.
Beh che dire viandante, questo romanzo mi è piaciuto molto, Jane Eyre però lo preferisco a Cime Tempestose perché riesce con il suo alternare di momenti gioiosi a momenti più cupi ad essere un po' più eclettico. Anche quest'ultimo però, pur avendo sempre questo alone grigio su di sé, ha il pregio di non risultare mai piatto né noioso, forse perché anche Emily dà dei picchi alla storia anche se dal lato opposto, ovvero dal grigio ogni tanto punta proprio al nero e poi ritorna alla sfumatura.
Il finale, ad esempio, che per qualcuno potrebbe essere un lieto fine, come lo vede ad esempio la stessa Elena Dean (Nelly), per me è un finale dolce amaro, perché, come fa intuire il signor Lockwood ad un certo punto, bisognerebbe capire quanto Caterina faccia quella scelta per amore o perché è l'unico appiglio a cui riesce ad aggrapparsi nella situazione in cui si trova.
Questo è tutto mia cara viandante, spero che il mio commento le sia piaciuto e che possa tornare presto a trovarci.
Adesso le faccio portare qualcosa di caldo da mangiare, in modo che possa rinfrancarsi da questa giornata di pioggia. Torni presto a trovarci, un abbraccio.
Nota autrice: Ciao viandanti, scusate l'assenza, ma questa recensione mi ha preso tantissimo tempo, non tanto per leggere il romanzo, che l'ho praticamente divorato visto che mi è piaciuto molto, ma per riuscire a vedere anche tutti i film e buttare giù qualche riga su ognuno di essi. Spero che il commento nel complesso vi sia piaciuto. Se anche voi avete letto questo romanzo o visto i film fatemi sapere anche la vostra opinione con un commento, e, se vi va, accendete una stellina per l'oste se avete apprezzato questo capitolo. A presto!⭐🍻💙
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