Rubrica: "A confronto pt.7"


Rubrica: "A confronto" pt.7

Il grande Gatsby (romanzo scritto da Francis Scott Fitzgerald)

(N.B Rubrica con pochi spoiler e molto generici, dal primo cancelletto # inizierà ad esserci qualche vaga anticipazione)

Salve viandante, che piacere rivederla, capita proprio a fagiolo perché oggi, nella rubrica "A confronto" parleremo di un classico scritto da un autore che so essere tra i suoi preferiti ovvero "Il grande Gatsby" di Francis Scott Fitzgerald.

Confronteremo il romanzo, pubblicato nel 1925, con il film del 1974 diretto da Jack Clayton e sceneggiato da Francis Ford Coppola e quello del 2013 con Baz Luhrmann alla regia e alla sceneggiatura.

Ma iniziamo parlando del libro; questo romanzo ambientato negli Anni Venti, nei pressi di New York e Long Island, a mio parere è un testo davvero molto poetico dove niente è lasciato al caso, ogni dettaglio ha una certa simbologia dietro e tutti gli elementi, da quelli apparentemente più astratti a quelli più empirici, vanno a fondersi in un amalgama ancestrale e materialistico allo stesso tempo.

Gatsby è tanti uomini in uno, ma ciò che più lo caratterizza è il fatto che egli sia una persona in grado di vivere nel proprio tempo con una mentalità che spazia invece tra i vari secoli.

Lo stesso Nick Carraway, vicino di casa di Gatsby, nonché cugino di Daisy e narratore della storia, sarà sempre in bilico nel giudicare Gatsby che appare tanto romantico quanto ambizioso e scaltro, disposto a fare anche cose discutibili per raggiungere i suoi obiettivi. Solo verso il finale della storia, Nick esordirà con un complimento che sembrerà chiudere un po' il cerchio di tutte le cose che ha visto, sentito e pensato su Gatsby, osservandole "da dentro e fuori contemporaneamente".

# Per quanto riguarda la reginetta di questo romanzo ovvero la travolgente storia d'amore tra Gatsby e Daisy, bisogna in primis dire che, per quanto la storia sia descritta in modo favoloso e lo stile di scrittura di Fitzgerald faccia veramente sognare ad occhi aperti, l'amore che Gatsby prova per Daisy non è un sentimento propriamente sano, tanto che in alcuni passaggi sembra accorgersene anche lei.

Nick è quello che ci arriva prima di tutti, ma che forse non lo vuole ammettere del tutto, un po' probabilmente per l'aura di romanticismo e mistero che avvolge la storia dei due innamorati, un po' forse perché pensa che anche Daisy abbia diritto al suo riscatto, visto la condotta abietta di Tom ,il marito di lei.

Infatti, nonostante le diverse zone d'ombra nella vita di Gatsby, lo stesso Carraway riconoscerà che egli ha una luce innata, un qualcosa che dona conforto e rassicurazione, che fa sentire compresi.

E forse è proprio questa sua caratteristica che si sposa così bene con il dono che invece ha Daisy, un approccio e un modo di parlare da sirena che incanta i propri interlocutori e li fa sentire completamente al centro dell'attenzione, che Gatsby si limita però a descrivere come "una voce piena di denaro", forse in preda ad un momento di delusione oppure ad una presa di coscienza, improvvisa o ponderata che sia.

Proprio in merito a questo aspetto di Daisy, ovvero questa arte interlocutoria ammaliante e coinvolgente, vorrei collegarmi ai film, perché è forse uno dei pochi aspetti che non mi ha convinto più di tanto del film del 1974, dove forse si è spinto un po' troppo sulla frivolezza di Daisy e non su questo suo modo di fare suadente e carezzevole. Anche la Daisy dell'ultimo film trovo però che non sia riuscita a rendere a pieno questa caratteristica che è poi tra le più importanti del suo personaggio, però la trovo più affine, poi sicuramente influiscono anche i doppiaggi in tutto ciò.

Ho trovato davvero sul pezzo invece sia Redford che Di Caprio nei panni di Gatsby, il primo ancora più credibile.

A mio avviso però la migliore caratterizzazione di entrambi i film è stata Tom Buchanan, il marito di Daisy, perfettamente rispondente al romanzo. Mentre la peggiore, sempre secondo il mio parere, è stata Myrtle: esteticamente molto diversa da come viene descritta nel libro e anche nei modi di fare mi è sembrata troppo esasperata.

Nick e Jordan  li ho trovati adatti in entrambi i film, ma a livello d'interpretazione li ho preferiti nel film del 2013, lui un po' meno timido e lei con modi più affettati.

Per quanto riguarda le ambientazioni, quelle del film del 1974 sono senz'altro più credibili: lussuose sì, ma in linea con quegli anni.

C'è da dire, però, che il film del 2013 è volutamente più scenografico, con location da sogno, colori saturi e sgargianti, colonne sonore del ventunesimo secolo riadattate in stile Anni Venti, costumi spettacolari e così via.

Tirando le somme io posso dire di aver letteralmente amato il romanzo, uno tra i miei preferiti, soprattutto per lo stile sopraffino della penna di Fitzgerald oltre che per la trama che sicuramente è interessante e porta in scena uno spaccato della società dell'epoca.

Entrambi i film mi sono piaciuti molto; è difficile paragonarli però, perché secondo me hanno proprio un approccio diverso all'opera: quello del 1974 cerca di essere il più fedele possibile e in alcuni punti può risultare un pochino più lento, ma comunque appassionante; mentre quello del 2013 punta proprio sulla scenografia e sull'intrattenimento reso ovviamente assai godibile grazie alla trama entusiasmante che c'è dietro.

Bene viandante, penso di averle fatto un riassunto abbastanza esauriente riguardo la mia opinione su quest'opera, spero che sia stato di suo gradimento.

Adesso le faccio servire qualcosa da bere, visto che siamo in tema potrei optare per un Highball al posto della solita birra che ne dice? Ma mi raccomando non esageri che qua non siamo a West Egg e io non sono il Grande Gatsby, sono solo la strana oste.

A presto mio caro avventore e grazie per essere passato!

Nota autrice: Ciao a tutti, eccoci con il commento ad una delle mie opere preferite, spero vi sia piaciuto. Io ho davvero amato questo romanzo e penso che prossimamente leggerò anche qualche altra opera di Fitzgerald, perché mi piace troppo il suo modo di scrivere. Se anche voi avete letto il libro o visto i film fatemi sapere che cosa ne pensate con un commento e se la mia recensione amatoriale vi è piaciuta accendete una stellina per l'oste. A presto!⭐🍻💙

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