Rubrica: "A confronto"
PRIMA PARTE: JANE EYRE
Benvenuto viandante, si fermi un po' qua con noi, stasera abbiamo molto da raccontare!
Sandra sta già arrivando per prendere la sua ordinazione, nel frattempo le spiego un po' di cosa tratta la rubrica di questa sera. Nella rubrica "A confronto", si parlerà di un'opera letteraria e la si confronterà con la sua trasposizione cinematografica.
Un solo avvertimento, questa rubrica sarà un po' più spoilerosa rispetto alle altre, perché dovendo fare un confronto è necessario appunto mettere a paragone alcune vicende, quindi se non ama questo tipo di commenti e recensioni, la farò accomodare nella sala adiacente, così che non debba ascoltare i commenti dell'oste e degli altri avventori.
L'argomento di stasera è "Jane Eyre", il romanzo del 1847 di Charlotte Brontè. Iniziamo parlando appunto del libro e poi le dirò che cosa ne penso dei film, sì parlo al plurale perché tratteremo sia quello di Zeffirelli del 1996 che quello del 2011 di Fukunaga.
Inizierò confessandole che con questo romanzo, che mi è stato ottimamente decantato, inizialmente ho fatto un po' fatica. Vuoi forse perché non ero abituata a quel tipo di linguaggio oppure perché non riuscivo ad immedesimarmi in quegli ambienti, molto distanti dai giorni nostri. Il collante, nonché unico punto di contatto, che è riuscito a tenermi avvinghiata per il primo centinaio di pagine è stato solo ed unicamente il carattere di Jane Eyre, l'unico elemento in cui riuscivo a ritrovare qualcosa di me stessa.
La parte iniziale del romanzo narra le vicende non molto rosee che deve affrontare Jane durante la sua infanzia e la sua adolescenza, parti importanti per capire l'evoluzione del carattere della ragazza, ma che funge un po' da deterrente per lettori non troppo pazienti.
Fortunatamente, sia per quanto riguarda i libri che i film, mi sono sempre data una certa regola, ovvero che una volta iniziato qualcosa lo devo portare a termine, anche laddove ci volesse molto più del previsto.
Altrimenti...mi sarei persa qualcosa di meraviglioso! Da Thornfield Hall in poi infatti, per me tutto cambia. Il ritmo diventa incalzante, le sorprese e gli avvenimenti inconsueti si susseguono uno dopo l'altro; ogni qual volta si pensa di aver scoperto qualcosa, si viene a conoscenza che la realtà è ben diversa.
Che dire della scena della veggente? L'ho adorata! Uno dei passaggi che mi ha fatto trasalire di più dall'emozione e dal piacere della scoperta.
Ed è proprio qui che iniziano le mie critiche...al libro? No, niente affatto. Ai film piuttosto!
Iniziamo dicendo che mi è piaciuto di più quello di Zeffirelli, rispetto a quello più recente di Fukunaga. Anche quest'ultimo comunque l'ho trovato piacevole, ma mettendo sul piatto della bilancia i pregi e i difetti di ciascuno (sempre in base al mio gusto personale ovviamente), il primo film che le ho citato è stato maggiormente di mio gradimento.
Del film del 2011 mi è piaciuta l'idea di raccontare la storia, partendo già dalla fuga di Jane, per poi ricostruire tutti gli eventi attraverso ricordi e flashback. Il che mi ha reso meno pesante anche quella che dovrebbe essere la parte iniziale del romanzo.
Una scelta che non mi ha fatto impazzire è stata quella degli attori protagonisti. Oltre a non trovare il loro aspetto fisico particolarmente corrispondente a quello dei personaggi del libro, la Jane Eyre del film di Fukunaga mi è sembrata troppo giovane rispetto ad Edward. È vero che anche nel libro tra i due ci sono all'incirca vent'anni di differenza d'età, e Jane è poco più che maggiorenne, però nel portamento e nel carattere viene descritta come se fosse già un'adulta, cosa che traspare nella Jane di Zeffirelli. Mentre quella di Fukunaga, oltre a sembrare molto piccola rispetto a Rochester, pare anche molto timida e insicura, almeno inizialmente, ma comunque anche in seguito non trovo quella verve che ha la Jane Eyre del romanzo; mentre nell'interpretazione di Charlotte Gainsbourg (l'attrice che interpreta Jane nel film di Zeffirelli), vedo quella passione che anima il carattere della protagonista del libro.
Entrambi i film non sono troppo fedeli anche su molte altre cose. Il film del 2011 salta o riduce all'osso alcune delle scene più salienti, velocizzando anche le dinamiche interpersonali tra i personaggi, ad esempio l'evoluzione del rapporto tra Jane ed Edward. Mentre quello di Zeffirelli modifica quasi totalmente la parte finale del romanzo che è quella secondo me più ricca di suspence e che dà un senso a tutto ciò che si è letto prima, attribuendo un ruolo principe anche alla Divina Provvidenza nella quale Jane ha sempre creduto e sperato.
Le scene d'amore mi hanno emozionato in entrambi i film, ma le colonne sonore, l'interpretazione degli attori e le immagini, mi hanno dato un trasporto maggiore nel film di Zeffirelli.
Per questo, io tra i due film mi sentirei di consigliare maggiormente quello del regista nostrano. Purtroppo però, laddove lo spettatore volesse un prodotto perfettamente rispondente al libro, temo che rimarrebbe deluso da entrambi, anche se ottimi prodotti sotto altri punti di vista. Ci sono comunque molte altre trasposizioni cinematografiche di questo libro e tra queste potrebbe essercene anche qualcuna più fedele al romanzo.
Bene, questa è la mia umile e amatoriale opinione, su quello che ho letto e visto riguardo a Jane Eyre. Non essendo un'esperta di grandi classici, mi sento comunque di concordare con chi esalta la genialità di Charlotte Brontè e consigliare a chi come me dovesse trovarsi un po' in difficoltà all'inizio, per via dei ritmi più lenti, del linguaggio particolare etc; di avere pazienza, che il bello arriverà e vi travolgerà totalmente e sarà difficile a quel punto togliervi il libro dalle mani prima di averlo concluso.
Detto questo, lascio spazio ai vostri commenti in merito, a presto cari viandanti e tornate a trovarmi!
Nota autrice: Avventori, se vi va di dire la vostra, lasciate un commento al riguardo e se questo capitolo vi è piaciuto, accendete una stellina per l'oste!⭐🍻 A presto!😊💙
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top